Vino in “pegno”: il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano studia con MPS nuove formule a sostegno delle aziende della denominazione
In attesa delle norme governative che daranno il via libera al “pegno rotativo”, Banca Monte dei Paschi di Siena e Consorzio hanno stipulato una convenzione per agevolare gli investimenti delle aziende anche nel momento della crisi post Covid-19
Vino Nobile di Montepulciano in “pegno” per finanziamenti con una ricaduta sulle imprese del territorio della denominazione toscana. E’ questa la misura che il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano sta per mettere in atto in collaborazione con il Monte dei Paschi di Siena, la storica banca nata proprio nella provincia della prima denominazione senese, da sempre in stretto contatto con le imprese del territorio. Si tratta in sintesi della misura del “pegno rotativo sui prodotti agricoli e alimentari a denominazione d’origine protetta o a indicazione geografica protetta recentemente introdotta dal Decreto Cura Italia su cui il Consorzio e la Banca hanno cercato di puntare in un momento in cui per le aziende vitivinicole, nonostante il Covid-19, è fondamentale continuare a investire. Misura che per essere attuata è in attesa del decreto attuativo da parte del Mipaaf che dovrebbe arrivare all’interno del cosiddetto “Decreto Italia”. «Da sempre MPS è vicina alla nostra realtà e da anni ormai ci ritroviamo per rinnovare gli accordi per agevolare le nostre aziende al credito – spiega il presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Andrea Rossi – quest’anno ci siamo trovati a ridefinire le condizioni e in una zona in cui il valore più grande è dato proprio dal prodotto, il vino, non è stato difficile trovare una formula di maggiore collaborazione».
Il pegno rotativo e le altre misure previste a sostegno degli investimenti. Si tratta uno strumento finanziario, noto appunto come il pegno rotativo, che mette al centro della garanzia tra aziende vitivinicole e banca il vino stesso d’annata con prestiti garantiti. Un prestito garantito dal vino prodotto esclusivamente da uve di proprietà, per un importo pari all’ 80% del prezzo medio delle mercuriali pubblicate dalle Camere di Commercio al momento della domanda di finanziamento. Un pegno rotativo dove la proprietà del bene non viene ceduta, ma rimane in capo al viticoltore, uno strumento finanziario che presenta caratteristiche decisamente innovative nel comparto del vino. In attesa del provvedimento che lo renda operativo, Banca Mps e Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano hanno nel frattempo stipulato un accordo che prevede una formula di credito agrario a 12 mesi e un finanziamento, denominato “Agri Mini”, con ammortamento graduale del capitale, entrambi a tassi riservati esclusivamente alle aziende socie del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano.