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Avito vignetoVigneti in Toscana (foto www.castellomeleto.it)

E’ nata l’Associazione vini Toscana Dop e Igp, il primo organismo unitario di rappresentanza della viticultura toscana di qualità. Al momento hanno aderito ad Avito 16 Consorzi di tutela in rappresentanza di circa 5mila imprese, per un fatturato stimato di circa un miliardo di euro ed una quota export superiore al 70%.

Nelle intenzioni dei fondatori Avito dovrà rappresentare gli interessi unitari di tutto il comparto, dei Consorzi più grandi come di quelli più piccoli, dando voce a quella pluralità di esperienze che costituisce il vero patrimonio della viticultura toscana, nonché uno dei fattori di successo che l’hanno portata ad affermarsi come uno dei principali attori del mercato internazionale.

È un avvenimento storico per il settore e la Regione, dicono i promotori, perché sancisce formalmente l’avvio di un percorso comune tra organizzazioni che per decenni hanno prevalentemente curato interessi legati alle singole denominazioni ed ai singoli territori.

La decisione di costituire Avito è giunta al termine di un lungo periodo di collaborazione tra i Consorzi toscani, iniziata nell’estate 2014 con la vicenda del Piano di indirizzo territoriale (PIT) e proseguita successivamente anche su altri temi che toccano l’interesse generale delle imprese vitivinicole, a partire dalla questione degli ungulati che ha portato alla recente approvazione di una specifica Legge Obiettivo da parte del Consiglio Regionale. Insomma, come si capisce uno strumento di lobbyng per i produttori toscani. Perché di Consorzi e associazioni trasversali ce ne sono già tanti.

Alla conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa ha partecipato anche l’assessore all’agricoltura della Regione Toscana, Marco Remaschi. L’assessore ha espresso il suo apprezzamento per l’iniziativa. “E’ un punto di partenza importante – ha sottolineato – e servirà per cogliere meglio le opportunità, e sono tante, che ci vengono offerte”.

L’assessore ha fatto riferimento ai fondi per la promozione messi a disposizione dall’Europa. “In due tranche – ha ricordato – ci sono circa 200 milioni per la promozione sui mercati terzi. Stando insieme è più facile cogliere queste opprtunità. Dobbiamo fare un percorso – ha ribadito Reamaschi – tutti insieme, voi la Regione Toscana, le associazioni professionali, le associazioni di categoria”.

“Apprezzo anche l’idea che avete espresso di non lasciare indietro nessuno – ha continuato – perchè la Toscana del vino è fatta di grandi marchi, ma anche di tanti piccoli imprenditori, che contribuiscono a fare la differenza, e che hanno bisogno di essere sostenuti. Complimenti per l’dea che avete avuto. Noi, come Regione ci siamo per dare il nostro contributo a far crescere il settore, l’occupazione e l’economia della Toscana”.

L’assessore ha infine rilanciato la proposta di un Vinitaly in salsa toscana. “E’ un’idea che a me pare buona – ha detto – una sfida che deve essere approfondita e di cui dobbiamo parlare insieme e confrontarci per capire se può portare un valore aggiunto. Se avvieremo questa strada non ci fermerà più nessuno, perchè quando ci presentiamo come Toscana non siamo secondi a nessuno”.

AvitoL’assessore Marco Remaschi brinda con i presidenti dei Consorzi (foto www.gazzettadifirenze.it)

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