La Grappa è una bevanda spiritosa ad indicazione geografica (IG) protetta a norma del Regolamento (UE) n.2019/787 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 aprile 2019. La produzione della grappa deve avvenire rispettando i dettami di un “disciplinare” che è stato emanato, a livello nazionale, in allegato al Decreto del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali 28 gennaio 2016, n.747. La Grappa, infatti, è una acquavite di vinaccia che può essere realizzata solo a partire da materie prime ottenute da uve esclusivamente prodotte e vinificate in Italia, distillata ed elaborata in impianti, a loro volta, ubicati sul territorio nazionale…
Fabio di Fede, ingegnere chimico, è dipendente pubblico dal 2001. Ha partecipato, come relatore, a diverse iniziative di formazione sia rivolte al personale interno ad Amministrazioni pubbliche sia a professionisti esterni. Dal 2017 partecipa come docente al Corso di Alta formazione “Diritto Doganale delle accise e dei tributi ambientali” che si tiene annualmente presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, sede di Milano.
Ci sono voluti undici anni per convincere l’Unesco che la terra da Valdobbiadene a Vittorio Veneto non racchiude solo una storia di un successo vinicolo senza uguali, ma anche il luogo dove migliaia di contadini, dal 1600, hanno conquistato il loro riscatto…
Marco Salvaterra, laureato in Scienze agrarie presso la Facoltà di Agraria di Bologna, insegna Estimo ed Economia agraria all’Istituto Tecnico Agrario di Firenze.
La determinazione della gradazione alcoolica si può misurare in vari modi, a seconda dell’esattezza desiderata e delle attrezzature disponibili; a riguardo di queste ultime, quelle a cui spesso si ricorre nelle piccole aziende, data la semplicità di impiego, sono gli ebulliometri…
Gennaro Pisciotta, laureato in Scienze e Tecnologie agrarie all’Università G. Marconi – Facoltà di Scienze e Tecnologie Applicate di Roma, è Agrotecnico e Maestro Assaggiatore ONAF (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggio). Insegna presso l’ISIS “Falcone” di Pozzuoli (Napoli).
Il pH nel vino tiene conto dell’acidità reale dello stesso, cioè della vera forza acida, varia da 3,00 a 3,8, non ha un limite legale a livello UE, poiché varia con il vitigno, il clima, l’annata, ecc. e permette di conoscere se un vino è stabilizzato dal punto di vista dell’intensità del colore, microbiologico, che a valori di pH può essere causa di malattie e gravi alterazioni…
Gennaro Pisciotta, laureato in Scienze e Tecnologie agrarie all’Università G. Marconi – Facoltà di Scienze e Tecnologie Applicate di Roma, è Agrotecnico e Maestro Assaggiatore ONAF (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggio). Insegna presso l’ISIS “Falcone” di Pozzuoli (Napoli).
Richard P. Inkle, cofondatore di Wine Spectator ha dichiarato quello che secondo lui è il fattore vincente per l’enoturismo californiano: un perfetto mix tra l’‘italian style’ nel pensare il vino, e l’‘american style’ nel fare businnes…
Vittoria Capei Chiaromanni, dottoressa triennale in “Comunicazione, media e giornalismo” e dottoressa magistrale in “Strategie della comunicazione pubblica e politica” presso l’Università degli studi di Firenze. Specializzata in “Marketing, comunicazione e pubblicità” presso l’Istituto Europeo di Design – Roma, ha svolto sul settore del vino la propria tesi di laurea dal titolo: “Il vino toscano tra tradizione e innovazione. Il ruolo dell’azienda Marchesi Antinori”.
Proseguiamo la rassegna delle analisi che è possibile effettuare in un laboratorio enologico, da attrezzare in una cantina, anche se è di dimensioni medio-piccole con poco costo. In questo articolo ci occupiamo della determinazione di un parametro importante del mosto: l’acidità totale…
Gennaro Pisciotta, laureato in Scienze e Tecnologie agrarie all’Università G. Marconi – Facoltà di Scienze e Tecnologie Applicate di Roma, è Agrotecnico e Maestro Assaggiatore ONAF (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggio). Insegna presso l’ISIS “Falcone” di Pozzuoli (Napoli).
Cominciamo con un’osservazione: non ci sono marche di vino che godono dello stesso livello di successo (in termini di valore o di quota di mercato) di altri beni di consumo (caffè, cereali, birra)…
Carlo Cuomo – Enologo, titolare del Diplôme National d’œnologue di Bordeaux con tesi dal titolo “differents pistes d’amélioration de la typicité du Blanc de Lynch Bages » e di un mastère spécialisé en Management des Vins et Spiritueux a KEDGE Business School. Irpino di origine e di cuore, attualmente vive a Bordeaux, dove lavora come consulente e responsabile Italia per Vivelys.
La mosca della frutta orientale, Bactrocera dorsalis Hendel, è un parassita molto distruttivo di frutta nelle aree in cui si verifica la sua presenza; infatti è originario di vaste aree dell’Asia tropicale, successivamente si è insediato in gran parte dell’Africa sub-sahariana e viene spesso intercettato negli Stati Uniti, facendo scattare programmi di eradicazione…
In continuazione dell’articolo “La determinazione del contenuto zuccherino delle uve e dei mosti”, in questo analizzeremo i metodi fisici e parleremo dell’estratto secco, che è riferito però ai componenti del vino non volatili…
Gennaro Pisciotta, laureato in Scienze e Tecnologie agrarie all’Università G. Marconi – Facoltà di Scienze e Tecnologie Applicate di Roma, è Agrotecnico e Maestro Assaggiatore ONAF (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggio). Insegna presso l’ISIS “Falcone” di Pozzuoli (Napoli).
Alla scoperta di tannini ed antociani. I composti polifenolici sono sostanze naturalmente presenti nelle uve e tendono ad evolversi nel corso della maturazione e a modificarsi nel corso del processo di vinificazione. Nella famiglia dei composti polifenolici tratteremo di seguito le due classi principali, quella degli antociani e quella dei tannini….
Marco Sollazzo, laureato in Tecnologie Alimentari ed Enologiche, Curriculum Viticoltura ed enologia presso la Facoltà di Agraria di Viterbo, ha conseguito la laurea magistrale in Scienze viticole ed enologiche interateneo presso la Facoltà di Agraria di Torino, discutendo la tesi “Valutazione delle condizioni analitiche del test di minicontatto e impiego di biopolimeri per la stabilizzazione tartarica dei vini”.
La qualità è difficile da definire e da quantificare, soprattutto nel caso di controlli, quando si voglia stabilire se un vino recante una denominazione di origine possieda effettivamente quell’origine o ne presenti realmente i caratteri…
Roberto Sorrentino, Enotecnico Agronomo, iscritto all’Ordine Professionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Siena.