L’azienda intende realizzare un succo di frutta utilizzando un laboratorio di proprietà. La frutta è autoprodotta mentre i rimanenti ingredienti sono acquisitati sul mercato. I due casi riguardano rispettivamente un prodotto biologico ed uno convenzionale. Le caratteristiche dei succhi di frutta sono oggetto di norme specifiche ed i prodotti che intendono avvalersi della denominazione succo, nettare, od altro ancora, devono rispettare quanto previsto dal decreto citato nella scheda prodotto… Continua >>>
Donato Ferrucci, Dottore agronomo libero professionista, riveste attualmente l’incarico di Responsabile di Bioagricert Lazio e di Cultore della materia presso la cattedra di Gestione e Comunicazione d’Impresa” – Facoltà di Scienze della Comunicazione, Università degli Studi della Tuscia.
L’esempio trattato riguarda i prodotti ortofrutticoli freschi. Questa tipologia può trovare valorizzazione aziendale anche mediante confezionamento in azienda e commercializzazione diretta al consumatore. Come per molti dei casi trattati nei precedenti contributi anche questo rientra in uno schema normativo specifico (“verticale”) a cui si sommano le menzioni di carattere generale… Continua >>>
Donato Ferrucci, Dottore agronomo libero professionista, riveste attualmente l’incarico di Responsabile di Bioagricert Lazio e di Cultore della materia presso la cattedra di Gestione e Comunicazione d’Impresa” – Facoltà di Scienze della Comunicazione, Università degli Studi della Tuscia.
Dal momento della cattura fino al suo utilizzo ai fini alimentari, il pesce fresco deve essere necessariamente refrigerato e mantenuto ad una temperatura costante: la conservazione del pescato, mantenuta nel ghiaccio a 0°C (temperatura costante), non altera la sua composizione per alcuni giorni (4-7). Trascorsi 4-7 giorni, o prima se la temperatura è superiore a 0°C oppure subisce importanti oscillazioni termiche quando esposto all’aria e all’aperto, cominciano le prime importanti alterazioni… Continua >>>
Mauro Bertuzzi, laureato in Scienze e Tecnologie Agrarie presso la Facoltà di Agraria di Milano, è Presidente del collegio provinciale di Milano e Lodi degli Agrotecnici e Agrotecnici Laureati.
La trattazione riguarda un prodotto classificabile tra le creme dolci di tipo spalmabile. La tipologia non rientra tra i casi governati da schema normativo specifico (“verticale”), pertanto le norme di riferimento sono solo di tipo generale. Si realizza un prodotto trasformato a base di nocciole. L’azienda, per la trasformazione, si avvale di un laboratorio esterno. Quindi, una parte del ciclo produttivo, è svolta al di fuori dell’azienda stessa… Continua >>>
Donato Ferrucci, Dottore agronomo libero professionista, riveste attualmente l’incarico di Responsabile di Bioagricert Lazio e di Cultore della materia presso la cattedra di Gestione e Comunicazione d’Impresa” – Facoltà di Scienze della Comunicazione, Università degli Studi della Tuscia.
Il caso in esempio interessa una azienda che è dedita alla coltivazione del pomodoro da industria, decide quindi di trasformare una parte della produzione presso un laboratorio esterno. La coltivazione del pomodoro da industria è una attività di elevata specializzazione e condotta generalmente su superfici di una certa entità. La trasformazione del prodotto, è quindi vista come una ipotesi di diversificazione… Continua >>>
Donato Ferrucci, Dottore agronomo libero professionista, riveste attualmente l’incarico di Responsabile di Bioagricert Lazio e di Cultore della materia presso la cattedra di Gestione e Comunicazione d’Impresa” – Facoltà di Scienze della Comunicazione, Università degli Studi della Tuscia.
Si tratta di un prodotto che rientra tra i generici “preparati a base di …..”. In questo caso non si ricade in uno schema normativo specifico (di tipo “verticale”), ma occorre prestare attenzione solo alle norme di tipo generale. La particolarità del caso è rappresentata dalle menzioni riferite all’origine dell’amido in quanto elemento di natura allergenica… Continua >>>
Donato Ferrucci, Dottore agronomo libero professionista, riveste attualmente l’incarico di Responsabile di Bioagricert Lazio e di Cultore della materia presso la cattedra di Gestione e Comunicazione d’Impresa” – Facoltà di Scienze della Comunicazione, Università degli Studi della Tuscia.
In relazione al quadro normativo in precedenza illustrato è evidente come le disposizioni concernenti al ruralità dei fabbricati siano strumentali per il censimento catastale. Dalla lettura degli atti catastali si evince la natura dell’immobile e ad essa è correlata l’applicazione delle diverse imposte immobiliari e relative eventuali agevolazioni… Continua >>>
Riccardo De Sanctis “La ruralità dei fabbricati ai fini fiscali” – Riccardo De Sanctis Exeo edizioni
L’agricoltura ha un ruolo di primo piano per le nuove priorità ambientali: dal contenimento dei consumi allo sviluppo di nuovi fonte energetiche e all’utilizzo dei propri scarti per la creazione di energia nuova; dal miglioramento dell’efficienza dell’irrigazione alle norme per l’impiego di reflui zootecnici e fitofarmaci. E poi ancora dal preservare e incrementare la biodiversità alla lotta all’effetto serra, con lo sviluppo delle foreste e l’abbattimento delle emissioni di origine zootecnica… Continua >>>
Giuseppe Andrea Ambrosini, è Agrotecnico iscritto al Collegio Interprovinciale degli Agrotecnici e Agrotecnici Laureati della provincia di Milano, Lodi e Monza Brianza. Dal 1993 al 1995 è stato Segretario della Consulta degli Agrotecnici di Milano e componente del Coordinamento Nazionale Agrotecnici. Nel 2007 è stato eletto Consigliere dello stesso Collegio, con delega del Presidente alla Comunicazione Istituzionale e alla Formazione Professionale. E’ funzionario dell’Ambiente – Tecnico Specialista presso la Regione Lombardia.Il miele è un prodotto di grande tradizione nel panorama agroalimentare italiano, sia per la sua valenza salutistica che per le evocazioni ambientali che questo richiama. Dal punto di vista normativo è un prodotto piuttosto articolato in quanto alla legislazione “orizzontale”, valida per tutti i prodotti agroalimentari, aggiunge una serie di dettati specifici, di natura quindi “verticale”, ovvero applicabili al solo prodotto “miele”… Continua >>>
Donato Ferrucci, Dottore agronomo libero professionista, riveste attualmente l’incarico di Responsabile di Bioagricert Lazio e di Cultore della materia presso la cattedra di Gestione e Comunicazione d’Impresa” – Facoltà di Scienze della Comunicazione, Università degli Studi della Tuscia.
La multifunzionalità assegna all’agricoltore sia il ruolo di sentinella del territorio, in grado di prevenire eventuali danni alle aree rurali e che si ripercuoterebbero sulle aree urbane con un effetto a cascata di difficile gestione, sia il ruolo di soggetto economico in grado di produrre degli alimenti con un limitato ricorso a fertilizzanti e pesticidi. Tutto ciò ha due conseguenze importanti… Continua >>>
Nicola Galluzzo, dottore di ricerca in Scienze degli alimenti, si è laureato in Scienze agrarie presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, conseguendo il perfezionamento in Economia del turismo e in Gestione e organizzazione territoriale delle risorse naturali presso l’Università La Sapienza di Roma, in Studi europei presso la Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Genova e in Controllo e autocontrollo degli alimenti presso la Facoltà di Medicina e chirurgia “A. Gemelli” di Roma. Assegnista di ricerca presso l’Istituto Nazionale di Economia Agraria (Inea).
Nel presente contributo vengono trattati due casi distinti sia per quanto attiene il percorso tecnico di elaborazione del prodotto che per la “denominazione commerciale” prescelta. Si evidenziano quindi diverse regole per l’etichetta. L’azienda intende realizzare un prodotto a base di frutta. Nel primo caso si precede un laboratorio interno, nel secondo, l’azienda si avvale di un laboratorio esterno. La frutta è autoprodotta mentre i rimanenti ingredienti sono acquisitati esternamente… Continua >>>
Donato Ferrucci, Dottore agronomo libero professionista, riveste attualmente l’incarico di Responsabile di Bioagricert Lazio e di Cultore della materia presso la cattedra di Gestione e Comunicazione d’Impresa” – Facoltà di Scienze della Comunicazione, Università degli Studi della Tuscia.