L’Orso Marsicano (Ursus arctos marsicanus, Altobello, 1921) è il più grande carnivoro d’Appennino. E’ da sempre presente sui monti d’Abruzzo, da dove non si è mai estinto, grazie l’istituzione del Parco Nazionale d’Abruzzo avvenuta nel 1922. Continua >>>
Eugenio Di Zenobio, laureato in Giurisprudenza, si dedica da anni allo studio ed alla salvaguardia del Camoscio d’Abruzzo.
A partire dal XIX secolo la popolazione di orso bruno delle Alpi, precedentemente distribuita con continuità sull’intero massiccio montuoso, ha subito una notevole contrazione in termini di consistenza e distribuzione. Continua >>>
Filippo Zibordi – Ufficio Faunistico del Parco Naturale Adamello Brenta.
L’Istrice, Hystrix cristata (L. 1758), divide con il castoro il primato di rappresentare in Europa il Roditore di maggiori dimensioni… Continua >>>
Arianna Spada ha conseguito la laurea Magistrale in Scienze Naturali – Università degli Studi di Padova: Corso di Laurea in Scienze Naturali con indirizzo “Conservazione della Natura e delle sue risorse”. Autrice di diverse pubblicazioni, ha svolto diverse esperienze lavorative e collaborazione tecniche soprattutto in campo ambientale e paesaggistico.
La Toscana ha un patrimonio forestale ampio e diversificato. Le specie più diffuse sono il cerro, il castagno, la roverella, il leccio, il faggio, i pini marittimi… Continua >>>
Luigi Puntelli ha conseguito la laurea in Tecnologia del Legno presso la Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Firenze.
La superficie forestale regionale risulta in crescita costante dal 1948. Nel futuro prossimo non sono previsti aumenti rilevanti a livello quantitativo, ma sono auspicabili incrementi qualitativi. Continua >>>
Luigi Puntelli ha conseguito la laurea in Tecnologia del Legno presso la Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Firenze.
La sezione botanica del Museo Civico di Rovereto, coordinata dal conservatore Filippo Prosser, ha scoperto e descritto, sul massiccio del Brenta, nel cuore del Parco Naturale Adamello Brenta, dove tutto sembrava già noto, un fiore nuovo per la scienza: la Genziana del Brenta (Gentiana brentae). Continua >>>
Filippo Prosser e Alessio Bertolli – Museo Civico di Rovereto (Trento)
L’allevamento brado prevede la permanenza del bestiame nell’area di pascolo per tutto l’anno e può permettere una riduzione dei costi di produzione fino al 60% rispetto ad una gestione convenzionale. Continua >>>
Jacopo Goracci, L. Giuliotti, N. Benvenuti, M.N. Uzielli
Si trova ancora nel Parco Naturale Adamello-Brenta la lince protagonista del più formidabile spostamento mai registrato in Europa. Continua >>>
Filippo Zibordi, Gruppo di Ricerca e Conservazione dell’Orso Bruno del Parco Naturale Adamello-Brenta.
Tali conoscenze vengono tipicamente trasmesse oralmente, di generazione in generazione… Continua >>>
Carlo Angeletti, laureato in Scienze Forestali e Ambientali presso l’Università di Firenze, è iscritto al corso di Laurea specialistica in Scienze dello Sviluppo dei Sistemi Agrari Tropicali e Subtropicali.
… da qualche anno è stato avviato un monitoraggio con lo scopo di valutare la consistenza attuale e le prospettive future … Continua >>>
Giuliana Pincelli, laureata in Scienze forestali all’Università degli Studi di Padova, lavora come guardaparco nel Parco Naturale Adamello Brenta.
Dopo l’ultimo conflitto mondiale la condizione della specie ha subito un drastico peggioramento… Continua >>>
Valter Trocchi e’ dipendente INFS (Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica) dal 1975; si è sempre occupato di attivita’ di ricerca e consulenza su biologia e gestione dei Lagomorfi e dei Fasianidi.