L’uso dell’inoculo ad azione biostimolante può essere considerato uno strumento efficace per cercare di rendere l’orticoltura più sostenibile. Tuttavia però è necessaria una più approfondita comprensione sull’azione/effetto dei biostimolanti nello specifico ambiente di azione, tenendo in considerazione anche altre variabili, quali ad esempio i fattori climatici…
Andrea Confessore, laureato in Scienze e Tecnologie agrarie presso l’Università degli studi di Napoli “Federico II” nell’ottobre del 2016.
Negli ultimi tempi, caratterizzati dal punto di vista gastronomico dalla continua ricerca della salubrità dei cibi e di sapori andati ormai perduti, diverse aziende agricole stanno riscoprendo la coltivazione di cereali antichi orientandosi alla coltivazione delle cosiddette “vecchie varietà” di grano, ma anche del farro, nonché di mais, segale, ecc…
Ezio Casali, iscritto all’Albo Provinciale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati di Cremona, insegna presso l’Istituto Tecnico Agrario Statale “Stanga” di Cremona. Si occupa di autocontrollo, soprattutto negli agriturismi, e di agricoltura multifunzionale.
Il punteruolo nero del fico, ormai un insetto è insediatosi su gran parte del territorio regionale della Toscana su Ficus carica ma risulta segnalato anche in Liguria e Lazio. Non è considerato un parassita da “quarantena” pertanto non sono in atto decreti di lotta obbligatoria. Nel tempo l’infestazione provoca un deperimento generale delle piante che rappresenta il sintomo più caratteristico dell’attacco…
Elisabetta Gargani è ricercatore presso il Centro di ricerca per l’Agrobiologia e la Pedologia (ABP) di Firenze del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA).
La sua attività scientifica, documentata da oltre 90 pubblicazioni, si esplica principalmente nel settore dell’entomologia applicata alla difesa delle colture agrarie. In tale ambito ha preso parte all’impostazione e alla realizzazione di numerosi progetti nazionali e internazionali riguardanti prevalentemente la difesa biologica e integrata in viticoltura, olivicoltura, colture protette. Fa parte del Gruppo di lavoro “Integrated Protection in Viticulture” ed ha rapporti di collaborazione con studiosi stranieri afferenti allo stesso o ad altri gruppi di lavoro. In particolare fa parte dell’European Working Group on Tomato Pest in sede EPPO (European and Mediterranean Plant Protection Organization) ed ha collaborato per la stesura di documenti di Pest Risk analysis per nuovi insetti esotici di temuta introduzione su pomodoro nei Paesi facenti parte dell’organizzazione.
La lepre europea può essere considerata, a buon diritto, il “selvatico per eccellenza”, ovvero uno dei componenti della fauna autoctona maggiormente diffusi e conosciuti. Un articolo per iniziare a conoscere e rispettare questa importante specie della fauna selvatica…
Cristiano Papeschi, laureato in Medicina Veterinaria e specializzato in Tecnologia e Patologia degli avicoli, del coniglio e della selvaggina.
Linda Sartini, laureata in Medicina Veterinaria e specializzata in ispezione degli alimenti di origine animale.
L’Erbasanta era il nome con cui veniva indicata la Nicotiana Rustica, dalla quale si otteneva tabacco da fiuto, mentre quello da fumo per sigari, pipa e sigarette – veniva ottenuto dalle diverse varietà di Nicotiana Tabacum. In effetti all’inizio della sua avventura in Europa il maggior consumo della Solanacea giunta dalle Americhe fu proprio dovuto alla pratica di fiutare, aspirando con le narici, il prodotto delle foglie ridotte, in polvere…
Eugenio Cozzolino: Laurea in Scienze Agrarie, conseguita presso la facoltà di Agraria dell’Università di Napoli “Federico II”. Abilitazione all’esercizio della professione di Agronomo. Componente della “Lista nazionale degli ispettori preposti al controllo degli enti od organismi riconosciuti idonei ad effettuare le prove ufficiali ai fini della registrazione dei prodotti fitosanitari” istituita dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. Dipendente dal 1987 nel ruolo tecnico del Mipaaf e successivamente come Collaboratore tecnico nei ruoli del CRA (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura) divenuto CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) a partire dall’anno 2015. E’ autore di un centinaio di pubblicazioni scientifiche e divulgative.
Una novità riguardo l’introduzione di specie aliene nocive: due specie di vermi arrivati dal Sudamerica e dal Giappone e rappresentano una nuova minaccia per tutti gli anellidi europei e per la biodiversità del suolo in quanto è in grado di sterminare in grandi quantità lombrichi, lumache e chiocciole fiutando le loro scie odorose…
Francesco Agresti, laureato in Economia, giornalista economico (ha collaborato con le riviste Terra e Vita e AzBio), imprenditore agricolo gestisce un allevamento di lombrichi rossi californiani a Sabaudia.
Da quando l’uomo è sulla Terra, non vi è mai stata guerra più sanguinosa e complicata, come quella tra Uomo e Virus. Mi piace pensare che la natura, intesa come unico “maxi eco-sistema” mondiale, ha da tempo “sentenziato” l’uomo come “essere nocivo” per questo Pianeta, per cui ogni giorno cerca nuovi metodi per eliminarci, e qui entrano in gioco i Virus…
Federico Vinattieri è un appassionato allevatore di Canarini e di Mastini Napoletani (Allevamento di Fossombrone – www.difossombrone.it – lupi.difossombrone.it).
Il cambiamento di approccio alla difesa dalle avversità previsto dal PAN è sostanziale. Elementi fino ad oggi gestiti mediante norme tecniche volontarie, trovano una sistematicità normativa senza precedenti: il pilastro dei principi è ora fissato. La speranza è che i dettagli normativi non prevarichino la ragionevolezza…
Roberto Petretti, Dottore agronomo libero professionista, consulente per aziende agricole ed agroalimentari, esperto in agricoltura biologica ed integrata. In particolare si occupa della progettazione per Piani di Sviluppo Rurale, Organizzazioni Comuni dei Mercati, e sistemi forestali.
Donato Ferrucci, Dottore agronomo libero professionista, riveste attualmente l’incarico di Responsabile di Bioagricert Lazio e di Cultore della materia presso la cattedra di Gestione e Comunicazione d’Impresa” – Facoltà di Scienze della Comunicazione, Università degli Studi della Tuscia.
Ormai è chiarito che i cambiamenti climatici porteranno ad un aumento della temperatura media in Europa e nel mondo(IPCC). Il cambiamento delle condizioni climatiche indurrà gli organismi viventi a rivedere le loro strategie di adattamento. In particolare le foreste, è probabile che vadano incontro a situazioni di stress causate da fattori abiotici (temperatura, vento, etc) che apriranno la via a patogeni che prima erano relegati soltanto in alcune zone ben precise…
Matteo Fabbri, diplomato all’Istituto tecnico agrario, ha conseguito la laurea triennale in Scienze forestali ed ambientali e la laurea magistrale in Scienze e tecnologie dei sistemi forestali presso l’Università degli studi di Firenze.
La Ceratitis capitata, comunemente conosciuta come Mosca mediterranea della frutta, è un dittero tripetide largamente diffuso in tutto il bacino del Mediterraneo; è presente anche in Italia, specie al Sud, dove in diversi areali trova condizioni molto favorevoli al proprio sviluppo, causando ingenti danni in molte colture. Si tratta di una specie polifaga che si sviluppa e nutre a carico di fruttiferi a produzione estiva ed autunnale… Continua >>>
Marco Gimmillaro ha conseguito la laurea magistrale in Scienze e Tecnologie agrarie Vecchio Ordinamento presso la Facoltà di Agraria di Catania. Abilitato all’esercizio della libera professione di Dottore Agronomo, da sempre é impegnato nel settore Ricerca e Sviluppo sui fitofarmaci.
Questa tesi racconta il ritrovamento di un particolare genotipo di melo con spiccata tendenza alla partenocarpia: una caratteristica che, tramite opportuni programmi di miglioramento genetico, può far ipotizzare in futuro il superamento delle problematiche relative all’impollinazione del melo, vista l’importanza che la pianta riveste nel panorama agricolo mondiale… Continua >>>
Enrico Ruzzene, laureato in Scienze agrarie presso l’Università degli Studi di Udine, ha conseguito la laurea magistrale in Scienze e Tecnologie Agrarie, discutendo la tesi dal titolo “Influenza di tecniche agronomiche sulle infestazioni di fitofagi della Vite”.