Per coltura protetta s’intende la produzione, in massima parte ortofloricola e vivaistica, che si esegue in ambiente protetto, influendo sul controllo dei fattori ambientali che condizionano la crescita della pianta. Le “protezioni” impiegate vanno dal semplice tunnel in plastica, posto sulla singola fila, a serre-tunnel in film plastico, fino alle serre in vetro con struttura in ferro o in alluminio. Le colture protette rivestono in Italia una notevole importanza economica sia per la loro ragguardevole produzione, destinata anche all’esportazione, di prodotti freschi a largo consumo e di prodotti floricoli. La serra è una struttura utilizzata per la coltivazione e/o la protezione di piante che sfrutta la trasmissione della radiazione solare, sotto condizioni controllate, per migliorare l’ambiente di crescita, con dimensioni tali da consentire alle persone di lavorare al suo interno…
Gennaro Pisciotta, laureato in Scienze e Tecnologie agrarie all’Università G. Marconi – Facoltà di Scienze e Tecnologie Applicate di Roma, è Agrotecnico Laureato ed Enotecnico libero professionista Maestro Assaggiatore ONAF (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggio). Ha insegnato presso l’ISIS “Falcone” di Pozzuoli (Napoli) fino al 26/09/2018
L’indagine effettuata sui prati-pascolo del Demanio di Montagna sulla qualità nutrizionale e funzionale dei foraggi e qualità del latte….
Maria Chiara Di Meo: Dottoranda di Ricerca XXXIV Ciclo in Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e la Salute – Dottorato di Ricerca a Caratterizzazione Industriale – POR/FSE Campania 2014 -2020)- Dipartimento di Scienze e Tecnologie – Università degli Studi del Sannio.
Graziella Orso: Dottoranda di Ricerca XXXIII Ciclo in Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e la Salute – Dipartimento di Scienze e Tecnologie – Università degli Studi del Sannio.
Walter Nardone: Consulente Associazione Agronomi Senza Frontiere Campania e Presidente Ordine Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Benevento (ODAF Benevento).
Carlo Lavorgna: Dottore Agronomo (Associazione Agronomi Senza Frontiere Campania) – Partner Capofila del Progetto Bio.Natural.
Mariapina Rocco: Professore di Fisiologia vegetale presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie – Università degli Studi del Sannio (BN) – Responsabile Scientifico del Progetto Bio.Natural.
Ettore Varricchio: Professore di Morfofisiologia e benessere degli animali domestici presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie – Università degli Studi del Sannio.
Non una parola viene spesa sulla sua dannosità dell’agricoltura superintensiva rispetto alla quale sarebbe auspicabile rendere pubblico e portare all’attenzione della politica il dibattito sul piano scientifico in corso…
Margherita Ciervo – Ricercatore e professore aggregato in Geografia economica, Università di Foggia. Associate Researcher presso University of Liège. Si occupa da sei anni della questione Xylella. La sua ultima pubblicazione sul tema è l’e-book a libero accesso “Il disseccamento degli ulivi in Puglia. Evidenze, contraddizioni, anomalie, scenari”.
Margherita D’Amico – Laureata in Scienze Biologiche presso l’Università di Bari. Dottore di Ricerca in “Patologia vegetale” presso la stessa Università. E’ stata responsabile scientifico del progetto dal titolo “Sistemi di lotta ecocompatibili contro il CoDiRO (SILECC)”, finanziato dalla regione Puglia. Attualmente è tecnologa presso il Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria (CREA).
Nel 1872, sorse in Portici, la Reale Scuola Superiore di Agricoltura alla quale venne assegnata come sede il Palazzo Reale di Portici insieme al suo parco ed i suoi giardini. La reggia di Portici fu edificata fra il 1738 ed il 1742 per volere di Carlo III di Borbone su progetto dell’architetto romano Antonio Canevari. Il sito reale venne poi ampliato da Ferdinando IV e Gioacchino Murat ma conobbe poi un periodo di decadenza iniziato con la caduta dei Borbone nel 1860 che portò all’alienazione di tutte le suppellettili e reperti archeologici provenienti dagli scavi di Ercolano. Alla Reggia era annesso un parco di circa 36 ha, impiantato su una colata lavica del 1631 ed ottenuto mediante l’esplosione di dinamite…
Eugenio Cozzolino: Laurea in Scienze Agrarie, conseguita presso la facoltà di Agraria dell’Università di Napoli “Federico II”. Abilitazione all’esercizio della professione di Agronomo. Componente della “Lista nazionale degli ispettori preposti al controllo degli enti od organismi riconosciuti idonei ad effettuare le prove ufficiali ai fini della registrazione dei prodotti fitosanitari” istituita dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. Dipendente dal 1987 nel ruolo tecnico del Mipaaf e successivamente come Collaboratore tecnico nei ruoli del CRA (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura) divenuto CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) a partire dall’anno 2015. È autore di un centinaio di pubblicazioni scientifiche e divulgative.
L’insetto Lepidosaphes ulmi segnalato su piante di olivo nell’areale dell’alto ionio cosentino, in Calabria…
Thomas Vatrano – Laureato in Scienze e Tecnologie Agrarie nel 2007 presso l’Università degli studi Mediterranea di Reggio Calabria. Conseguito il titolo di Dottore di Ricerca, in Scienze Farmaceutiche, presso l’Università degli studi Magna Graecia di Catanzaro – A.A. 2014-15. Durante il Dottorato di Ricerca si è specializzato nell’identificazione varietale in olivo e la rintracciabilità molecolare dell’olio d’oliva attraverso l’utilizzo di marcatori molecolari SSR. Ha collaborato con il Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria (CREA) Centro di Ricerca per l’Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura (CREA-OFA), dove si è occupato di sperimentazione di portinnesti nanizzanti da adattare al sistema di allevamento superintensivo. Attualmente svolge l’attività di consulente aziendale e si occupa della coltivazione, nutrizione e difesa di specie del mediterraneo con particolare riferimento al settore olivicolo-oleario. È assaggiatore professionale d’olio d’oliva.
L’andamento climatico attuale sembra favorire l’instaurarsi di popolazioni sempre più numerose e, purtroppo, aggressive, di afidi negli impianti corilicoli dell’areale Viterbese…
Donato Ferrucci, Dottore agronomo libero professionista, riveste attualmente l’incarico di Responsabile di Bioagricert Lazio e di Cultore della materia presso la cattedra di Gestione e Comunicazione d’Impresa” – Facoltà di Scienze della Comunicazione, Università degli Studi della Tuscia.
Nicolò Passeri, Dottore Agronomo, libero professionista. Dottore di ricerca in “Economia e Territorio” presso l’Università degli Studi della Tuscia. Consulente per la certificazione prodotti biologici e analisi tecnico economiche dei processi produttivi. Collabora con l’Università degli Studi della Tuscia a progetti di ricerca su studi relativi alla valutazione della sostenibilità ambientale dei processi produttivi agricoli. Nepomuceno L. – Bizzarri S.
I segreti per la coltivazione dello zafferano, conosciuto come la spezia più preziosa del mondo…
Matteo Cereda coltiva zafferano dal 2014 in Brianza, con la società agricola Vallescuria, di cui è socio fondatore, è laureato in discipline economiche e sociali presso l’università di Milano Bicocca. Oltre alla coltivazione si occupa di divulgazione online sui temi dell’agricoltura biologica, ha creato il sito web www.OrtoDaColtivare.it e tiene un blog per Il fatto quotidiano.
Molte donne si sono indirizzate verso l’utilizzo di prodotti di origine vegetale per la cura della menopausa…
Relatore: Prof. ssa Annabella Vitalone – Dipartimento di Fisiologia e Farmacologia “Vittorio Erspamer”, Sapienza Università di Roma. Studente: Dott.ssa Sara Sardellitti, laureata in Scienze Farmaceutiche Applicate, presso Sapienza Università di Roma.
L’applicazione nei lavori di riqualificazione della Pineta di Pinzolo (Trento) mediante inerbimento con pacciamatura naturale…
Andrea Carbonari, laureato in Scienze Forestali presso l’Università degli studi di Padova, è Funzionario Forestale esperto, assegnato ad APROFOD Agenzia provinciale per le foreste demaniali Responsabile SETTORE VIVAISTICO E DEL VERDE FUORI FORESTA – Provincia Autonoma di Trento.
Luca Vidi, diploma di agrotecnico ad indirizzo forestale, è assessore alle Foreste, Ambiente, Rifiuti, Patrimonio, Acqua e Energia del Comune di Pinzolo Madonna di Campiglio S.Antonio di Mavignola.
È sotto gli occhi di tutti come il livello di innovazione all’interno dell’azienda agricola sia ancora molto lontano da quello di qualsiasi altra tipologia di impresa italiana e rispetto anche al resto d’Europa. Questa bassa spinta alla modernizzazione potrebbe essere ricercata nel tessuto sociale che compone gli addetti del settore…
Emanuele D’Elia, laureato in economia e management presso l’Università degli studi di Pavia; Master in innovation, retail and e-marketing presso LUM.
La fonte di contaminazione da fosfiti, come ormai appurato, deriva dall’utilizzo di mezzi tecnici ammessi in agricoltura biologica (difesa e nutrizione delle piante). A breve il MIPAAF proporrà nuovi limiti di soglia, è auspicabile una riflessione in merito…
Donato Ferrucci, Dottore agronomo libero professionista, riveste attualmente l’incarico di Responsabile di Bioagricert Lazio e di Cultore della materia presso la cattedra di Gestione e Comunicazione d’Impresa” – Facoltà di Scienze della Comunicazione, Università degli Studi della Tuscia.
Fabio Ferraldeschi, consulente per la qualità delle aziende agroalimentari, riveste attualmente l’incarico di Responsabile Nazionale Ufficio Marchio AIAB – Associazione Nazionale Agricoltura Biologica. Specializzato nella realizzazione e nello sviluppo di disciplinari volontari nel settore food e no food.