derivati climatici agricoltura applicazioni

Cosa sono i derivati climatici? Probabilmente il termine suona poco familiare a chi si occupa di agricoltura e non è ferrato in questioni finanziarie: i derivati climatici sono contratti finanziari (come le opzioni e i futures), ma con caratteristiche che li fanno assomigliare a un’assicurazione…

Diego Terranova, docente di matematica e fisica in un liceo di Lodi, ha svolto consulenze di statistica e matematica applicata per aziende ed enti pubblici, ed ha usufruito di vari anni di congedo retribuito dall’insegnamento per svolgere attività di ricerca in varie università italiane. Da qualche anno studia i derivati climatici, sui quali ha presentato una relazione, nel 2015, al congresso IARFIC (International Agricultural Risk, Finance, and Insurance Conference) di Washington.

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Molte aree del territorio fiorentino sono state riconquistate da vegetazione spontanea, in pianura con prevalenza di pioppi bianco e nero, salice bianco e salicone, e si è accresciuta la dotazione arborea delle colture agrarie pregresse, abbandonate, con prevalenza di olmo e acero campestri e di specie/cultivar diverse del genere Prunus. si insediano dunque habitat naturali riconducibili al tipo H027 del Repertorio Naturalistico Toscano…

Paolo Degli Antoni: Laurea in Scienze Forestali, conseguita presso la facoltà di Agraria dell’Università di Firenze. Abilitazione all’esercizio della professione di Agronomo-Forestale. Già funzionario C.F.S. e collaboratore della Regione Toscana, è socio corrispondente dell’Accademia Italiana di Scienze Forestali, scrive contributi scientifici di ecologia del paesaggio, biodiversità, storia, arte e antropologia del bosco. Suo oggetto privilegiato di ricerca è la rinaturalizzazione spontanea dei terreni abbandonati, in campagna e in città.

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Quando si parla di procedura per la richiesta di autorizzazione di abbattimento di alberature private risulta difficile generalizzare, la materia è normata da regolamenti comunali che variano da comune a comune. In alcuni comuni non è richiesta affatto una autorizzazione per l’abbattimento, in altri è sufficiente una comunicazione, mentre in altri ancora sono necessari permessi rilasciati dall’ufficio competente per il verde urbano…

Marco Giuseppi, diplomato all’Istituto tecnico agrario, ha conseguito la laurea magistrale in Scienze e tecnologie dei sistemi forestali presso l’Università degli studi di Firenze. Iscritto all’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali di Firenze, svolge libera professione nel campo dell’arboricoltura urbana e della gestione forestale.

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Una delle piante più note e conosciute anche a chi ha scarsa esperienza in quel particolare settore della botanica che è l’utilizzo gastronomico delle piante spontanee è il tarassaco (Taraxacum officinale), molto comune e conosciuto con diverse denominazioni quali dente di leone, dente di cane, soffione, cicoria selvatica…

Ezio Casali, iscritto all’Albo Provinciale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati di Cremona, insegna presso l’Istituto Tecnico Agrario Statale “Stanga” di Cremona. Si occupa di autocontrollo, soprattutto negli agriturismi, e di agricoltura multifunzionale.

Cambiamenti nella naturalità dei paesaggi agrari toscani dal 1933 al 2016

La pubblicazione in formato webgis della Carta Forestale del Regno d’Italia (nota 1), edita nel 1936, rende possibile estendere gli studi vegetazionali e paesaggistici indietro nel tempo fino almeno al 1933, anno in cui prevalentemente furono eseguiti i rilievi. Una prima analisi dei dati su scala nazionale, comparata con rilievi più recenti, ha consentito di ricostruire l’evoluzione della copertura forestale complessiva…

Paolo Degli Antoni: Laurea in Scienze Forestali, conseguita presso la facoltà di Agraria dell’Università di Firenze. Abilitazione all’esercizio della professione di Agronomo-Forestale. Già funzionario C.F.S. e collaboratore della Regione Toscana, è socio corrispondente dell’Accademia Italiana di Scienze Forestali, scrive contributi scientifici di ecologia del paesaggio, biodiversità, storia, arte e antropologia del bosco. Suo oggetto privilegiato di ricerca è la rinaturalizzazione spontanea dei terreni abbandonati, in campagna e in città.

lavoro sicurezza agricoltura

Un’azienda agricola può commissionare interventi a imprese esterne specializzate per la cura e il governo del fondo (potature, piuttosto che lavorazioni agronomiche in genere, trattamenti chimici come anche interventi di raccolta meccanizzata); il disposto normativo articolo 26 del DLGS 81/2008 e s.m.i., disciplina i casi di cui prima….

Raniero Manfredi Chiarenza, diplomato perito agrario, tecnico ambientale, dal ’95 si occupa di prevenzione nei luoghi di lavoro. Consulente specializzato nel settore agricolo, negli ultimi anni ha dedicato molto della sua attività come formatore e come analista e promotore di tecniche e metodologie per la diffusione di comportamenti sicuri in azienda.

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Una corretta e ragionata pianificazione forestale permette di ottimizzare le azioni selvicolturali sia in senso ecologico, con la gestione integrata di un’intera area boscata piuttosto che una gestione frammentata a singoli boschi, che in senso economico, con una pianificazione delle operazioni colturali e quindi della raccolta del legno o di altri prodotti del bosco…

Luca Poli, Dottore Forestale, svolge libera professione occupandosi di gestione del patrimonio boschivo ed ambientale e della valorizzazione del legno. E’ inoltre vice-presidente dell’Associazione di Agraria.org.

punteruolo nero del fico insetto dannoso

Il punteruolo nero del fico, ormai un insetto è insediatosi su gran parte del territorio regionale della Toscana su Ficus carica ma risulta segnalato anche in Liguria e Lazio. Non è considerato un parassita da “quarantena” pertanto non sono in atto decreti di lotta obbligatoria. Nel tempo l’infestazione provoca un deperimento generale delle piante che rappresenta il sintomo più caratteristico dell’attacco…

Elisabetta Gargani è ricercatore presso il Centro di ricerca per l’Agrobiologia e la Pedologia (ABP) di Firenze del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA).
La sua attività scientifica, documentata da oltre 90 pubblicazioni, si esplica principalmente nel settore dell’entomologia applicata alla difesa delle colture agrarie. In tale ambito ha preso parte all’impostazione e alla realizzazione di numerosi progetti nazionali e internazionali riguardanti prevalentemente la difesa biologica e integrata in viticoltura, olivicoltura, colture protette. Fa parte del Gruppo di lavoro “Integrated Protection in Viticulture” ed ha rapporti di collaborazione con studiosi stranieri afferenti allo stesso o ad altri gruppi di lavoro. In particolare fa parte dell’European Working Group on Tomato Pest in sede EPPO (European and Mediterranean Plant Protection Organization) ed ha collaborato per la stesura di documenti di Pest Risk analysis per nuovi insetti esotici di temuta introduzione su pomodoro nei Paesi facenti parte dell’organizzazione.

lepre europea

La lepre europea può essere considerata, a buon diritto, il “selvatico per eccellenza”, ovvero uno dei componenti della fauna autoctona maggiormente diffusi e conosciuti. Un articolo per iniziare a conoscere e rispettare questa importante specie della fauna selvatica…

Cristiano Papeschi, laureato in Medicina Veterinaria e specializzato in Tecnologia e Patologia degli avicoli, del coniglio e della selvaggina.
Linda Sartini, laureata in Medicina Veterinaria e specializzata in ispezione degli alimenti di origine animale.

Una novità riguardo l’introduzione di specie aliene nocive: due specie di vermi arrivati dal Sudamerica e dal Giappone e rappresentano una nuova minaccia per tutti gli anellidi europei e per la biodiversità del suolo in quanto è in grado di sterminare in grandi quantità lombrichi, lumache e chiocciole fiutando le loro scie odorose…

Francesco Agresti, laureato in Economia, giornalista economico (ha collaborato con le riviste Terra e Vita e AzBio), imprenditore agricolo gestisce un allevamento di lombrichi rossi californiani a Sabaudia.

salmerino trentino alpi

Salmerino come assoluto archetipo di biodiversità montanara. Che tra le Dolomiti diventa stimolo per la ricerca ittica più avanzata, senza nulla togliere ai legami con radicate consuetudini alimentari. ASTRO ci racconta una ricerca che parte da lontano, coinvolgendo gli esperti della Fondazione Mach di San Michele all’Adige…

Associazione Troticoltori Trentini – Astro.