Gli alimenti funzionali sono prodotti alimentari dotati di proprietà particolari, esaltate attraverso tecniche mirate di produzione o di trasformazione. Esempi di alimenti funzionali contengono determinati minerali, vitamine, acidi grassi essenziali o non, fibre alimentari e molte altre strutture molecolari. Rientrano in questa categoria anche alimenti addizionati di sostanze biologicamente attive, come i principi attivi di origine vegetale o altri antiossidanti, probiotici dotati di proprietà benefiche… Continua >>>


Davide Di Martino è laureato in Biotecnologie presso l’Università degli Studi di Teramo con tesi sperimentale in microbiologia degli alimenti.

Il morbo celiaco è un’enteropatia (malattia dell’intestino) indotta dal glutine, una proteina presente in molti cereali. E’ possibile definirla quindi un’intolleranza al glutine, proteina (o meglio, una miscela di proteine) presente in alcuni cereali. E’ una malattia autoimmune, nella quale il sistema immunitario, attivato in misura anomala dal glutine, finisce con il danneggiare l’intestino stesso… Continua >>>


Tania Pulcini ha conseguito la laurea triennale in Scienza della Nutrizione presso l’Università degli studi di Urbino. Attualmente è iscritta alla laurea magistrale di Biologia molecolare, sanitaria e della nutrizione (curriculum Biochimica clinica).

L’attenzione del mondo medico va all’uso del miele nella medicazione di ferite, ulcere e ustioni: il meccanismo di funzionamento è dato dalla presenza di un enzima introdotto dalle api nel nettare, la glucosio ossidasi. L’enzima in condizioni di minore concentrazione zuccherina forma acido gluconico e piccole quantità di perossido di idrogeno (comunemente detto acqua ossigenata), un disinfettante che nelle piccole quantità in cui viene prodotto ha un effetto terapeutico senza effetti collaterali… Continua >>>


Alessandra Bruni, diplomata presso l’Istituto Tecnico Agrario di Firenze e laureata in Scienze e Tecnologie Agrarie presso la Facoltà di Agraria di Firenze con tesi dal titolo “Importanza dell’ape nella produzione di miele di melata e nell’impollinazione di piante forestali”.

Il termine pesce viene comunemente utilizzato per indicare tutto ciò che proviene dall’ambiente acquatico, nella realtà però, dal punto di vista scientifico, il nome pesce, sta ad indicare tutti i vertebrati acquatici dotati di branchie e pinne; distinguibili per la loro struttura fisica, dai molluschi e dai crostacei. Fin dagli albori dell’umanità, questo “vertebrato acquatico”, ha rappresentato un’importante e soprattutto variabilissima fonte di sostentamento… Continua >>>


Mauro Bertuzzi, laureato in Scienze e Tecnologie Agrarie presso la Facoltà di Agraria di Milano, è Presidente del collegio provinciale di Milano e Lodi degli Agrotecnici e Agrotecnici Laureati.

Recenti studi scientifici hanno dimostrato che la qualità sensoriale percepita dal consumatore è la base per il miglioramento della qualità del prodotto nonché della sua differenziazione tipica. Identificare le proteine coinvolte nel processo produttivo è un elemento rafforzativo del brand di marca e della definizione scientifica del breeding molecolare per puntualizzare una tracciabilità certificata unica del prodotto, puntando ai mercatori della sensorialità e della tipicità… Continua >>>


Maria Ruggieri laureata in Economia Commercio presso l’Università di Cassino esperta in marketing e cultore della materia in Scienze merceologiche.

E’ sicuramente uno tra i funghi più conosciuti e raccolti in ogni regione d’Italia. Deve uno dei suoi tanti nomi al fatto che il cappello, quando ancora chiuso nel suo stadio giovanile, assomiglia appunto ad una mazza di tamburo. In molte leggende alpine si racconta che siano proprio questi funghi ad essere utilizzati come ombrelle dai folletti dei boschi. Il cappello ha dimensioni di 10-25 cm, ma esemplari particolarmente grandi possono raggiungere i 40 cm… Continua >>>


Marco Salvaterra, laureato in Scienze agrarie presso la Facoltà di Agraria di Bologna, insegna Estimo ed Economia agraria all’Istituto Tecnico Agrario di Firenze.

La sofisticazione, al contrario di quanto si possa pensare, non è un fenomeno nato in tempi recenti; difatti ci giungono notizie fin dai tempi dell’antica Grecia. Esistono due tipologie di frode alimentare: a carattere commerciale ed a carattere sanitario. Mentre in passato la frode era soprattutto di carattere commerciale (come l’aggiunta di glicerina, amidi, fecole, mosto concentrato, sciroppi di frutta, ecc.), oggi le frodi che si riscontrano più frequentemente sono di carattere sanitario… Continua >>>


Alessandra Bruni, diplomata presso l’Istituto Tecnico Agrario di Firenze e laureata in Scienze e Tecnologie Agrarie presso la Facoltà di Agraria di Firenze con tesi dal titolo “Importanza dell’ape nella produzione di miele di melata e nell’impollinazione di piante forestali”.

Dal momento della cattura fino al suo utilizzo ai fini alimentari, il pesce fresco deve essere necessariamente refrigerato e mantenuto ad una temperatura costante: la conservazione del pescato, mantenuta nel ghiaccio a 0°C (temperatura costante), non altera la sua composizione per alcuni giorni (4-7). Trascorsi 4-7 giorni, o prima se la temperatura è superiore a 0°C oppure subisce importanti oscillazioni termiche quando esposto all’aria e all’aperto, cominciano le prime importanti alterazioni… Continua >>>


Mauro Bertuzzi, laureato in Scienze e Tecnologie Agrarie presso la Facoltà di Agraria di Milano, è Presidente del collegio provinciale di Milano e Lodi degli Agrotecnici e Agrotecnici Laureati.

In Italia il consumo totale di caffè è di circa 5,4 Kg pro capite e si calcola che ogni giorno si consumino circa 10 milioni di espressi al bar. Vi sono paesi dove si consuma molto più caffè che in Italia: il Lussemburgo con 16,7 kg. (!), la Finlandia con 12 Kg, la Danimarca e la Svezia con 8 kg e l’ Olanda con 10 Kg pro capite. La produzione totale di caffè nel 2010 è stata di circa 7 milioni di T: l’America Latina ne ha prodotti 4.2 milioni, con 2 milioni di T. prodotte dal Brasile (quasi un terzo della produzione mondiale)… Continua >>>

Pietro Simoni, laureato in Scienze Alimentari, si occupa da più di 30 anni di Sviluppo Rurale in America Latina e di temi relativi all’alimentazione e alla povertà rurale. Ha collaborato con la Cooperazione Italiana, con la FAO, la UE e la Banca Mondiale. Attualmente collabora stabilmente come free-lance con l’IFAD.

La maggior parte del pesce presente sul mercato, viene conservato per refrigerazione, modalità questa che consente soprattutto al prodotto freschissimo, appena pescato, di essere commercializzato oltre che nelle località dove avviene la pesca, anche in altri luoghi. Se poi la merce viene mantenuta ad una temperatura intorno agli 0 gradi C, il prodotto può benissimo essere conservato per 4-5 giorni… Continua >>>


Mauro Bertuzzi, laureato in Scienze e Tecnologie Agrarie presso la Facoltà di Agraria di Milano, è Presidente del collegio provinciale di Milano e Lodi degli Agrotecnici e Agrotecnici Laureati.

Dopo l’acqua, il tè è la bevanda più consumata al mondo. Si ottiene per infusione di foglie della Camelia sinensis (in onore del botanico Georg Joseph Kamel), nome ormai universalmente utilizzato anche se Linneo aveva proposto il nome di Thea sinensis e Thea viridis (erroneamente differenziando il tè verde da quello nero). Il tè è attualmente coltivato in più di 30 paesi ma la maggior produzione è concentrata in Cina, India, Sri Lanka, Kenya e Turchia… Continua >>>


Pietro Simoni, laureato in Scienze Alimentari, si occupa da più di 30 anni di Sviluppo Rurale in America Latina e di temi relativi all’alimentazione e alla povertà rurale. Ha collaborato con la Cooperazione Italiana, con la FAO, la UE e la Banca Mondiale. Attualmente collabora stabilmente come free-lance con l’IFAD.