Condividi l'articolo
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  

di Benny Manocchia

Kansas Farm
Fattoria nel Kansas

Raramente una banca della riserva  federale rilascia dichiarazioni che, in sostanza, possono mettere paura agli agricoltori americani. Ma pochi giorni fa, Nathan Kauffman, vicepresidente della Federal Reserve Bank di Kansas City, ha “aperto i rubinetti”,  ammettendo ufficialmente che “non tutto va bene per l’economia agricola degli Stati Uniti”.

Kauffman ha iniziato ricordando che “le debolezze nell’agricoltura americana potrebbero riversarsi in altre parti dell’economia rurale”.

Per esempio? “Venti contrari macroeconomici possono esacerbare la fase discendente (il downturn) causata dalla crescita delle provviste globali, superando la richiesta”. Pare proprio che anche nell’agricoltura sia  subentrato un linguaggio non molto chiaro, spesso addirittura arcaico.

Sempre secondo Kauffman, il dollaro forte e una minore domanda dalla Cina, creerebbero grossi problemi sull’agricoltura degli Stati Uniti.Ancora una volta la Cina al centro dell’economia USA, specialmente quella agricola.

Certo il dollaro ha ottenuto dei rialzi sulle monete russe, brasiliane e argentine, facendo rallentare le richieste dei prodotti americani. La concorrenza da parte di queste nazioni e’ stata formidabile.

“Tuttavia – conclude Kauffman – la lotta nell’economia delle campagne, intensa, persistente, non puo’ essere paragonata al crollo degli anni Ottanta”.

Kauffman
Nathan Kauffman, vicepresidente della Federal Reserve Bank di Kansas City

image_pdfimage_print

Condividi l'articolo
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •