In Toscana è nato il Consorzio di Tutela Dop Suvereto e Val di Cornia
La Toscana del vino ha un nuovo arrivato: è nato, infatti, il Consorzio di tutela Dop Suvereto e Val di Cornia Wine. La denominazione riunisce le produzioni di 27 cantine sparse nel territorio di competenza e lavorerà alla salvaguardia delle denominazioni locali. Quali? Il Suvereto Docg, il Rosso della Val di Cornia Docg e il Val di Cornia Doc.
Le colline di Suvereto (Fonte: www.suveretowine.com)
Vino Toscana, il Consorzio di Tutela Dop Suvereto e Val di Cornia si presenta
A raccontare gli obiettivi e le caratteristiche del nuovo Consorzio di Tutela Doc Suvereto e Val di Cornia sono coloro che ne stanno vivendo i primi passi dall’interno.
“Tutti insieme possiamo contare su una ricchezza inestimabile, ovvero ben 360 ettari vitati, il 75% dei quali riconducibili a Suvereto – afferma Nico Rossi, neoeletto presidente del Consorzio Tutela Dop Suvereto e Val di Cornia e titolare dell’azienda agricola Gualdo del Re, come riportato da una nota di Ansa -. E non v’è dubbio che una delle nostre prime attività riguarderà l’opera di perfezionamento della zonazione. Un’opera iniziata anni fa”.
“È stato raggiunto un obiettivo che avevamo individuato da tempo – ha detto la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi -. La nascita del Consorzio di tutela DOP Suvereto e Val di Cornia Wine è il frutto di un lavoro intenso e corale, nel quale abbiamo creduto tutti insieme, produttori e istituzioni, e per il quale ci siamo impegnati. Adesso si aprono scenari importanti. Si va dalla modernizzazione dei disciplinari di produzione alla promozione sui mercati Ue ed Extra-UE, candidando progetti sui bandi Psr e Ocm”.
“Sono orgogliosa di un percorso che è stato rapido – ha detto Jessica Pasquini, sindaco di Suvereto (Livorno) e coordinatrice regionale delle Città del Vino, come riporta ancora Ansa -. Perché tanta è stata l’energia profusa da parte innanzitutto delle aziende, con il supporto mio e dell’amministrazione comunale. Un percorso accompagnato dalla comprensione da parte delle aziende, di tutte, grandi e meno grandi, che la chiave di volta per il successo risiedeva nello stare insieme. E nella diffusione della percezione che siamo un territorio unico”.
Dove si trova la zona di produzione del Consorzio Tutela Dop Suvereto e Val di Cornia
La zona di produzione del vino Suvereto Dop si trova all’interno del comune omonimo. Siamo in provincia di Livorno, all’interno della Val di Cornia, sede di celebri cantine toscane. In questa zona vengono prodotti anche il Rosso della Val di Cornia DOCG e il Val di Cornia Doc.
I vini di Suvereto e della Val di Cornia godono dei benefici del mare: la costa tirrenica, qui, è a due passi, con le cantine immerse tra i colori e i profumi della campagna maremmana. Una zona che si elegge anche a meta per gli enoturisti in Toscana. Siamo, infatti, a poco più di una decina di km da Piombino, e a circa 80km da Livorno.
Cantine aderenti al Consorzio Tutela Dopo Suvereto e Val di Cornia
Al momento, sono 27 le aziende vinicole appartenenti al Consorzio. Sono: Bulichella, Casadei, Colle vento, Giomi Zannoni, Giovanni Frascolla, Gualdo del re, I Mandorli, Il Bruscello, Il Falcone, Incontri, Tua Rita, Petricci del Pianta, Petra, Rabitti, Terradonnà, Macchion dei lupi, La Fralluca, Gigante Paola, Renis, Montepeloso, Poggio Banzi, Terravita, La Batistina, Carlini Lorenzo, Valdamone, Sant’Agnese, Rigoli.
Alcune cantine di Suvereto (fonte: www.suveretowine.com)
Il Consorzio Tutela Dop Suvereto e Val di Cornia si aggiunge ai Consorzi del vino della Toscana
Il neonato Consorzio può vantare la convivenza con altre storiche denominazioni del vino italiano. Siamo, infatti, nella regione del Brunello di Montalcino, del Chianti, dell’Orcia Doc e del Morellino di Scansano, solo per fare alcuni nomi.
Le denominazioni del vino toscane si dimostrano, però, flessibili ai cambiamenti. Quello del Consorzio di Tutela Dop Suvereto e Val di Cornia infatti, non è un caso isolato. Poco più di un mese fa, ad esempio, è nata l’associazione di viticoltori di Greve in Chianti, che ha come obiettivo quello di tutelare e promuovere tutto il territorio grevigiano. Mentre le altre denominazioni continuano a rafforzare la propria immagine in Italia e all’estero, portando come ambasciatore più rappresentativo le proprie etichette.
Fanno da modello, in questo, la presenza del Brunello di Montalcino e del Chianti alla Milano Wine Week, o gli eventi internazionali, come quello a cui ha preso parte il Consorzio Vino Chianti a Londra. Ora, i vini toscani si preparano agli appuntamenti di fine anno, come Merano Wine Festival. In attesa di un 2022 che si prospetta interessante.
01.11.2021
Fonte: Cecilia Filoni (I Grandi Vini)