Concime organico o concime minerale: croce e delizia di agricoltori fonte di mille dubbi.
Entrambi arricchiscono attraverso il suolo le piante in modi differenti, fornendo tutti gli elementi nutritivi di cui hanno bisogno per nascere, crescere e germogliare.
Ed è proprio dalla loro unione che sono nati i concimi organo-minerali.
Macroelementi o microelementi: quei fondamenti di chimica che non guastano mai
La prima distinzione che occorre fare è quella tra macroelementi e microelementi.
I macroelementi, altrimenti identificati come elementi principali della fertilità, sono tutti gli elementi fondamentali per una crescita florida e rigogliosa della pianta.
Sono macroelementi maggiori ceduti dal terreno azoto, fosforo e potassio mentre calcio, magnesio, zolfo e ferro vengono identificati come macroelementi secondari.
I microelementi dovrebbero trovarsi nel terreno ma, negli ultimi anni, l’utilizzo massivo di sostanze chimiche per incrementarne la produttività ha portato ad un progressivo impoverimento dello stesso.
Per questo motivo rame, zinco, boro, manganese e molibdeno vengono forniti al terreno tramite concimi.
Carbonio, ossigeno e idrogeno vengono invece assorbiti dalle piante dall’aria e dall’acqua.
I concimi organici forniscono alla pianta azoto, fosforo e potassio: la differenza sta nel modo in cui questi elementi vengono ceduti al terreno e come da questo arrivano alle piante.
Azoto, fosforo e potassio: perché sono così importanti
Ognuno dei macroelementi maggiori svolge ha un’importanza differente nelle varie fasi della vita delle piante, infatti:
- NASCITA DELLE RADICI: il fosforo è importante per favorire un corretto sviluppo delle radici e dei fiori e per rendere la pianta molto più resistente al freddo e alle malattie;
- FIORITURA E FRUTTIFICAZIONE: in questa fase gioca un ruolo fondamentale il potassio, il “motore” delle fioriture e delle fruttificazioni abbondanti ed un valido alleato nella lignificazione;
- FASE DI RIPRESA: l’azoto è perfetto durante la stagione primaverile ovvero in fase di ripresa soprattutto per il prato e le piante da foglia;
Concimi organici e concimi minerali a confronto
Letame, pollina, guano, sangue secco, farina di ossa: questi i concimi organici più diffusi ed utilizzati da coloro che scelgono di abbracciare in pieno la filosofia dell’agricoltura biologica.
I concimi organici si degradano molto lentamente e vengono assimilati dalle piante dopo diverse settimane o addirittura mesi: è difficile quantificare con esattezza le tempistiche perché ogni concime ha tempi di assimilazione differenti.
I concimi minerali invece si disgregano in molto meno tempo soprattutto se la percentuale di umidità è rilevante: questo li rende chiaramente immediatamente assimilabili.
Quale dovrebbe essere la scelta migliore?
Molti risponderebbero entrambi perché effettivamente uno non esclude l’altro.
Il lento rilascio rende i concimi organici particolarmente utili in fase di preparazione del suolo alla semina mentre i concimi minerali sono preferibili, in quantità controllate, in fase vegetativa.
Uno sguardo più attento e un parere più tecnico ci fanno però notare come nei concimi organici non troviamo il potassio: ed è proprio per sopperire a questa mancanza che sono nati i concimi organo minerali.
Focus on: i concimi organo-minerali
La legge 748/84 definisce i concimi organo-minerali come il risultato, per reazione o miscelazione, di uno o più concimi organici con uno o più concimi minerali di tipo semplice o composto.
Stiamo parlando dunque di un concime che contiene più nutrienti rispetto ad un semplice concime organico ed è più efficiente di un concime minerale.
La normativa di riferimento individua nello specifico 4 differenti tipologie di concimi organo minerali che si distinguono tra loro per gli elementi chimici che contengono: concimi organo minerali azotati, concimi organo minerali azoto-fosfatici, concimi organo minerali azoto-potassici e concimi organo minerali azoto-fosfo-potassici.
Mentre l’azoto e il fosforo derivano dai concimi organici, il potassio e le altre sostanze arrivano da concimi minerali.
Ergofert SEMENZAIO, il concime organo minerale di B.E.A.
Stimolare il germogliamento e la radicazione, sviluppare una maggiore resistenza al freddo e combattere gli effetti negativi di una scarsa illuminazione.
Questi sono i motivi principali che hanno spinto B.e.a., azienda specializzata nello sviluppo di prodotti di fitonutrizione per agricoltura biologica e biodinamica, a sviluppare Ergofert SEMENZAIO.
Questo concime organo-minerale rende più forte il sistema immunitario della pianta, in particolare contro le fitopatie, favorisce la produzione di humus nel terreno e aumenta la capacità di repressione nei confronti dei microrganismi patogeni.
Post pubblicitario