Di Giuliano Passignani.
L’inizio di questa storia fino alla sua fondazione non sarà certamente uguale agli altri fondatori dell’A.F.O. quello che vi sto raccontando è il prologo della mia storia, quella storia che poi, si è fusa con la storia degli altri amici fondatori dell’A.F.O..
Eravamo alla fine degli anni cinquanta, ero diventato padre da pochi mesi, e con mia moglie decidemmo di portare nostra figlia Lorella presso uno studio fotografico, come a quei tempi usava, per fare delle foto ricordo a nostra figlia. Ed è stato presso questo studio fotografico che è iniziata la mia parte come socio fondatore dell’A.F.O.
In quello studio, casualmente ho conosciuto il gancio, come diceva Raffaella Carrà in una sua famosa trasmissione, il fotografo Ennio Azzurri, il quale, durante le pose per le foto, mi raccontò che era un appassionato allevatore di uccellini. Dopo questo incontro ci siamo rivisti tante volte fino a quando siamo stato coinvolti dal dottor Livio Susmel nella creazione di una nuova razza di canarini “ l’Usignolato Fiume “. Frequentavo il Susmel presso il suo allevamento sito nei locali della villa Ojetti, in un parco sotto le colline di Fiesole. Presso l’allevamento del Susmel, cosa che avveniva stabilmente ogni sabato pomeriggio, ho conosciuto altri appassionati allevatori di uccelli, in particolare di canarini: Bardi Leonardo, Alfonso Lanini, Umberto Melani, il maresciallo Anglani Ezio Novelli e tanti altri.. E’ stato durante uno di questi sabati che è nata fra noi una certa amicizia e nacque in noi la volontà di fondare l’Associazione Fiorentina Ornitologica. Fu deciso di dare l’incarico a Lanini per prendere accordi con un notaio e poter così dare inizio al nostra sogno ornitologico.
La cosa non fu tanto semplice; ci dovevamo trovare in via dei Pucci a Firenze, presso lo studio notarile del notaio Tiziano Vecellio, e dovevamo essere almeno undici soci per dare inizio alla fondazione. Ma mancava sempre qualcuno, il numero non si riusciva mai a raggiungerlo. Nel frattempo il numero degli eventuali soci cresceva sempre. Ma non eravamo abbastanza numerosi per esaudire il nostro sogno. Ricordo il Trotta, il Console, il Cannalunga, il Berti, l’Arezzi, e altri che dopo tanti anni non ricordo più i loro nomi.
Finalmente, dopo mirate telefonate, decidemmo di trovarci presso lo studio del notaio la settimana avanti Natale dell’anno 1964. Erano le ore quindici e ancora una volta non si raggiungeva il numero di undici per dare inizio alla fondazione. Quel pomeriggio non ci siamo arresi, ricordo di essere uscito dallo studio del notaio per andare a vedere se arrivavano altri soci fondatori, ma in strada non rintracciai nessuno, desolatamente risalii le scale e qui avvenne quello che nessuno avrebbe mai pensato.
Due persone stavano spazzando le scale del palazzo e fu in quel momento che mi venne l’idea di spiegare a queste due persone, che poi erano marito e moglie, il problema che avevamo e loro, senza indugio, accettarono di fare parte come soci dell’atto costitutivo. Dopo circa un’oretta era già tutto fatto: presidente don Elmi ( amico di Lanini e parroco di Montebonello della Rufina); vice presidente Alfonso Lanini Maresciallo della scuola di guerra aerea delle Cascine; segretario la professoressa di lettere, in pensione, Pia Zucchi, vice segretario Passignani Giuliano; consiglieri: Umberto Melani, Leonardo Bardi, Brunero Franchi, Paolo Fantoni, Romano Orlandi e marito e moglie.
Forse è stato più duro fondare la nostra associazione che fare dell’Italia una Repubblica; era da poco mancato il primo presidente della Repubblica Italiana De Nicola, e anche Einaudi era passato da pochi anni; la nostra vita associativa ha visto molti presidenti tra i quali: Gronchi, Segni, Saragat, Leone, Pertini, Cossiga, Scalfaro, Ciampi e Napolitano. Perché ho ricordato questi presidenti? Quando nel dicembre dell’anno 1965 organizzammo la prima mostra ornitologica presso la serra del giardino dell’ orticoltura, sito in Firenze in via Bolognese al numero quindici, furono nostri collaboratori i soci delle associazioni di Pisa e di Livorno: il presidente della Pisana era l’amico Mario Tramontani, purtroppo scomparso circa dieci anni fa, e il presidente della Livornese Giuseppe Ciampi, fratello di Carlo Azelio Ciampi, decimo presidente della nostra Repubblica, e fu in quell’anno che ebbi la soddisfazione di conoscerlo, ed è stato attraverso quella conoscenza che ad una mostra ornitologica organizzata a Lastra a Signa ( allora ero il presidente dell’A.F.O.) che riuscii ad avere dal presidente Ciampi una bellissima medaglia d’argento, raffigurante il logo della Repubblica Italiana, da mettere nel monte premi della mostra in ricordo del fratello Giuseppe, da pochi anni scomparso. Seguirono tante altre mostre ; ricordo che quella dell’anno 1966 non fu possibile organizzarla a causa dell’alluvione di Firenze.
Il resto è storia moderna, lo scopo del nostro stare insieme non è soltanto quello di allevare, organizzare mostre , ma è quello primario di diffondere la nostra passione ad altri e di tutelare il mondo degli uccelli ed infine di trascorrere insieme i nostri momenti con amicizia nel rispetto degli altri.
10/11/2016.