La sede centrale dell’IIS Ciuffelli-Einaudi, situata appena fuori la porta settentrionale della cerchia di mura medioevali di Todi; era in origine ed è sede del più antico Istituto Agrario d’Italia, nato come Colonia Agricola di Todi nel lontano 1863, ad opera della locale Congregazione di Carità con parte delle rendite dell’Opera pia della Consolazione. La Colonia fu eretta in Ente morale con R.D. 20 luglio 1864. L’Opera pia la Consolazione, facente parte della Congregazione di Carità di Todi, aveva avuto per molto tempo il fine istituzionale di mantenere il tempio di S. Maria della Consolazione e l’Ospedale dei pellegrini infermi di Todi, ma, essendo ormai non più attivo l’ospedale, si pensò di destinare una parte delle sue rendite a una colonia agricola che avesse il compito di istruire i figli dei contadini poveri e di insegnare loro anche la corretta pratica del lavoro agricolo. La Colonia fu costruita su alcune proprietà dell’Opera pia, che modificò il suo statuto il 18 agosto 1868, per precisare le nuove finalità educative. Lo statuto riconobbe il regolamento organico della Colonia agricola e ne riconfermò le finalità educative a vantaggio degli agricoltori poveri e dell’agricoltura locale. Il livello di istruzione offerto era quello elementare – saper leggere e far di conto – ma aveva anche lo scopo di tenere lontano dalla strada i figli dei contadini e di fare di loro dei bravi lavoratori e degli onesti cittadini. I giovani, che, per essere ammessi alla Colonia inizialmente dovevano avere l’età minima di otto anni, erano tenuti a fare vita comunitaria con diritti e doveri da rispettare. Dal 1873 l’età di ammissione venne elevata a dodici anni…

Monoculture

L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) che svolge istituzionalmente importanti attività di consulenza e supporto tecnico scientifico al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, si è occupato spesso, attraverso numerosi quaderni divulgativi, della biodiversità in campo agricolo. Questo importante organo scientifico ha sottolineato che l’intensificazione produttiva ha apportato “problemi di impoverimento e d’inquinamento del suolo, rischi sanitari e una perdita di diversità ecologica. Inoltre, è venuto a mancare lo stretto legame tra coltivazioni e allevamenti, utile nell’applicazione delle pratiche di letamazione, del riciclo dei residui colturali e delle rotazioni. L’uso poi dei diserbanti ha ridotto la presenza di vegetazione spontanea e la semplificazione degli ambienti ha determinato la scomparsa o l’allontanamento di specie faunistiche legate a determinate coltivazioni…

Giannandrea Mencini, veneziano, giornalista e scrittore, si occupa di storia dell’ambiente e del territorio. Ha pubblicato numerosi saggi, libri e articoli, dove ha raccontato i problemi della salvaguardia di Venezia e del vivere in montagna. Con il suo ultimo Libro “Pascoli di Carta. Le mani sulla montagna” Kellermann Editore (2021), dove ha indagato le speculazioni presenti negli alpeggi italiani, la cosiddetta “mafia dei pascoli”, è stato premiato a Leggimontagna Tolmezzo (UD) 2021, segnalato al premio Itas – Libro di Montagna, Trento 2021, e vincitore per la sezione saggi d’inchiesta del premio Internazionale Città di Como 2022.

Roditori

I Muridi sono onnivori e molto adattabili, dunque possono infestare quasi ogni ambiente di natura antropica come, ad esempio, le aree residenziali, le zone agricole, le aree industriali, navi, magazzini, ospedali, e sono diffusi dalle coste fino in alta montagna, con climi e latitudini molto differenti. Per quanto concerne il comportamento dei Muridi, non tutti sanno che i ratti, sono animali timidi e sospettosi, specialmente in caso di nuovi oggetti che vengono inseriti nei loro territori, come trappole, esche e contenitori per esche, e che, pertanto, hanno bisogno di tempo per acquisire famigliarità con tutto ciò che è nuovo soprattutto se si tratta di cibo. E’ normale, pertanto, che debba trascorrere un po’ di tempo dopo che le esche rodenticide sono state piazzate, prima che i roditori inizino a nutrirsene. Si è scoperto, inoltre, che i roditori – soprattutto i ratti grigi – sono riluttanti ad entrare all’interno dei contenitori per esche (Questo comportamento sospettoso nei confronti dei nuovi oggetti si chiama “Neofobia”)…

Mino Martignano, diplomato all’Istituto Professionale per l’Agricoltura, è abilitato all’esercizio della professione di Agrotecnico. Attualmente è Carabiniere-forestale.

L’Istituto Emilio Sereni, sito in via Prenestina, dal settembre 2000, è l’espressione della fusione dell’I.T.A. ex “E. de Fonseca” (Via Prenestina) e dell’I.T.A. ex “E. De Cillis” (Via della Colonia Agricola). Dirigente scolastico è la prof.ssa Patrizia Marini, che è anche presidente Nazionale della Rete degli Agrari (Re.N.Is.A.). L’Istituto “ex E. De Fonseca” nasce nell’anno scolastico 1976/77 come succursale dell’I.T.A.S. “G. Garibaldi”, diviene autonomo nell’a.s. 1978/79 a seguito della notevole richiesta di adesione da parte dei giovani della zona Sud-Est di Roma, di quelli dell’area fuori del Grande Raccordo Anulare, nonché di quanti abitano i numerosi comuni limitrofi, avendolo avvertito come funzionale allo sviluppo di un ambiente dalla forte vocazione agricola. L’Istituto è sito in un’antica azienda agricola e in una zona di notevole importanza archeologica, testimoniate dalla presenza di un fontanile e di una Cisterna Romana II/III sec. d.C. Nell’a.s. 2004/05 l’Istituto viene denominato “Emilio Sereni”. L’Azienda Agraria annessa all’Istituto ha una superficie di circa 35 ha ed è certificata biologica; vi è la presenza di un vigneto, un oliveto, un frutteto, seminativi, una carciofaia, alcuni campi sperimentali, delle serre e una cantina.

La produzione dell’olio extravergine di oliva avviene principalmente in frantoio ove si trasformano le olive in olio; in passato erano si utilizzavano le macine in pietra, attualmente sono state sostituite da macchinari moderni capaci di produrre più olio in minore tempo, in merito alla qualità organolettica (N.D.R. che non rientra nella trattazione del presente articolo), il discorso non è semplice ma complesso da un punto di vista tecnico scientifico (sull’argomento è stato scritto molto). Per abbrivio le innovazioni di processo introdotte negli utili decenni nel sistema di trasformazione delle olive hanno avuto un impatto decisivo e maggiormente inciso sul miglioramento sul profilo chimico-aromatico e delle caratteristiche sensoriali e salutistiche degli oli extravergini di oliva. La ricerca continua su questa strada. Per concludere la qualità del prodotto non è frutto di casualità ma bensì dall’interazione di fattori antropici, scelte operate dall’uomo nell’ambito della filiera, e fattori naturali, legati all’ambiente pedoclimatico ed alla stagionalità…

Gennaro Pisciotta, laureato in Scienze e Tecnologie agrarie all’Università G. Marconi – Facoltà di Scienze e Tecnologie Applicate di Roma, è Agrotecnico Laureato ed Enologo Enotecnico libero professionista Maestro Assaggiatore ONAF (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggio). Ha insegnato presso l’ISIS “Falcone” di Pozzuoli (Napoli) fino al 26/09/2018

Coltivatore diretto

Sulla definizione di diretto coltivatore, l’inquadramento normativo parte dal Codice Civile che ai sensi del Art. 2083 individua questa figura tra i Piccoli imprenditori: “Sono piccoli imprenditori i coltivatori diretti del fondo, gli artigiani, i piccoli commercianti e coloro che esercitano un’attività professionale organizzata prevalentemente con il lavoro proprio e dei componenti della famiglia.” A questa definizione si sono seguite numerose leggi che, proprio per la figura del coltivatore diretto, hanno inteso chiarire come poter attestare la qualifica. Insistono infatti sulla figura numerosi vantaggi tributari e gestionali cui attenzione si desta nel momento in cui questa qualifica diventa dirimente, ovvero imprescindibile per ottenere un beneficio o godere di un particolare privilegio…

Nicolò Passeri, Dottore Agronomo, libero professionista. Dottore di ricerca in “Economia e Territorio” presso l’Università degli Studi della Tuscia. Consulente per la certificazione prodotti biologici e analisi tecnico economiche dei processi produttivi. Collabora con l’Università degli Studi della Tuscia a progetti di ricerca su studi relativi alla valutazione della sostenibilità ambientale dei processi produttivi agricoli.

Agrario Gallini

Le origini dell’attuale Istituto Tecnico Agrario “Carlo Gallini” risalgono al 1894, quando a Voghera venne istituita una Regia Scuola Pratica di Agricoltura. Era la realizzazione delle disposizioni del Comm. ing. Carlo Gallini (1814-1888), insigne vogherese, uomo di cultura, imprenditore agricolo illuminato, politico e filantropo, che nel testamento del 1887 destinò tutti i suoi beni al progresso dell’istruzione agraria e all’incremento dell’agricoltura, da realizzarsi con la creazione del “Pio Istituto Agricolo Vogherese”, cioè un’Opera Pia che tra i suoi compiti aveva anche quello di concorrere al mantenimento di una Scuola pratica di agricoltura. Nel 1899 venne abolita la sezione inferiore che fu sostituita da corsi invernali della durata di sei mesi. Il nuovo ordinamento entrò in vigore con l’anno scolastico 1902-1903. Nel 1913 la Scuola si elevò di grado, si ridussero gli studi a carattere generale e fu lasciato più spazio alle discipline agrarie e alle esercitazioni nei laboratori. Il diploma rilasciato permetteva agli studenti di frequentare l’università. La scuola assunse il nuovo titolo di Regia Scuola Pratica di Agricoltura a Corso Superiore “Carlo Gallini” in Voghera…

Esemplare di Lobito

Tra le tante tipologie di cane “simil-lupo” che oggi possiamo ammirare, spiccano certamente le due razze ibride ufficialmente riconosciute, ossia il Cane Lupo Cecoslovacco, ormai ben noto a tutti i cinofili, ampiamente diffuso, ed il Cane Lupo di Saarloos, meno diffuso, ma comunque ultimamente abbastanza conosciuto. Poi vi sono varie tipologie che si sono arrogate il diritto di definirsi “razza”, pur non essendolo affatto, come il Lupo Italiano, in voga fino a qualche anno fa, ormai quasi scomparso, o il Tamaskan, che non ha alcuna attinenza genetica con il lupo pur somigliandoci… fino a giungere all’American Wolfdog, meglio conosciuto come “AWD”, sempre più di moda negli ultimi anni, pur non avendo nessuna base di omogeneità o identificazione storica, per potersi definire razza o varietà.

Sara Rosa Dioguardi, allevatrice e responsabile cinotecnica della Sezione C.L. di Saarloos dell’Allevamento di Fossombrone, da sempre appassionata e studiosa di cani di tipo lupoide.
Federico Vinattieri, laureato in Scienze Zootecniche, allevatore, giudice, scrittore, titolare Allevamento di Fossombrone

Humus e sostanza organica

La sostanza organica del suolo è l’insieme dei composti organici presenti nel terreno di origine sia animale che vegetale, questo agglomerato eterogeneo sotto diversi aspetti, è in gran parte compreso fra i costituenti della frazione solida ed è prevalentemente di origine biologica.
La sostanza organica non s’identifica a rigore nell’humus, anche se spesso si tende ad usare i due termini come sinonimi.
È presumibile che una dotazione elevata di sostanza organica non si accompagni necessariamente ad un tenore elevato in humus con riflessi fondamentali sulle proprietà chimiche del terreno; tuttavia, un suolo può essere soggetto ad un intenso accumulo di sostanza organica non decomposta a causa di una stentata umificazione o, al contrario, vedere una mineralizzazione rapida e intensa, che sottrae gran parte della sostanza organica ai processi finali dell’umificazione…

Mauro Bertuzzi, laureato in Scienze e Tecnologie Agrarie presso la Facoltà di Agraria di Milano, è Presidente del Collegio dei revisori dei conti per l’Ordine interprovinciale di Milano e Lodi degli Agrotecnici e Agrotecnici Laureati.

La nascita dell’Istituto Tecnico Agrario “Basile-Caramia” di Locorotondo è connessa alla presenza in loco dell’Ente Opera Pia “Basile-Caramia”. L’Opera Pia Scuola Agraria “Basile-Caramia” è sorta per volere del benefattore Giovanni Basile-Caramia, il quale, con testamento olografo del 20 gennaio e 8 luglio 1905, disponeva che l’intera sua proprietà fosse assegnata al Capo dello Stato al solo precipuo scopo di fondare in Locorotondo, alla Masseria Ferragnano, una scuola agraria per istruire i figli degli agricoltori poveri del comune di Locorotondo. L’Opera Pia, per raggiungere i fini previsti dallo Statuto, a decorrere dall’anno scolastico 1946/47, istituiva una scuola di Avviamento professionale a tipo agrario legalmente riconosciuto. Tale scuola, a decorrere dall’anno scolastico1952/53, veniva statizzata ed i relativi oneri venivano assunti dal Ministero della Pubblica Istruzione. Intanto, dall’anno scolastico 1951/52, l’Ente richiedeva ed otteneva l’autorizzazione per il funzionamento di una scuola secondaria di tipo agrario (Istituto Tecnico Agrario parificato). Dal 1° ottobre 1958 anche tale scuola veniva statalizzata e gli oneri passavano al Ministero della Pubblica Istruzione…

molecole bioattive dei pomodori

Il pomodoro è uno degli ortaggi più̀ diffusi a livello mondiale. In Italia rappresenta una buona fetta della produzione agricola totale del paese che introdotto in Europa circa 500 anni fa, è ancora considerato una coltura simbolo dell’Italia, in particolare della Campania. Negli anni ’80 iniziò il declino della produzione di pomodoro in Campania a causa di una serie di ragioni socio-economiche e biologiche; comincio cosi a svilupparsi la coltivazione di questo orticolo in Puglia legata all’introduzione di varietà resistenti alla maggior parte delle malattie e che meglio si adattano alla raccolta meccanizzata. Queste nuove varietà presto hanno iniziato a dominare i mercati nonostante fossero spesso considerevolmente inferiori per sapore e qualità organolettiche. Una conseguenza di ciò è stata la scomparsa costante di ecotipi selezionati in centinaia di anni dai coltivatori locali poiché, anche se caratterizzati da migliori qualità organolettiche, hanno una bassa produttività e sono molto sensibili ad un’ampia gamma di patogeni…

Ilenia Bravo, Patrizia Papetti – Dipartimento di Economia e Giurisprudenza Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale. Campus Folcara, Viale dell’Università, 03043 Cassino (Fr), Italia.