L’Istituto “Vergani-Navarra” vuole essere l’HUB Formativo del Territorio, perché intende riassumere, in quanto snodo dell’Identità Estense tra Passato e Futuro, l’essenza delle peculiarità storico-produttive e culturali del Territorio, valorizzandole per il pieno sviluppo delle enormi potenzialità di un contesto ambientale pressoché unico nel panorama nazionale. La sede dell’I.I.S. Orio Vergani, nel territorio conosciuto come “Vergani Navarra” è situata in via Sogari 3 – Ferrara. Dirigente scolastico è il Prof. Massimiliano Urbinati. La Fondazione per l’Agricoltura F.lli Navarra trae origine dal lascito testamentario di Severino Navarra negli anni ’20. Nel 1923 viene eretta ad Ente morale e si ha l’approvazione del primo Statuto. Originariamente la Fondazione nasce come Scuola di Agricoltura che sorge nel 1926, ma alcune circostanze portano alla chiusura di essa, pur continuando saltuariamente l’attività didattica del Centro sotto forma di corsi ambulanti di istruzione e di sperimentazione agraria fino a che vicende amministrative e quindi la guerra impediscono ogni iniziativa al riguardo…
Nel panorama agricolo italiano, i contratti di compartecipazione agraria rappresentano una tradizione consolidata, evolutasi nel tempo per adattarsi alle esigenze moderne delle imprese agricole. Questi contratti, non rigidamente regolamentati dal Codice Civile ma radicati nelle consuetudini secolari, consentono una flessibilità contrattuale che risponde alle specifiche necessità di collaborazione tra imprenditori agricoli. Il contratto di compartecipazione è un contratto agrario in cui non si costituisce in alcun modo una società ma è un contratto tra due soggetti, CONCEDENTE (colui che possiede il terreno) e il COMPARTECIPANTE (colui che coltiva il terreno), al fine di svolgere una coltivazione stagionale. È un modo per permettere ad un terreno che di fatto non è affittabile (per es. per i diritti PAC, perché acquistato con agevolazioni PPC, etc.), di trasferire ad un altro soggetto la quota di reddito agrario; al termine della relativa coltivazione stagionale i soggetti ripartiscono i frutti come da contratto….
Nicolò Passeri, Dottore Agronomo, libero professionista. Consulente per imprese agricole ed agroalimentari in ambito tecnico legale. Svolge analisi economico-estimative e di marketing dei processi produttivi. Supporta le imprese nella valorizzazione in filiera delle produzioni e nello sviluppo e dei sistemi di certificazione volontari e regolamentati. Docente presso ITS Academy Agroalimentare.
Donato Ferrucci (Torino 1964), Docente sistemi qualità e certificazione dei prodotti alimentari ITS Agroalimentare Roma/Viterbo. Agronomo, pubblicista, e Master in Diritto Alimentare. Responsabile Bioagricert srl per l’area Lazio/Abruzzo/Umbria/Marche. Per info: Google “Donato Ferrucci Agronomo”.
Lentinula edodes è un “White Rot Fungus“ che si trova normalmente nelle foreste selvagge, sopra i legnami. Per la sua coltivazione sopra altri substrati lignocellulosici, quelli al di fuori delle tradizionali segature, è necessario selezionare delle varietà, dei ceppi, ben adattati per questi substrati alternativi. Lo Shiitake generalmente, cresce lentamente producendo un denso micelio ed esso utilizza i nutrienti disponibili ed i polisaccaridi bloccati e trattenuti nella lignina, grazie alla sua abilità di produrre enzimi extracellulari in grado di degradare i materiali lignocellulosici: questi enzimi sono le ”Fenol-ossidasi e le Idrolasi “. Comunque differenti ceppi di Shiitake mettono in evidenza differenti abilità di crescita, di fruttificazione e di resistenza nei confronti delle muffe competitrici. Comparando le attività metaboliche e quella della produzione degli enzimi extracellulari dei differenti ceppi di Shiitake coltivati su paglia di grano sterilizzata, si osserva che, i ceppi che fruttificano velocemente e presentanti una resa elevata in funghi, sono quelli che, dopo inoculazione, sono abili ad idrolizzare ed a utilizzare velocemente i componenti delle pareti cellulari e che sviluppano una elevata attività metabolica…
Lenaz Raoul, esce dall’Istituto “Cerletti” di Conegliano come Enologo e come tale ha operato per diversi anni nel settore enologico. Agli inizi degli anni 1970 viene introdotto nel mondo della fungicoltura operando come tecnico di laboratorio e di Platea nell’ Agrifung, la più grande azienda italiana che preparava substrato incubato per la coltivazione del prataiolo e quello solo seminato per i Pleurotus. Suo compito era anche quello di visitare le fungaie a livello nazionale. In seguito negli anni, ha operato come ricercatore indipendente, costruendosi un impianto pilota adatto per la ricerca di substrati e procedimenti di pastorizzazione innovativi. Per circa 30 anni, si è dedicato a preparare e mettere a punto un substrato solo pastorizzato in massa, per la coltivazione dell’Eryngii e del Pioppino, oltre chiaramente, per i Pleurotus. È pure detentore di un brevetto per un substrato innovativo adatto alla coltivazione di più specie di funghi. Negli ultimi sei anni si è dedicato alla preparazione di substrati per il Cardoncello ed ai procedimenti di semisterilizzazione più appropriati cui sottoporli.
L’Istituto Tecnico Agrario Statale di Lonigo (decreto istitutivo: D.P.R. 22/5/1960, n. 1921) è stato intitolato al prof. Alberto Trentin, già direttore dell’Istituto di Genetica e Sperimentazione Agraria “N. Strampelli” di Lonigo, nel 1988, con decreto del Provveditore agli studi di Vicenza n.5948/SP del 14/3/1988, è stato sempre un polo d’attrazione per gli studi agrari ed ha accolto studenti da tutta la provincia e da quelle vicine. I primi corsi iniziano nell’ottobre del 1960 con 44 iscritti. Gli anni sessanta sono particolarmente fecondi per il nuovo istituto che si afferma nel territorio vicentino e riscuote consensi presso ambiti extra provinciali da cui provengono numerosi studenti. Nell’anno 1963 viene aperta una nuova sede in Via Bonioli. La struttura è una pertinenza della Colonia del giovane agricoltore di cui la scuola utilizza il fondo rustico per le esercitazioni. Negli anni Settanta e Ottanta l’offerta formativa delle scuole si assesta a 36 ore settimanali nelle classi del triennio tendendo a privilegiare le attività laboratoriali rispetto a quelle meramente pratiche. Nell’anno scolastico 2004/05 è stato attivato il quinquennio biologico, secondo il Progetto Brocca, che ha permesso di offrire una scelta più completa agli studenti interessati a proseguire gli studi universitari in ambito medico e biologico e chimico, mentre nell’anno scolastico 2010/11 è stato avviato il riordino dell’istruzione tecnica per il settore tecnologico con l’attivazione, in continuità dei corsi esistenti, dei nuovi indirizzi di Agraria, Agroalimentare e Agroindustria e di Chimica, Materiali e Biotecnologie…
Viviamo in un’epoca caratterizzata dalla velocità delle trasformazioni, dove il “nuovo” è una costante inevitabile. Dal progresso tecnologico alle dinamiche sociali, affrontare il cambiamento è diventato essenziale per il nostro benessere personale e professionale Il primo passo per affrontare il “nuovo” è accettare che il cambiamento è inevitabile. Una mentalità aperta è fondamentale per affrontare il “nuovo” in modo costruttivo. In zootecnia c’è la maledetta tendenza per la quale il “nuovo”, la “novità”, è sempre vista con occhi sospettosi, dubbiosi, talvolta perfino denigratori…
Federico Vinattieri, laureato in Scienze Zootecniche, allevatore, giudice, scrittore, titolare Allevamento di Fossombrone
Lo Shiitake, attualmente, dopo l’Agaricus bisporus ed i Pleurotus, è il fungo maggiormente coltivato. La sua produzione abbraccia buona parte dell’Asia ma in modo particolare la Cina, il Giappone, la Corea, Taiwan, l’Indonesia, la Thailandia, le Filippine. Lo Shiitake è uno dei funghi che i Cinesi, in modo affettivo, chiamano “Xiang –Gu” o “Shiang-Gu“, ovvero “ i funghi fragranti “ ; sempre in Cina, diverse forme di Shiitake sono conosciute anche come “Dong Gu“, “The Winter Mushroom“, “Hua Gu“ , “ The Flower Mushroom” . Oggi comunque, è conosciuto e coltivato nell’America del Nord ed anche in quella del Sud, soprattutto nel Brasile dove ci sono delle colonie di Asiatici ed anche in Australia per lo stesso motivo. In Europa si sta coltivando da qualche anno, soprattutto per le sue prerogative medicinali, in diversi paesi come l’Olanda, ilo Belgio, la Germania, la Francia e la Spagna. Scarsa è invece la coltivazione in Italia…
Lenaz Raoul, esce dall’Istituto “Cerletti” di Conegliano come Enologo e come tale ha operato per diversi anni nel settore enologico. Agli inizi degli anni 1970 viene introdotto nel mondo della fungicoltura operando come tecnico di laboratorio e di Platea nell’ Agrifung, la più grande azienda italiana che preparava substrato incubato per la coltivazione del prataiolo e quello solo seminato per i Pleurotus. Suo compito era anche quello di visitare le fungaie a livello nazionale. In seguito negli anni, ha operato come ricercatore indipendente, costruendosi un impianto pilota adatto per la ricerca di substrati e procedimenti di pastorizzazione innovativi. Per circa 30 anni, si è dedicato a preparare e mettere a punto un substrato solo pastorizzato in massa, per la coltivazione dell’Eryngii e del Pioppino, oltre chiaramente, per i Pleurotus. È pure detentore di un brevetto per un substrato innovativo adatto alla coltivazione di più specie di funghi. Negli ultimi sei anni si è dedicato alla preparazione di substrati per il Cardoncello ed ai procedimenti di semisterilizzazione più appropriati cui sottoporli.
L’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “G. Baruffi” di Ceva-Ormea nasce nel 2000 dalla fusione di due sezioni di scuole diverse: la Sede di Ceva era una sezione Staccata dell’I.T.C.G. “Baruffi” di Mondovì, mentre la Sede Coordinata di Ormea faceva parte dell’Istituto Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente “Paolo Barbero” di Fossano – Cussanio. Dirigente scolastico è la prof.ssa Angela Raffaele Addamo. La Sezione Staccata di Ceva dell’I.T.C.G. “Baruffi” sorse nel 1967, con una prima classe ad indirizzo commerciale. Nell’anno scolastico 1971/72 si diede vita alla prima classe del corso per geometri. Nel 1980 la Scuola ottenne l’autonomia. Inizialmente non le venne attribuito nessun nome, risultando solo come “Istituto Tecnico Ceva”, soltanto nel 1985 assunse quello illustre di I.T.C.G. “Pier Luigi Nervi”. Mantenne la propria autonomia fino al 1988, quando venne riassorbito dall’I.T.C.G. “Baruffi” di Mondovì. Nel 2000, con il processo di razionalizzazione delle istituzioni scolastiche della provincia di Cuneo, venne istituito l’Istituto Statale di Istruzione Superiore “G. Baruffi”, formato dalle sedi di Ceva e di Ormea…
l benessere animale è un principio etico e scientifico che riguarda la qualità della vita degli animali sotto la cura dell’uomo, assicurando che le loro esigenze fisiche e psicologiche siano soddisfatte. Applicato ai bovini, questo concetto include la fornitura di condizioni di vita adeguate, come un’adeguata alimentazione, acqua pulita, spazio sufficiente per il movimento e l’interazione sociale, nonché cure veterinarie tempestive. Inoltre, si presta attenzione alla minimizzazione dello stress e del dolore attraverso pratiche di gestione umana durante la crescita, il trasporto e la macellazione. La promozione del benessere dei bovini non solo migliora la loro qualità di vita, ma contribuisce anche alla produzione sostenibile nel settore agricolo. In questo caso anche l’attività di allevamento di animali al pascolo semibrado (bovini da carne) deve garantire ad essi una vita dignitosa, provvedendo alle esigenze fisiologiche e metaboliche, anche con la predisposizione di ricoveri e spazi idonei alla vita…
Nicolò Passeri, Dottore Agronomo, libero professionista. Consulente per imprese agricole ed agroalimentari in ambito tecnico legale. Svolge analisi economico-estimative e di marketing dei processi produttivi. Supporta le imprese nella valorizzazione in filiera delle produzioni e nello sviluppo e dei sistemi di certificazione volontari e regolamentati. Docente presso ITS Academy Agroalimentare.
La produzione con metodo biologico è uno standard tecnico di processo, regolamentato (Reg. UE 2018/848) e con finalità ambientali. In sintesi, lo scopo ultimo dell’adozione del metodo è rappresentato dal miglioramento dell’ambiente attraverso pratiche agronomiche tecnicamente complesse ma illuminate. A seguire si perimetra un modello organizzativo autosostenibile, che mira a ridurre gli input esterni e aumentare il grado di indipendenza delle produzioni arrivando ai consumatori attraverso quel magnifico strumento di mercato che è la filiera corta. Infatti, il primo considerando della norma conferma la valenza ambientale del metodo produttivo, con una visione olistica, volendo allo stesso tempo produrre effetti ambientali positivi…
Donato Ferrucci (Torino 1964), Docente sistemi qualità e certificazione dei prodotti alimentari ITS Agroalimentare Roma/Viterbo. Agronomo, pubblicista, e Master in Diritto Alimentare. Responsabile Bioagricert srl per l’area Lazio/Abruzzo/Umbria/Marche. Per info: Google “Donato Ferrucci Agronomo”.
Nicolò Passeri, Dottore Agronomo, libero professionista. Consulente per imprese agricole ed agroalimentari in ambito tecnico legale. Svolge analisi economico-estimative e di marketing dei processi produttivi. Supporta le imprese nella valorizzazione in filiera delle produzioni e nello sviluppo e dei sistemi di certificazione volontari e regolamentati. Docente presso ITS Academy Agroalimentare.
L’Istituto di Istruzione Superiore “Brignoli, Einaudi, Marconi” è un’istituzione scolastica autonoma che comprende tre Istituti Tecnici, situati nel territorio Isontino, in particolare nei Comuni di Gradisca d’Isonzo (sede centrale) e di Staranzano. Il plesso di Gradisca d’Isonzo è la sede legale dell’Istituto e ospita anche la sezione “Brignoli” con l’azienda agraria. Attualmente la sezione è trasferita nel plesso di Gorizia per interventi di edilizia scolastica. Il plesso di Gorizia è stato affidato all’ISIS BEM a seguito del temporaneo trasferimento della sezione “Brignoli” da Gradisca d’Isonzo a Gorizia. Il plesso di Staranzano ospita le sedi dei corsi diurni della sezione “Einaudi” (Istituto Tecnico ad Indirizzo Economico) e “Marconi” (Istituto Tecnico ad Indirizzo Tecnologico). Dirigente scolastico è la prof.ssa Maria Cardella.
La scelta del sistema di utilizzazione maggiormente adeguato in un determinato contesto è uno degli aspetti fondamentali nel quadro delle operazioni forestali sostenibili. Ciò è particolarmente rilevante per le operazioni di esbosco, considerando la presenza di diverse possibili alternative. I due sistemi di esbosco per via terrestre più comuni sono lo skidding ed il forwarding. Lo skidding implica lo strascico o semi-strascico dei tronchi, mentre il forwarding consiste nel trasportare il legname su un rimorchio o comunque sollevato da terra, come riportato nella Figura 2. Entrambi i sistemi possono essere eseguiti tramite animali (muli, cavalli, buoi o anche elefanti) o in modo meccanizzato mediante l’utilizzo di trattori e delle loro evoluzioni. Tra le opzioni meccanizzate è inoltre possibile utilizzare macchinari appositamente sviluppati per la selvicoltura (skidder con verricello o pinza per lo skidding e forwarder per il forwarding), o adattare i trattori agricoli ai lavori forestali…
Francesco Latterini: Ricercatore presso l’Istituto di Dendrologia dell’Accademia Polacca delle Scienze, Principal Investigator del progetto AIMSUSFOR.
Andrzej M. Jagodziński: Professore e Direttore dell’Istituto di Dendrologia dell’Accademia Polacca delle Scienze.
Paweł Horodecki: Ricercatore presso l’Istituto di Dendrologia dell’Accademia Polacca delle Scienze.
Rachele Venanzi: Ricercatore presso il Dipartimento DAFNE dell’Università degli Studi della Tuscia.
Paolo Mattei: Tecnico presso il Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria – Centro di Ricerca Ingegneria e Trasformazioni Agroalimentari (CREA-IT).
Rodolfo Picchio: Professore presso il Dipartimento DAFNE dell’Università degli Studi della Tuscia.