Orto sinergico

Il termine “biologico” deriva da grego ”bios” e significa vita. La differenza sostanziale tra agricoltura biologica e convenzionale, consiste nel livello di prodotti di sintesi chimica introdotti nell’agrosistema: nell’agricoltura convenzionale si impiega un notevole quantitativo di concimi e fitosanitari prodotti in laboratorio, quindi da processi industriali (industria chimica, estrattiva, meccanica, ecc.); al contrario, l’agricoltura biologica si fonda sul rispetto dell’agrosistema e dell’ambiente, pur essendo in parte basata sull’ausilio di fitosanitari, che, al contrario però, non contengono sostanze di sintesi, ma sostanze di origine organica e naturale. A livello normativo l’agricoltura biologica in Europa è stata regolamentata per la prima volta nel 1991 con il Reg. (CEE) nº 2092/91, aggiornato poi a giugno 2007 con un nuovo regolamento CE: Reg. (CE) nº 834/2007 che abroga i precedenti ed è relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici sia di origine vegetale che animale…

Mauro Bertuzzi, laureato in Scienze e Tecnologie Agrarie presso la Facoltà di Agraria di Milano, è Presidente del Collegio dei revisori dei conti per l’Ordine interprovinciale di Milano e Lodi degli Agrotecnici e Agrotecnici Laureati

Trasparenza nell'etichettatura alimentare

Il Regolamento Delegato (UE) 2023/2429 della Commissione del 17 agosto 2023, integra il Regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, ed introduce nuove norme di commercializzazione per il settore degli ortofrutticoli. Lo scopo indicato dalla norma è di aggiornare e semplificare le norme di commercializzazione per frutta, verdura, alcuni prodotti trasformati a base di ortofrutticoli e banane. Il regolamento definisce una norma di commercializzazione generale, norme specifiche per alcuni prodotti (mele, agrumi, kiwi, etc.), e prevede esenzioni e deroghe (ad es. per prodotti destinati alla trasformazione o alla vendita diretta dal produttore al consumatore).Nel loro insieme. il Regolamento (UE) n. 1308/2013 e il Regolamento Delegato (UE) 2023/2429 rappresentano un quadro normativo complesso che mira a garantire la qualità dei prodotti agricoli, la lealtà commerciale e la tutela dei consumatori nell’Unione Europea…

Donato Ferrucci (Torino 1964), Docente sistemi qualità e certificazione dei prodotti alimentari ITS Agroalimentare Roma/Viterbo. Agronomo, pubblicista, e Master in Diritto Alimentare. Responsabile Bioagricert srl per l’area Lazio/Abruzzo/Umbria/Marche. Per info: Google “Donato Ferrucci Agronomo”.

Nicolò Passeri. Agronomo, libero professionista, Dottore di ricerca in “Economia e Territorio”. Si occupa di consulenze tecnico-legali nei contenziosi, supporta le imprese nell’iter delle certificazioni agroalimentari e svolge analisi tecnico economiche dei processi produttivi. Sugli stessi temi svolge docenze rivolte a operatori e tecnici del comparto agroalimentare. Collabora con l’Università degli Studi della Tuscia. Per info: Google “Nicolò Passeri Agronomo”.

L'Istituto Agrario di Piedimonte Matese

L’ISISS Matese nasce nell’anno scolastico 1997/98 dalla fusione dell’Istituto Tecnico Agrario “A.S. Coppola” e dell’Istituto Tecnico Industriale “G. Caso”. Recentemente, dall’a.s. 2023/24, l’Istituto Professionale per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera “V. Cappello” si è aggiunto alla offerta formativa.
L’Istituto Tecnico Industriale “G. Caso” ha una lunga tradizione che risale al 1961 (a.s. 1961-1962), quando fu istituito come sezione staccata dell’I.T.I. “Francesco Giordani” di Caserta, con l’indirizzo Meccanica. Nell’anno scolastico 2023/24, l’Istituto Professionale per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera “V. Cappello” di Piedimonte Matese è stato integrato nell’ISISS Matese. L’Istituto è una prestigiosa scuola con una lunga tradizione nella formazione di professionisti del settore enogastronomico e turistico. Fondato negli anni ’60, l’istituto ha costantemente ampliato e aggiornato la sua offerta formativa. L’Istituto Tecnico Agrario “Angelo Scorciarini Coppola” ha una storia lunga 131 anni, giocando un ruolo cruciale nella formazione degli agricoltori del Sannio e dell’alto casertano. Fondato il 12 luglio 1888 come Regia Scuola Pratica di Agricoltura di Piedimonte d’Alife, ha mantenuto una struttura integrata con azienda agraria e convitto annessi. Dopo il terremoto del 2013, le classi sono state ospitate presso l’ITC “De Franchis”. Dal febbraio 2020, sono in corso i lavori di ristrutturazione e adeguamento antisismico della sede storica.

La genesi del nome Vin Santo ha origini remote e varie ipotesi, una leggenda senese narra che un frate francescano, durante la peste del 1348, curasse i malati con un vino usato dai confratelli per la messa, guadagnandosi così l’appellativo di “santo” per le sue presunte proprietà miracolose. A Firenze, invece, si racconta che nello svolgersi del Concilio del 1439, l’Arcivescovo G. Bessarione abbia esclamato “Questo è il vino Xantos!” mentre beveva del vino schietto, e gli astanti, equivocando la parola “Xantos” con “santo”, pensando che il vino avesse requisiti sacri. Ultime supposizioni e meno sentimentali, ma più credibili per utilizzo del vino durante l’eucarestia oppure all’appassimento delle uve, che avveniva fino alla settimana santa, per poi essere pigiate e torchiate. La produzione del Vin Santo varia a seconda del terroir, noto come vino dolce tipico del Centro Italia, con la più importante estensione vitata in Toscana…

Gennaro Pisciotta, laureato in Scienze e Tecnologie agrarie all’Università G. Marconi – Facoltà di Scienze e Tecnologie Applicate di Roma, è Agronomo J., Agrotecnico Laureato, Enotecnico libero professionista Maestro Assaggiatore ONAF (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggio). Ha insegnato presso l’ISIS “Falcone” di Pozzuoli (Napoli) fino al 26/09/2018

Analisi sensoriale

L’analisi sensoriale è di certo uno dei più raffinati ed efficaci strumenti di avvicinamento consapevole all’alimento. E’ rivestita di una importante componente emozionale, di certo degna di essere appresa e vissuta, ma si articola anche attraverso una impostazione tecnica ad alta definizione e contenuto. Di seguito sono esposti, in estrema sintesi, le principali metodiche utilizzate nell’ambito dell’analisi sensoriale di tipo “tecnico”, ovvero, quella che ha come obiettivo la misura il più possibile oggettiva di uno specifico elemento (“descrittore sensoriale”), attraverso uno strumento strutturalmente “soggettivo”: l’individuo. Questo approccio genera una serie di criticità, che saranno prese in esame, e che possono essere gestite solo attraverso metodiche rigorose. Sarà argomento di un secondo lavoro il tema dell’approccio “emozionale” alla sensorialità e di come questo possa rivelarsi, se gestito in maniera funzionale agli obiettivi, un elemento di forza e non di debolezza del modello…

Donato Ferrucci (Torino 1964), Docente sistemi qualità e certificazione dei prodotti alimentari ITS Agroalimentare Roma/Viterbo. Agronomo, pubblicista, e Master in Diritto Alimentare. Responsabile Bioagricert srl per l’area Lazio/Abruzzo/Umbria/Marche. Per info: Google “Donato Ferrucci Agronomo”.

Nicolò Passeri. Agronomo, libero professionista, Dottore di ricerca in “Economia e Territorio”. Si occupa di consulenze tecnico-legali nei contenziosi, supporta le imprese nell’iter delle certificazioni agroalimentari e svolge analisi tecnico economiche dei processi produttivi. Sugli stessi temi svolge docenze rivolte a operatori e tecnici del comparto agroalimentare. Collabora con l’Università degli Studi della Tuscia. Per info: Google “Nicolò Passeri Agronomo”.

Patrizia Salusti. Tecnologo Alimentare, consulente per la Sicurezza e Qualità Alimentare nell’ambito delle certificazioni cogenti e volontarie. Sugli stessi argomenti è docente negli ITS Academy e collaboratrice scientifica presso l’Istituto per la BioEconomia (IBE CNR) per la valorizzazione nutrizionale e sensoriale della biodiversità vegetale. È giudice sensoriale e membro della giuria della Rassegna Nazionale Farina di castagne.

Istituto Agrario di Alba

Prima del 2000 in Provincia di Cuneo funzionavano due Istituzioni scolastiche specializzate nella formazione dei giovani agricoltori: l’Istituto Tecnico Agrario “Umberto I” di Alba a cui facevano capo le sedi di Cuneo e Mondovì e l’Istituto Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente “Paolo Barbero” di Fossano da cui dipendevano le sedi di Grinzane Cavour, Ormea e Verzuolo. L’Istituto “Umberto I”, nella sua attuale conformazione, inizia le proprie attività il 1° settembre 2000 su spinta dell’Amministrazione Provinciale di Cuneo che volle creare un polo forte per l’Istruzione agraria accorpando ad Alba (Tecnico agrario specializzato in viticoltura ed enologia) le scuole di Fossano, Grinzane Cavour e Verzuolo (Professionali agrarie). La sezione di Santo Stefano Belbo di istruzione professionale è stata istituita nel 2019. Il decreto istitutivo della Scuola Enologica di Alba risale al 2 gennaio 1881. Detta istituzione scolastica fu fortemente voluta dall’allora ministro della pubblica istruzione albese Michele Coppino, dal Comune di Alba e dalla Provincia di Cuneo che intuirono l’importanza della ricerca scientifica e dell’istruzione nel campo viticolo enologico, fondamentale per l’economia della zona. Il Superiore Ministero diede corso al decreto istitutivo della “Scuola Enologica” di Alba con corsi inferiori di durata triennale perché gli enti locali: provincia di Cuneo e Comune di Alba avevano stanziati fra settembre e ottobre del 1880 25.000 lire per l’impianto della Scuola e 20.000 lire per le spese di mantenimento…

Cambiamenti climatici

Il fenomeno del cambiamento climatico costituisce uno dei temi di maggiore rilievo su scala planetaria, coinvolgendo gli Stati nazionali e interessi comuni che convergono verso strategie di mitigazione e adattamento. Tali strategie mirano a consentire il mantenimento delle consuete abitudini umane e, al contempo, a tutelare le dinamiche climatiche mondiali e la biodiversità esistente. Al di là del negazionismo, esiste una percezione condivisa della relazione che esiste tra le dinamiche climatiche e le prospettive di vita. Questo estratto, che approfondisce la lettura del testo di Carpenter “Clima e storia”, vuole mettere in risalto come le dinamiche climatiche possono avere influito sul destino dell’umanità, e come poi l’uomo abbia saputo adattare i propri comportamenti, ovvero mitigare gli effetti del cambiamento, scrivendo l’evoluzione storica…

Nicolò Passeri. Agronomo, libero professionista, Dottore di ricerca in “Economia e Territorio”. Si occupa di consulenze tecnico-legali nei contenziosi, supporta le imprese nell’iter delle certificazioni agroalimentari e svolge analisi tecnico economiche dei processi produttivi. Sugli stessi temi svolge docenze rivolte a operatori e tecnici del comparto agroalimentare. Collabora con l’Università degli Studi della Tuscia. Per info: Google “Nicolò Passeri Agronomo”.

Il 25/11/2024 è stato pubblicato sul sito UE la “Relazione speciale 23/2024: Etichettatura degli alimenti nell’UE – I consumatori possono perdersi nel labirinto delle etichette”. La relazione speciale della Corte dei Conti Europea analizza il quadro giuridico dell’etichettatura alimentare nell’UE, evidenziando come, nonostante il contributo a scelte d’acquisto consapevoli, presenti lacune normative e debolezze nei sistemi di controllo e sanzioni. La relazione è il risultato di un audit condotto su tre paesi UE: Italia, Belgio, Lituania. Il documento sottolinea la confusione che si può generare da etichette particolarmente complesse, tanto da diventare fuorvianti. A questo si somma, a detta della Corte dei Conti, la mancanza di monitoraggio delle esigenze dei consumatori e l’inadeguatezza delle campagne informative…

Donato Ferrucci (Torino 1964), Docente sistemi qualità e certificazione dei prodotti alimentari ITS Agroalimentare Roma/Viterbo. Agronomo, pubblicista, e Master in Diritto Alimentare. Responsabile Bioagricert srl per l’area Lazio/Abruzzo/Umbria/Marche. Per info: Google “Donato Ferrucci Agronomo”.

La scuola “Federico Meneghini” viene fondata, nel 1945, dalla Cooperativa di Lavoratori Industrie Boschive come scuola di intaglio e intarsio dei legni, per fornire ai giovani nuovi sbocchi professionali ed opportunità economiche. A partire dall’a.s. 1947-1948 la scuola di intaglio e intarsio dei legni diviene Scuola Professionale Forestale. La sua notorietà si spinge ben oltre i confini della Valle Camonica, poiché è una delle prime scuole ad avere come fine quello di sviluppare e perfezionare la tecnica forestale, formando specialisti ed esperti in grado di lavorare nel Corpo Forestale dello Stato. Nel 1959 l’Istituto diviene Statale, inizialmente come sezione staccata dell’Istituto Professionale di Stato per l’Agricoltura di Bargnano. Per arricchire l’offerta educativa nel corso degli anni vengono attivati nuovi percorsi scolastici. Nell’anno scolastico 1975-1976 avviene l’istituzione del corso per Ragionieri, sezione staccata dell’Istituto “Teresio Olivelli” di Darfo Boario Terme. Nel 1978 l’Istituto Professionale di Stato per l’Agricoltura ottiene l’autonomia. Attuale erede del Professionale agrario è l’indirizzo “Agricoltura, sviluppo rurale, valorizzazione dei prodotti del territorio e gestione delle risorse forestali e montane”. Nell’anno scolastico 1988-1989 avviene l’istituzione del corso per Geometri, sezione staccata dell’Istituto “Teresio Olivelli” di Darfo Boario Terme (BS). Nell’anno scolastico 1991-1992 approda a Edolo il Liceo Scientifico, sezione staccata del Liceo “Camillo Golgi” di Breno (BS). Nell’anno scolastico 1995-1996 la Scuola coordinata di Edolo dell’IPC di Breno e la Scuola coordinata di Edolo dell’IPSIA di Breno vengono aggregate all’IPA “F. Meneghini”…

L’aneto è una pianta erbacea annuale, alta 40-100 cm e arriva a 150 cm con i fiori. La radice è fittonante, lunga 10-30 cm. I fusti sono sottili, ramificati all’apice, cavi, striati e glabri di colore verde chiaro. Le foglie, di colore verde-glauco, sono alterne, con guaine che avvolgono il fusto, 3-4 pennatosette con segmenti filiformi. I fiori sono piccoli e con 5 petali gialli, sono riuniti in ombrelle del diametro di 15-20 cm. Ciascuna ombrella è costituita di 20-40 raggi diseguali. La fioritura si ha da giugno a settembre. Il frutto, detto comunemente “seme”, è un diachenio (due acheni saldati lungo l’asse centrale) di colore marrone scuro e di forma ellittico-ovale, con un’ala laterale chiara, è liscio, appiattito sul dorso, con coste dorsali poco prominenti. Ogni seme è lungo 5-6 mm, largo 3-4 mm e spesso 0.5-1.0 mm. La maturazione dei frutti si ha tra agosto e settembre. Il peso di 1000 “semi” è di 1-2 g. La capacità germinativa si conserva per 2-3 anni…

Laura D’Andrea è primo ricercatore del CREA (Consiglio per la Ricerca in agricoltura e l’analisi dell’Economia Agraria), in servizio presso il Centro di Ricerca Agricoltura e Ambiente (AA), sede di Bari. È laureata in Scienze agrarie presso l’Università degli Studi di Bari. Ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Agronomia Mediterranea. La sua attività di ricerca si basa sullo studio dei sistemi colturali.

Qualità paesaggistica

L’ecologia del paesaggio è una disciplina in qualche modo decostruttiva, intenzionata a distogliere l’attenzione dagli aspetti estetico-formali del paesaggio, concentrata sulla rappresentazione e qualificazione del paesaggio inteso come mosaico di ecosistemi, che tenga conto dei gradienti naturali e delle dinamiche storico-economiche che lo conformano. Paesaggi celebri come destinazioni turistiche hanno assunto l’aspetto attuale da pochi decenni, dunque non hanno ancora un valore storico consolidato, confermato solo per i paesaggi rurali storici, anche questi tuttavia risalenti di solito al massimo all’ultimo millennio, rimanendo solo tracce dei paesaggi dell’antichità. Naturalmente ciascuno è libero di sentirsi attratto da un paesaggio più che da altri e di ricavarne piacere e affetti particolari, tuttavia la vincolistica e la pianificazione del paesaggio non sono la mera sommatoria dei gusti personali…

Paolo Degli Antoni: Laurea in Scienze Forestali, conseguita presso la facoltà di Agraria dell’Università di Firenze. Abilitazione all’esercizio della professione di Agronomo-Forestale. Già funzionario C.F.S. e collaboratore della Regione Toscana, è socio corrispondente dell’Accademia Italiana di Scienze Forestali, scrive contributi scientifici di ecologia del paesaggio, biodiversità, storia, arte e antropologia del bosco. Suo oggetto privilegiato di ricerca è la rinaturalizzazione.