Contratti agrari

Nel panorama agricolo italiano, i contratti di compartecipazione agraria rappresentano una tradizione consolidata, evolutasi nel tempo per adattarsi alle esigenze moderne delle imprese agricole. Questi contratti, non rigidamente regolamentati dal Codice Civile ma radicati nelle consuetudini secolari, consentono una flessibilità contrattuale che risponde alle specifiche necessità di collaborazione tra imprenditori agricoli. Il contratto di compartecipazione è un contratto agrario in cui non si costituisce in alcun modo una società ma è un contratto tra due soggetti, CONCEDENTE (colui che possiede il terreno) e il COMPARTECIPANTE (colui che coltiva il terreno), al fine di svolgere una coltivazione stagionale. È un modo per permettere ad un terreno che di fatto non è affittabile (per es. per i diritti PAC, perché acquistato con agevolazioni PPC, etc.), di trasferire ad un altro soggetto la quota di reddito agrario; al termine della relativa coltivazione stagionale i soggetti ripartiscono i frutti come da contratto….

Nicolò Passeri, Dottore Agronomo, libero professionista. Consulente per imprese agricole ed agroalimentari in ambito tecnico legale. Svolge analisi economico-estimative e di marketing dei processi produttivi. Supporta le imprese nella valorizzazione in filiera delle produzioni e nello sviluppo e dei sistemi di certificazione volontari e regolamentati. Docente presso ITS Academy Agroalimentare.

Donato Ferrucci (Torino 1964), Docente sistemi qualità e certificazione dei prodotti alimentari ITS Agroalimentare Roma/Viterbo. Agronomo, pubblicista, e Master in Diritto Alimentare. Responsabile Bioagricert srl per l’area Lazio/Abruzzo/Umbria/Marche. Per info: Google “Donato Ferrucci Agronomo”.

Libro funghi

Lentinula edodes è un “White Rot Fungus“ che si trova normalmente nelle foreste selvagge, sopra i legnami. Per la sua coltivazione sopra altri substrati lignocellulosici, quelli al di fuori delle tradizionali segature, è necessario selezionare delle varietà, dei ceppi, ben adattati per questi substrati alternativi. Lo Shiitake generalmente, cresce lentamente producendo un denso micelio ed esso utilizza i nutrienti disponibili ed i polisaccaridi bloccati e trattenuti nella lignina, grazie alla sua abilità di produrre enzimi extracellulari in grado di degradare i materiali lignocellulosici: questi enzimi sono le ”Fenol-ossidasi e le Idrolasi “. Comunque differenti ceppi di Shiitake mettono in evidenza differenti abilità di crescita, di fruttificazione e di resistenza nei confronti delle muffe competitrici. Comparando le attività metaboliche e quella della produzione degli enzimi extracellulari dei differenti ceppi di Shiitake coltivati su paglia di grano sterilizzata, si osserva che, i ceppi che fruttificano velocemente e presentanti una resa elevata in funghi, sono quelli che, dopo inoculazione, sono abili ad idrolizzare ed a utilizzare velocemente i componenti delle pareti cellulari e che sviluppano una elevata attività metabolica…

Lenaz Raoul, esce dall’Istituto “Cerletti” di Conegliano come Enologo e come tale ha operato per diversi anni nel settore enologico. Agli inizi degli anni 1970 viene introdotto nel mondo della fungicoltura operando come tecnico di laboratorio e di Platea nell’ Agrifung, la più grande azienda italiana che preparava substrato incubato per la coltivazione del prataiolo e quello solo seminato per i Pleurotus. Suo compito era anche quello di visitare le fungaie a livello nazionale. In seguito negli anni, ha operato come ricercatore indipendente, costruendosi un impianto pilota adatto per la ricerca di substrati e procedimenti di pastorizzazione innovativi. Per circa 30 anni, si è dedicato a preparare e mettere a punto un substrato solo pastorizzato in massa, per la coltivazione dell’Eryngii e del Pioppino, oltre chiaramente, per i Pleurotus. È pure detentore di un brevetto per un substrato innovativo adatto alla coltivazione di più specie di funghi. Negli ultimi sei anni si è dedicato alla preparazione di substrati per il Cardoncello ed ai procedimenti di semisterilizzazione più appropriati cui sottoporli.

Istituto Agrario di Lonigo

L’Istituto Tecnico Agrario Statale di Lonigo (decreto istitutivo: D.P.R. 22/5/1960, n. 1921) è stato intitolato al prof. Alberto Trentin, già direttore dell’Istituto di Genetica e Sperimentazione Agraria “N. Strampelli” di Lonigo, nel 1988, con decreto del Provveditore agli studi di Vicenza n.5948/SP del 14/3/1988, è stato sempre un polo d’attrazione per gli studi agrari ed ha accolto studenti da tutta la provincia e da quelle vicine. I primi corsi iniziano nell’ottobre del 1960 con 44 iscritti. Gli anni sessanta sono particolarmente fecondi per il nuovo istituto che si afferma nel territorio vicentino e riscuote consensi presso ambiti extra provinciali da cui provengono numerosi studenti. Nell’anno 1963 viene aperta una nuova sede in Via Bonioli. La struttura è una pertinenza della Colonia del giovane agricoltore di cui la scuola utilizza il fondo rustico per le esercitazioni. Negli anni Settanta e Ottanta l’offerta formativa delle scuole si assesta a 36 ore settimanali nelle classi del triennio tendendo a privilegiare le attività laboratoriali rispetto a quelle meramente pratiche. Nell’anno scolastico 2004/05 è stato attivato il quinquennio biologico, secondo il Progetto Brocca, che ha permesso di offrire una scelta più completa agli studenti interessati a proseguire gli studi universitari in ambito medico e biologico e chimico, mentre nell’anno scolastico 2010/11 è stato avviato il riordino dell’istruzione tecnica per il settore tecnologico con l’attivazione, in continuità dei corsi esistenti, dei nuovi indirizzi di Agraria, Agroalimentare e Agroindustria e di Chimica, Materiali e Biotecnologie…