Cavalli impiegati in impianti sportivi

La responsabilità del benessere animale ricade sull’uomo, che deve mettere in atto tutte le conoscenze e gli strumenti offerti dalla ricerca scientifica per creare la condizione di vita più favorevoli possibili, intervenendo sia sull’ambiente in cui gli animali vivono, sia sugli standard di management, di contenimento e di trasporto per gli animali, senza trascurare un’adeguata formazione degli operatori. L’associazione Animal Welfare Indicators (AWIN) con l’obiettivo di individuare principi condivisi, ha definito protocolli per la definizione di benessere degli equidi (AWIN, 2015). Tale documento coordinato fornisce le basi poi divenute fondanti all’interno del documento “Principi di tutela e gestione degli equidi”, pubblicato dal Ministero della Salute in collaborazione con il CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano), il Comitato Paraolimpico italiano e la FISE (Federazione Italiana Sport Equestri) nel 2015, oltre al Reg. 1950/2006/CE…

Nicolò Passeri, Dottore Agronomo, libero professionista. Consulente per imprese agricole ed agroalimentari in ambito tecnico legale. Svolge analisi economico-estimative e di marketing dei processi produttivi. Supporta le imprese nella valorizzazione in filiera delle produzioni e nello sviluppo e dei sistemi di certificazione volontari e regolamentati. Docente presso ITS Academy Agroalimentare.

Lorenzo Fosci. Agronomo, libero professionista. Dottorato in “Scienze tecnologie e biotecnologie per la sostenibilità”. Supporta aziende agricole e vitivinicole nell’iter delle certificazioni agroalimentari. Consulente aziendale per azioni di supporto economico legato a programmazioni europee. Docente in Scienze, tecnologie e tecniche agrarie presso scuola secondaria di secondo grado.

Angelo Martella, Dottore Agronomo, Dottore di ricerca in “Science, Technology and Biotechnology for Sustainability”. Assegnista di Ricerca presso il Dipartimento di Economia, Ingegneria, Società e Impresa dell’Università della Tuscia. Si occupa dello studio della sostenibilità dei processi di produzione nel settore agroalimentare e di analisi economiche dei processi produttivi.

Intelligenza artificiale in agricoltura

L’intelligenza artificiale come tutte le innovazioni è in grado di semplificare e velocizzare diverse attività aumentando l’efficienza e la produttività complessiva. Grazie alle sue avanzate capacità di elaborazione del linguaggio, l’IA è in grado di automatizzare svariati processi semplificando diverse attività produttive e di management dell’azienda agricola. Fra le applicazioni più comuni dell’intelligenza artificiale vi è l’agricoltura di precisione che viene definita come una strategia di gestione dell’attività agricola con la quale i dati vengono raccolti, elaborati, analizzati e combinati con altre informazioni per orientare le decisioni in funzione della variabilità spaziale e temporale al fine di migliorare l’efficienza nell’uso delle risorse, la produttività, la qualità, la redditività e la sostenibilità della produzione agricola…

Mauro Bertuzzi, laureato in Scienze e Tecnologie Agrarie presso la Facoltà di Agraria di Milano, è Presidente del Collegio dei revisori dei conti per l’Ordine interprovinciale di Milano e Lodi degli Agrotecnici e Agrotecnici Laureati.

L’Istituto nasce a Matera nel 1972 a seguito del crescente interesse turistico che la città dei Sassi dimostra di suscitare. Dapprima succursale di Potenza, ottiene l’autonomia nel 1976 e diviene ben presto punto di riferimento per gli studenti interessati alla formazione negli indirizzi dell’enogastronomia e dell’ospitalità, nonché per tutti gli operatori del settore. Dal 2015 l’Istituto Professionale dei Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera ha accolto l’Istituto Tecnico Agrario Statale “G. Briganti”, diventando un unico Istituto d’Istruzione Superiore, “A. Turi”. Dirigente scolastico è la prof.ssa Carmelina Gallipoli. L’Istituto Tecnico Agrario Statale “G. Briganti” è dotato di un’azienda agraria che si estende per una superficie di circa 44 ettari (42 ettari a seminativo, 1,5 a oliveto, 0,5 ettari a frutteto misto e 0,5 ettari a vigneto). Tale superficie è stata razionalmente diversificata nelle differenti tipologie produttive che trovano trattazione nelle discipline curricolari che caratterizzano il corso di studi…