Perturbazioni locali di membrane costituite da pori consenzienti loro attraverso passaggio passivo di molecole tra comparto chiuso e ambiente esterno (apoplasto o citosol) sono spesso fattori scatenanti morte della cellula. Di norma la formazione di un poro in una membrana richiede l’intervento di una proteina appartenente alla famiglia delle “proteine formanti pori” (Pore Forming Proteins; PFPs) (10,35). Sono proteine (o polipeptidi) monomeriche, solubili in acqua, aventi come bersaglio membrane dove si aggregano tra loro formando oligomeri (oligomerizzano). Le PFPs possono essere endogene o esogene; quelle endogene, prodotte dalla stessa cellula, costituiscono segnali interni di risposta immunitaria per indurre la propria morte, quelle esogene provengono dall’esterno, di origine biotica o abiotica; ad esempio, certe tossine di patogeni, fattori di virulenza, sono riferite a PFPs…
Umberto Mazzucchi è stato professore ordinario di Patologia Vegetale alla Università degli Studi di Bologna dal 1989 al 2010. Docente del corso di Patologia Vegetale e di alcuni corsi specialistici di materie fitopatologiche, ha svolto ricerche sulle interazioni ospite-patogeno nel processo infettivo e sulla risposta immunitaria delle piante. Pensionato dal 2010, come professore dell’Alma Mater ha svolto seminari occasionali e cicli di lezioni in corsi ufficiali della Università di Bologna.
Le infezioni respiratorie ricorrenti sono la principale causa di consultazione medica e di ospedalizzazione in età pediatrica. I bambini si ammalano molto più frequentemente rispetto agli adulti per via di un sistema immunitario scarsamente sviluppato, che manca di una memoria immunologica adeguata, la quale rende l’organismo del bambino incapace di riconoscere le molecole self dalle molecole non self; ciò comporta di non potersi difendere prontamente dagli attacchi degli agenti patogeni, già incontrati in una precedente esposizione.
Le riacutizzazioni possono verificarsi più volte nel corso dell’anno, non solo nei periodi più freddi, ma ogniqualvolta l’organismo venga indebolito a livello immunologico e questo può avvenire più facilmente nei luoghi considerati ad elevata interazione sociale, dove è massima l’incidenza di contrarre le infezioni, come l’asilo nido e le scuole materne, considerati talvolta dei veri e propri focolai…
Relatore: Dott.ssa Annabella Vitalone – Dipartimento di Fisiologia e Farmacologia “Vittorio Erspamer”, Sapienza Università di Roma.
Studente: Dott.ssa Kamila Maria Lach, laureata in Farmacia, presso Sapienza Università di Roma.
L’Istituto d’Istruzione Superiore “B. Marsano” è collocato in un territorio particolarmente vocato per colture floricole e orticole (primizie) date le condizioni climatiche particolarmente favorevoli, invece nell’entroterra, caratterizzato da vaste aree dedicate a parchi regionali, l’agriturismo, la gestione del bosco e l’allevamento hanno un ruolo importante. Dirigente scolastico è la prof.ssa Maria Orestina Onofri. L’Istituto d’Istruzione Superiore “B. Marsano” è presente nel territorio genovese da oltre 140 anni ed è unico nel suo genere. Frutto di un lascito allo Stato del filantropo Bernardo Marsano, che voleva farne una scuola di agricoltura per “i più poveri e abbisognevoli”, ha mantenuto nei decenni la sua missione inclusiva. L’Istituto si è sviluppato su tutto il territorio della provincia genovese, da Ponente a Levante, con la sua succursale a Molassana (con Azienda Agricola a S. Siro di Struppa) e le sue sedi associate nei Comuni di Arenzano e San Colombano Certenoli, ognuna con le rispettive Aziende Agrarie, a questi si aggiunge il plesso ad indirizzo enogastronomico di Calvari, con il quale si vuole sperimentare la “filiera breve”, dalla terra alla tavola…