Nel corpo di una pianta tutte le membrane fanno parte del simplasto, delimitato dal plasmalemma (Fig. 2). In una cellula a completo sviluppo, attiva fisiologicamente, contornata da parete come quella di un parenchima, il volume è occupato per massima parte da un solo vacuolo (anche fino al 90%) e, in turgore, ha una pressione idrostatica interna rilevante (es. 0,44 MPa; 4,4 Bar), superiore anche a quella della gomma di un’auto (es.0,25MPa). Sono di quest’ordine le pressioni che il simplasto di una cellula esercita col plasmalemma sulla sua parete. Per effetto della pressione vacuolare, citoplasma e i relativi organuli che contiene sono compressi in sottile strato contro la parete. Tra gli organuli, il reticolo endoplasmatico (RE) è un labirinto di tubuli di membrana interconnessi con tratti espansi a cisterna, altri appiattiti a fogli, in continuo divenire con formazione di nuovi tubuli, crescita e fusione di quelli esistenti, sede di sintesi e liberazione di proteine, di lipidi e di omeostasi del Ca2+; proteine ponte lo legano al citoscheletro…
Umberto Mazzucchi è stato professore ordinario di Patologia Vegetale alla Università degli Studi di Bologna dal 1989 al 2010. Docente del corso di Patologia Vegetale e di alcuni corsi specialistici di materie fitopatologiche, ha svolto ricerche sulle interazioni ospite-patogeno nel processo infettivo e sulla risposta immunitaria delle piante. Pensionato dal 2010, come professore dell’Alma Mater ha svolto seminari occasionali e cicli di lezioni in corsi ufficiali della Università di Bologna.
Nel contesto dell’evoluzione tecnologica che caratterizza il nostro tempo, la zootecnia di precisione si presenta come un’innovazione destinata a rivoluzionare il settore agricolo. Le pratiche agricole tradizionali hanno a lungo sostenuto le necessità alimentari del mondo. Tuttavia, di fronte alle sfide ambientali e alle crescenti richieste di prodotti di origine animale, la zootecnia di precisione si configura come una soluzione innovativa e sostenibile. La produzione animale su scala globale è influenzata dall’evoluzione alimentare umana, che tende a consumare più prodotti animali all’aumentare del reddito. Globalmente, sono allevati circa 65 miliardi di polli, 1,5 miliardi di maiali, 1 miliardo di capre e pecore, oltre a circa 330 milioni di bovini e bufali per la produzione di carne (FAOSTAT, 2016). Il settore zootecnico rappresenta fino al 50% del prodotto interno lordo agricolo globale e svolge un ruolo cruciale nei mezzi di sussistenza e nella sicurezza alimentare di quasi 1,3 miliardi di persone nei paesi in via di sviluppo…
Federico Alberti si è diplomato presso l’Istituto Tecnico Agrario di Reggio Emilia. Ha conseguito la laurea triennale in Produzioni Animali presso l’Università di Bologna e la laurea magistrale in Produzioni Animali Innovative e Sostenibili presso l’Università di Parma con tesi dal titolo “Impatto ambientale dell’allevamento: soluzioni e strategie di mitigazione”. E’ abilitato all’esercizio della libera professione di Agrotecnico laureato e insegna Biologia e Tecnologie agrarie.
L’Istituto Tecnico Agrario “Bernardo Brau” è stato, sin dalla sua istituzione, un punto di riferimento per la comunità del centro Sardegna.
Dal 2013 è stato accorpato all’Istituto d’Istruzione Superiore “A. Volta” di Nuoro. La durata del corso di studi è di cinque anni, suddiviso in un primo biennio comune e in un secondo biennio con quinto anno articolato in due indirizzi: – Gestione dell’ambiente e del territorio: approfondisce le tematiche riguardanti la salvaguardia e valorizzazione dell’ambiente; – Produzioni e trasformazioni: approfondisce le tematiche inerenti la produzione, trasformazione e conservazione dei prodotti alimentari di derivazione agraria. L’IIS “A.Volta” dispone di 2 aziende agrarie: Una è localizzata nella zona Industriale di Prato Sardo, al suo interno si trova l’IPAA. Ha un’estensione di circa 50 ettari suddivisi in seminativi, frutteto promiscuo, oliveto, vigneto e pascolo spontaneo. L’altra di pertinenza all’Istituto ITA si trova in località Marreri, lungo la SS 131 DCN. La sua estensione è di poco superiore ai 15 ettari e sono presenti diverse colture, sia arboree che orticole. La nostra vigna ha un’estensione di quasi due ettari e presenta diverse varietà, sia autoctone che internazionali. L’oliveto ha un’estensione di quasi un ettaro e presenta cultivar quali Bosana, Maiorca, Oliena e Cipressino, da cui ricaviamo dell’ottimo olio. Nella nostra azienda è presente anche un frutteto promiscuo, costituito da diospireto, pereto, fico e drupacee varie…