Lo studio si basa sull’elaborazione dei dati ufficiali della Regione Puglia recentemente acquisiti attraverso i riscontri di accesso agli atti richiesti all’Osservatorio Fitosanitario regionale, relativi ai dieci anni interessati dalle misure di emergenza contro il batterio da quarantena Xylella fastidiosa (Xf), ottenuti in data 3 luglio e 28 agosto 2023 (Regione Puglia, 2023a, 2023b). L’analisi di tali dati evidenziano elementi inconfutabili, estremamente significativi e dirimenti sul fenomeno del disseccamento degli ulivi e, in particolare, sulle superfici monitorate, sulle piante che mostrano sintomi di disseccamento, sulle piante analizzate, sull’incidenza reale di Xf e il numero delle piante abbattute, inclusi gli ulivi. I dati sono stati redatti dall’Osservatorio fitosanitario a seguito delle indagini di monitoraggio effettuate da novembre 2013 a giugno 2023 negli oliveti delle aree delimitate dall’Agenzia regionale per le attività irrigue e forestali (ARIF) e delle successive analisi molecolari per l’individuazione della presenza del batterio effettuate dai laboratori ufficiali tutti operanti nella regione Puglia…
Margherita Ciervo e Marco Scortichini
L’inventario forestale regionale (1991-93) dà conto dell’assetto territoriale a fine secolo, quando cominciavano a osservarsi nuovi fenomeni come la diffusione dell’arboricoltura da legno, sovvenzionata con fondi comunitari nel contesto del set-aside, e la rimessa a coltura amatoriale o imprenditoriale di terreni abbandonati da decenni. I cambiamenti nell’uso e copertura del suolo nell’ultimo decennio del secolo sono registrati da Copernicus a livello 3 (scala approssimativa 1:100000), i principali dei quali consistono nell’urbanizzazione e infrastrutturazione del corridoio regionale più densamente abitato (costa apuo-versiliese, valdarno e piana FI-PO-PT), nell’espansione del bosco nell’area centrale e della viticoltura in Val di Chiana. Anche nel XXI secolo si osservano trasformazioni del paesaggio, molto più articolate nella distribuzione spaziale e nella motivazione, talvolta in rapida sequenza e contraddittorie…
Paolo Degli Antoni: Laurea in Scienze Forestali, conseguita presso la facoltà di Agraria dell’Università di Firenze. Abilitazione all’esercizio della professione di Agronomo-Forestale. Già funzionario C.F.S. e collaboratore della Regione Toscana, è socio corrispondente dell’Accademia Italiana di Scienze Forestali, scrive contributi scientifici di ecologia del paesaggio, biodiversità, storia, arte e antropologia del bosco. Suo oggetto privilegiato di ricerca è la rinaturalizzazione.
L’Istituto Tecnico Agrario “Giustino Fortunato” vanta radici storiche che affondano nel settembre del 1882: Il 14 settembre il re Umberto I firma il decreto istitutivo e nasce la scuola pratica di agricoltura che dipende dal Ministero dell’Agricoltura, Industria e Commercio. Successivamente, sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia viene pubblicata la trasformazione delle Regie scuole pratiche di agricoltura in Enti consorziati autonomi. Nell’ottobre 1933 nasce la Scuola Tecnica Agraria Regia o Governativa biennale di I grado, con licenza di Tecnico Agrario o Agente rurale. È la Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana a segnare l’ultima definitiva trasformazione dell’Istituto in Istituto Tecnico Agrario Statale quinquennale, con decorrenza 1° ottobre 1951, sotto il Ministero della Pubblica Istruzione. L’ultima trasformazione, sancita dal D.P.R. 88/2010, definisce i nuovi indirizzi di un Istituto Tecnico Agrario in una nuova denominazione, quella di Istituto Tecnico, settore tecnologico, indirizzo Agraria, Agroalimentare, Agroindustria…