Differenza tra Peste Suina Classica e Peste Suina Africana: sono due malattie infettive che colpiscono i suini (suini, cinghiali e suidi selvatici europei), con agenti eziologici di due virus diversi. La P.S.C. ha come responsabile un virus a RNA a singola elica, appartenente alla famiglia Flaviviridae, genere Pestivirus, mentre nella P.S.A, è un virus a dsDNA a doppio filamento, appartenente alla famiglia Asfaviridae, genere Asfivirus. Il quadro sintomatologico nelle forme acute è uguale nelle due malattie e per tale motivo, appena si riscontrano sintomi sospetti nei suini allevati, è necessario informare il servizio veterinario competente per il territorio al fine di procedere con gli opportuni accertamenti diagnostici…
Gennaro Pisciotta, laureato in Scienze e Tecnologie agrarie all’Università G. Marconi – Facoltà di Scienze e Tecnologie Applicate di Roma, è Agrotecnico Laureato ed Enotecnico libero professionista Maestro Assaggiatore ONAF (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggio). Ha insegnato presso l’ISIS “Falcone” di Pozzuoli (Napoli) fino al 26/09/2018.
Le statistiche di settore evidenziano come i segmenti turistici più remunerativi per gli operatori toscani siano quello culturale, in crescita, attrattore specialmente di stranieri, quello eno-gastronomico, attrattore specialmente di alto-spendenti, e quello balneare, in lieve calo, attrattore specialmente di italiani, di cui circa la metà toscani e lombardi. Il turismo naturalistico non pare sia comparabilmente remunerativo, in parte perché le destinazioni, seppur prestigiose, sono territorialmente poco estese e hanno di solito modesta ricettività (eccezion fatta per Orbetello, con oltre un milione di pernottamenti l’anno), in parte perché le persone attratte dalla natura difficilmente spendono per distinzione sociale o per acquisto compulsivo e spesso portano con sé l’occorrente per un pic-nic da consumare in mezzo alla natura…
Paolo Degli Antoni: Laurea in Scienze Forestali, conseguita presso la facoltà di Agraria dell’Università di Firenze. Abilitazione all’esercizio della professione di Agronomo-Forestale. Già funzionario C.F.S. e collaboratore della Regione Toscana, è socio corrispondente dell’Accademia Italiana di Scienze Forestali, scrive contributi scientifici di ecologia del paesaggio, biodiversità, storia, arte e antropologia del bosco. Suo oggetto privilegiato di ricerca è la rinaturalizzazione spontanea dei terreni abbandonati, in campagna e in città.
Istituto professionale agrario per nascita, presente oltre a Castelfranco Emilia anche nelle sedi di Vignola e Montombraro, lo “Spallanzani” si è arricchito via via di nuovi indirizzi: il Tecnico agrario nelle due articolazioni Produzioni e Trasformazioni e Viticoltura ed Enologia, l’indirizzo professionale Enogastronomico con le articolazioni Cucina, Sala/Bar, Accoglienza e Pasticceria. A partire dal prossimo anno scolastico si aggiungerà un nuovo indirizzo: il quadriennale del Turismo agroalimentare sostenibile STEAM (Science, Technologies, Engineering, Arts and Maths), un professionale che coniuga, in quattro anni, le due anime agricola ed enogastronomica della scuola. Nel 1928 il ministro dell’Educazione Nazionale Giuseppe Belluzzo per l’assolvimento dell’obbligo scolastico istituisce la Scuola di Avviamento Professionale a differenti indirizzi tra cui quello agrario. Proprio a Castelfranco Emilia a partire dall’anno scolastico 1929/30, verrà istituita una scuola di agraria, inizialmente per soli maschi. L’azienda agraria dell’I.I.S. Lazzaro Spallanzani è costituta da un grande centro aziendale situato nel Comune di Gaggio di Piano e da tre appezzamenti di dimensioni più ridotte, distribuiti nelle tre sedi dell’Istituto in provincia di Modena…