Monoculture

L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) che svolge istituzionalmente importanti attività di consulenza e supporto tecnico scientifico al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, si è occupato spesso, attraverso numerosi quaderni divulgativi, della biodiversità in campo agricolo. Questo importante organo scientifico ha sottolineato che l’intensificazione produttiva ha apportato “problemi di impoverimento e d’inquinamento del suolo, rischi sanitari e una perdita di diversità ecologica. Inoltre, è venuto a mancare lo stretto legame tra coltivazioni e allevamenti, utile nell’applicazione delle pratiche di letamazione, del riciclo dei residui colturali e delle rotazioni. L’uso poi dei diserbanti ha ridotto la presenza di vegetazione spontanea e la semplificazione degli ambienti ha determinato la scomparsa o l’allontanamento di specie faunistiche legate a determinate coltivazioni…

Giannandrea Mencini, veneziano, giornalista e scrittore, si occupa di storia dell’ambiente e del territorio. Ha pubblicato numerosi saggi, libri e articoli, dove ha raccontato i problemi della salvaguardia di Venezia e del vivere in montagna. Con il suo ultimo Libro “Pascoli di Carta. Le mani sulla montagna” Kellermann Editore (2021), dove ha indagato le speculazioni presenti negli alpeggi italiani, la cosiddetta “mafia dei pascoli”, è stato premiato a Leggimontagna Tolmezzo (UD) 2021, segnalato al premio Itas – Libro di Montagna, Trento 2021, e vincitore per la sezione saggi d’inchiesta del premio Internazionale Città di Como 2022.

Roditori

I Muridi sono onnivori e molto adattabili, dunque possono infestare quasi ogni ambiente di natura antropica come, ad esempio, le aree residenziali, le zone agricole, le aree industriali, navi, magazzini, ospedali, e sono diffusi dalle coste fino in alta montagna, con climi e latitudini molto differenti. Per quanto concerne il comportamento dei Muridi, non tutti sanno che i ratti, sono animali timidi e sospettosi, specialmente in caso di nuovi oggetti che vengono inseriti nei loro territori, come trappole, esche e contenitori per esche, e che, pertanto, hanno bisogno di tempo per acquisire famigliarità con tutto ciò che è nuovo soprattutto se si tratta di cibo. E’ normale, pertanto, che debba trascorrere un po’ di tempo dopo che le esche rodenticide sono state piazzate, prima che i roditori inizino a nutrirsene. Si è scoperto, inoltre, che i roditori – soprattutto i ratti grigi – sono riluttanti ad entrare all’interno dei contenitori per esche (Questo comportamento sospettoso nei confronti dei nuovi oggetti si chiama “Neofobia”)…

Mino Martignano, diplomato all’Istituto Professionale per l’Agricoltura, è abilitato all’esercizio della professione di Agrotecnico. Attualmente è Carabiniere-forestale.

L’Istituto Emilio Sereni, sito in via Prenestina, dal settembre 2000, è l’espressione della fusione dell’I.T.A. ex “E. de Fonseca” (Via Prenestina) e dell’I.T.A. ex “E. De Cillis” (Via della Colonia Agricola). Dirigente scolastico è la prof.ssa Patrizia Marini, che è anche presidente Nazionale della Rete degli Agrari (Re.N.Is.A.). L’Istituto “ex E. De Fonseca” nasce nell’anno scolastico 1976/77 come succursale dell’I.T.A.S. “G. Garibaldi”, diviene autonomo nell’a.s. 1978/79 a seguito della notevole richiesta di adesione da parte dei giovani della zona Sud-Est di Roma, di quelli dell’area fuori del Grande Raccordo Anulare, nonché di quanti abitano i numerosi comuni limitrofi, avendolo avvertito come funzionale allo sviluppo di un ambiente dalla forte vocazione agricola. L’Istituto è sito in un’antica azienda agricola e in una zona di notevole importanza archeologica, testimoniate dalla presenza di un fontanile e di una Cisterna Romana II/III sec. d.C. Nell’a.s. 2004/05 l’Istituto viene denominato “Emilio Sereni”. L’Azienda Agraria annessa all’Istituto ha una superficie di circa 35 ha ed è certificata biologica; vi è la presenza di un vigneto, un oliveto, un frutteto, seminativi, una carciofaia, alcuni campi sperimentali, delle serre e una cantina.