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La gestione sostenibile delle risorse naturali è fondamentale per la salute del nostro pianeta. Le attività umane, infatti, interagiscono continuamente con diversi ecosistemi, per ottenere beni e servizi necessari alla sopravvivenza dell’umanità. D’altra parte, l’utilizzo di queste risorse deve essere effettuato in modo sostenibile, il che significa soddisfare i bisogni dell’attuale generazione senza compromettere la possibilità di quelle future di fare lo stesso.
Quando si parla di gestione delle risorse forestali uno degli aspetti principali da considerare è la sostenibilità delle operazioni forestali. Con il termine operazioni forestali si intendono tutte quelle attività svolte dall’uomo per ottenere prodotti legnosi dalle foreste. Tra le operazioni forestali è possibile annoverare l’abbattimento degli alberi (abbattimento), la suddivisione dell’albero abbattuto negli assortimenti desiderati, ad esempio pezzi lunghi 1 m nel caso di legna da ardere (allestimento), lo spostamento degli assortimenti dal bosco alla viabilità più vicina (concentramento), e infine portare gli assortimenti al sito di imposto (esbosco)…
Francesco Latterini: Ricercatore presso l’Istituto di Dendrologia dell’Accademia Polacca delle Scienze, Principal Investigator del progetto AIMSUSFOR.
Andrzej M. Jagodziński: Professore Ordinario e Direttore dell’Istituto di Dendrologia dell’Accademia Polacca delle Scienze, Supervisore del progetto AIMSUSFOR.
Paweł Horodecki: Ricercatore presso l’Istituto di Dendrologia dell’Accademia Polacca delle Scienze.
Rachele Venanzi: Ricercatore presso il Consiglio per la Ricerca e l’Analisi dell’Economia Agraria – Centro di Ricerca Ingegneria e Trasformazioni Agroalimentari (CREA-IT)
Damiano Tocci: Dottorando presso il Dipartimento DAFNE dell’Università degli Studi della Tuscia.
Rodolfo Picchio: Professore Associato presso il Dipartimento DAFNE dell’Università degli Studi della Tuscia.

I minerali di silicato, con quarzo, costituiscono oltre il 99% di tutte le rocce vulcaniche e sono i minerali che formano le rocce più comuni al mondo. Il basalto è una roccia vulcanica a grana fine di colore scuro costituita prevalentemente da minerali che sono silicati di calcio, magnesio, ferro e potassio. I minerali comprendono augite, feldspato di plagioclasio, olivina e magnetite con feldspato di ortoclasi minore e fosfato di calcio. Il basalto tende ad essere denso e massiccio, ma può anche essere vescicolare. Questa pietra può essere modificata dai processi di alterazione. Le pietre vulcaniche, formate ad alte temperature, non sono chimicamente stabili nemmeno a temperature ambiente in presenza di acqua, che è il principale agente di alterazione.
Nicolò Passeri, Dottore Agronomo, libero professionista. Dottore di ricerca in “Economia e Territorio” presso l’Università degli Studi della Tuscia. Consulente per la certificazione prodotti biologici e analisi tecnico economiche dei processi produttivi. Collabora con l’Università degli Studi della Tuscia a progetti di ricerca su studi relativi alla valutazione della sostenibilità ambientale dei processi produttivi agricoli…

Il Campus Agroalimentare di Piacenza “G. Raineri” “G. Marcora” comprende l’Istituto Tecnico Agrario, l’Istituto Professionale Agrario e l’Istituto Alberghiero. Dirigente Scolastico dell’IIS “Raineri-Marcora” è la prof.ssa Teresa Andena. L’Istituto Agrario G. Raineri fu fondato nel 1970, da oltre cinquant’anni dispone di strutture e risorse didattiche all’avanguardia. L’azienda agraria ad indirizzo cerealicolo, zootecnico e foraggero è certificata biologica e ha una superficie di 26 ettari circa. Dispone di un impianto di irrigazione alimentato da un pozzo, completo di vascone di raccolta.
È dotata di stalla a stabulazione libera con sala di mungitura a quattro posti, impianto automatico e vasca di refrigerazione da 10 q.li. Nella stalla sono ospitate 60/70 bovine da latte. Ci sono 5 serre fisse climatizzate per la produzione di piantine da trapianto ornamentali e da orto, per una superficie complessiva coperta di mq. 1400 circa. E’ presente anche un frutteto con diverse varietà di ciliegio dolce e selvatico, un vigneto e una piccola collezione di varietà autoctone di melo e di pero.