di Federico Vinattieri
Un cane che mostra aggressività (fonte: freepik.com)
Inutile nasconderlo, lo sappiamo bene che noi uomini non siamo tutti uguali sul piano dei sentimenti.
Sappiamo bene che vi sono persone che si elevano rispetto ad altre per sensibilità o per empatia. Queste persone sono certamente più benevole a confronto di personaggi insensibili o maldisposti verso sofferenze o fastidi altrui, capaci anzi talvolta di rallegrarsene.
Esiste dunque quella differenza tra buoni e cattivi che tanto andiamo sbandierando da bambini, enfatizzata dai cartoni animati o dal cinema?
Tale differenza esiste. Ve lo posso garantire.
Ahimè vi sono persone che dimostrano benevolenza ed altre che ne sono quasi totalmente privi.
Come questi si approcciano a gli animali e soprattutto ai cani, ne è sovente la prova del nove.
I cani, a dir di tanti, percepiscono la differenza tra bontà d’animo e spirito astioso.
Leggenda metropolitana o verità?
Solo supposizioni o nozioni confermate dall’etologia?
Ebbene, il fatto che un cane possa in qualche modo riconoscere se di fronte a lui si presenta una persona con buone intenzioni o con intenzioni funeste, questo lo può senz’altro dedurre dal suo atteggiamento, dai suoi movimenti, da cosa ha in mano, da come si pone nel confronti di altre persone e del cane stesso… Ma da qui a dire che un cane possa identificare se la persona che ha davanti è un uomo “buono” o “malvagio”, questo sembrava essere una sorta di premunizione sensoriale che nulla avrebbe a che vedere con l’osservazione o con la percezione.
Ma a confermare tutto ciò, è saltato fuori uno studio, molto serio ed eseguito con metodologie incontrovertibili, che ha portato alla luce scoperte incredibili sulla reale percezione che i cani hanno (o possono avere) degli esseri umani.
Il team di ricercatori dell’Università di Kyoto, guidato dal Dr. Akiko Takaoka, ha condotto uno studio su 34 cani, testati in due diverse situazioni in cui il proprio padrone chiedeva aiuto a due collaboratori. Nella prima fase, il padrone riceveva l’aiuto richiesto da uno dei due assistenti, mentre nell’altra l’aiuto veniva negato; in entrambe le situazioni il secondo assistente restava impassibile. Ebbene, tutti i cani hanno mostrato di accettare il cibo successivamente offerto da colui che aveva aiutato il padrone, così come dalla persona rimasta passiva, ma hanno rifiutato quello dato da chi aveva rifiutato l’aiuto.
La ricerca è stata poi pubblicata sul “Animal Cognition Journal”.
Fiducia reciproca – foto © F.Vinattieri
I risultati dimostrano che: – “i cani hanno un’intelligenza sociale più sofisticata di quanto pensassimo: questa intelligenza sociale si è evoluta in modo selettivo nella loro lunga storia di vita con gli umani” – questo secondo il Dr. Akiko Takaoka.
Takaoka è stato sorpreso nel vedere che “i cani svalutavano l’affidabilità di un essere umano” così rapidamente.
Per il collega John Bradshaw, dell’Università di Bristol, lo studio evidenzia inoltre che i cani amano essere prevedibili. Infatti, pur essendo curiosi rispetto alle novità, questi animali non apprezzano le irregolarità e l’incoerenza, perché non sanno come reagirvi: peraltro, se la situazione di incertezza diviene costante, essi sviluppano stress, paura e aggressività. I cani sono “molto sensibili al comportamento umano” ma “vivono nel presente”, ovvero non sono in grado di formulare un pensiero astratto: – “ciò significa che si basano sull’esperienza ripetuta, dimostrata nel tempo… [omissis]… cani i cui proprietari sono incoerenti con loro spesso hanno disturbi comportamentali… I cani sono quasi dipendenti dalle informazioni” – afferma Bradshaw.
Un’affermazione che il fondatore del Duke Canine Cognition Center, Mr. Brian Hare, conferma quando dice che i cani “valutano le informazioni che forniamo basandosi in parte sull’affidabilità nell’aiutarli a raggiungere i loro obiettivi”, non solo, va oltre spiegando come i cani tendano ad ignorare persino i gesti di un membro della loro “famiglia umana” se non chiari, e usino invece la propria memoria per cercare un antecedente sulla base del quale rispondere in maniera coerente. Per cui, se indotto all’errore, persino il proprio cane non si fiderà né obbedirà al padrone.
I cani sanno dunque valutare l’indole di noi uomini, sia per come ci comportiamo, sia a livello istintivo.
Questo istinto innato sembra derivare da una lunga storia di coevoluzione tra cani e umani, che ha portato a un’intensa connessione tra le due specie.
L’empatia è un tratto sorprendente dei cani, che si manifesta in molti modi.
Gli amanti cinofili possono raccontare storie in cui i cani riconoscono il loro stato emotivo e cercano di consolarli in momenti di tristezza o paura. Ma oltre a comprendere le emozioni dei loro padroni, i cani sembrano anche essere in grado di percepire i segnali sociali e comportamentali delle persone che li circondano.
Momento d’intesa tra cane e proprietario (fonte: amoreaquattrozampe.it)
Un altro esperimento condotto da scienziati ungheresi ha rivelato che i cani possono distinguere il linguaggio umano e determinare se una persona sta pronunciando parole gentili o rabbiose. Sorprendentemente, i cani si mostravano più ricettivi verso voci gentili e si avvicinavano alle persone che utilizzavano un tono positivo, mentre mostravano segni di stress e paura in risposta a voci aggressive.
Bisogna tener presente che la coevoluzione è un fenomeno in cui due specie in stretta interazione sviluppano caratteristiche che facilitano il loro rapporto. Nel caso dei cani e degli esseri umani, la coevoluzione è avvenuta nel corso di migliaia di anni di convivenza. Durante questo periodo, i cani hanno imparato a leggere le espressioni facciali e le emozioni umane per meglio comprendere e comunicare con i loro padroni.
Questo processo ha dato origine a un legame unico tra i cani e gli esseri umani, consentendo ai primi di sviluppare una sensibilità speciale per comprendere il comportamento umano. I cani, quindi, possono percepire anche le sfumature più sottili di ostilità o minaccia delle persone con cui interagiscono.
La capacità dei cani di riconoscere le persone cattive è un esempio stupefacente di come l’intelligenza e l’empatia animale possano andare oltre le nostre aspettative.
La loro abilità di cogliere le sfumature nel comportamento umano è dunque il risultato di una lunga storia di convivenza con gli esseri umani, che ha plasmato il loro istinto e sensibilità sociale.
Questa incredibile capacità ha implicazioni significative non solo per la nostra comprensione delle interazioni tra uomo e animale, ma anche per il ruolo che i cani svolgono nella nostra società. Conoscere meglio il loro straordinario talento ci permetterà di apprezzare ancora di più il loro ruolo come amici, compagni e aiutanti, e di coltivare un rapporto ancora più profondo e rispettoso con questi straordinari animali.
C’è da considerare che i cani, a differenza nostra, possiedono una gamma di sensi altamente sviluppati che li rendono incredibilmente abili a percepire e comprendere il mondo che li circonda.
La loro capacità sensoriale va ben oltre la nostra immaginazione, e questa straordinaria percezione li ha resi compagni insostituibili e ausiliari in una vasta gamma di attività umane.
Cerchiamo di comprendere meglio alcuni sensi significativi dei nostri amici a 4 zampe.
Oltre alla vista, che resta il senso più diretto, ossia quello che il cane mette sempre in “prima linea” nella valutazione di chi ha davanti… vi sono altri tre sensi di fondamentale importanza, che talvolta non consideriamo nell’approccio tra cane e persona.
Il senso olfattivo dei cani è eccezionalmente sviluppato, con circa 300 milioni di recettori olfattivi rispetto ai nostri modesti 6 milioni. Questa capacità olfattiva eccezionale consente ai cani di percepire odori che sono oltre 10.000 volte più deboli rispetto a quelli percepiti dagli esseri umani. Grazie a questa abilità, i cani possono rilevare tracce di odori sottili e persino individuare le molecole presenti nell’aria, consentendo loro di identificare persone, oggetti o sostanze con estrema precisione.
I cani hanno dimostrato di essere in grado di riconoscere l’odore unico di un individuo e di associarlo a esperienze passate, come incontri amichevoli o situazioni minacciose. Questa capacità di identificare persone specifiche in base al loro odore ha avuto un ruolo fondamentale nel loro rapporto con l’uomo, poiché li ha aiutati a identificare e riconoscere i loro padroni e membri familiari, oltre a svolgere ruoli cruciali come cani guida per persone con disabilità visive o cani da ricerca e soccorso.
Anche l’udito dei cani è estremamente sviluppato. Sono in grado di percepire frequenze sonore molto più elevate rispetto agli esseri umani, rendendoli particolarmente sensibili a suoni come i battiti cardiaci, le onde sonore ad alta frequenza e persino i passi leggeri. Questa capacità sensoriale li rende attenti a suoni che potrebbero sfuggire alla nostra percezione e spiega perché spesso i cani sembrano reagire in modo istintivo a situazioni che non percepiamo.
La sensibilità uditiva dei cani è stata una delle ragioni principali per la loro utilità come cani da guardia o allarme. Possono rilevare anche i suoni più deboli che indicano la presenza di qualcuno o qualcosa di insolito nelle vicinanze, mantenendo i loro padroni all’erta e sicuri.
I cani hanno un senso del tatto altamente sviluppato, con una vasta gamma di recettori tattili in tutto il corpo. Sono particolarmente sensibili al tocco nelle aree come la testa, le orecchie, il collo e la pancia. Questo spiega perché i cani amano essere accarezzati e coccolati dai loro padroni e come il contatto fisico possa rinforzare il legame affettivo tra il cane e l’uomo.
Inoltre, il senso del tatto dei cani li aiuta a percepire il tono emotivo della nostra interazione con loro. Possono distinguere un tocco gentile da un tocco rude o minaccioso, e risponderanno di conseguenza. Questa capacità di interpretare il contatto sociale è fondamentale per il mantenimento di un rapporto empatico e positivo con il cane.
La percezione sensoriale del cane nei confronti dell’uomo è un’esperienza straordinaria che va al di là della nostra comprensione. La combinazione del loro acuto senso dell’olfatto, dell’udito e del tatto li rende in grado di cogliere sfumature e dettagli del nostro mondo che spesso ci sfuggono.
Il processo attraverso il quale un cane riconosce il carattere di una persona è un complesso mix di segnali, esperienze passate e sensazioni. Sebbene ogni cane possa avere un approccio diverso e i tempi possano variare.
Di seguito sono elencate alcune fasi comuni attraverso le quali un cane può riconoscere il carattere di una persona:
- Olfatto iniziale: il cane raccoglie informazioni attraverso il suo sviluppato senso dell’olfatto. Le persone hanno un odore unico e il cane può riconoscere e associare questo odore a esperienze passate.
- Linguaggio del corpo: i cani sono esperti nel leggere il linguaggio del corpo delle persone. Possono osservare le espressioni facciali, la postura e le movenze per comprendere lo stato emotivo e l’intenzione della persona.
- Tonalità della voce: i cani sono sensibili alle variazioni nella tonalità della voce umana. Possono distinguere un tono amichevole da uno minaccioso o arrabbiato.
- Interazione passata: se il cane ha avuto esperienze precedenti con la persona, ricorderà il suo comportamento passato e lo utilizzerà per formarsi un’opinione sulla sua personalità.
- Espressioni emozionali: i cani possono percepire le emozioni umane e rispondere di conseguenza. Se una persona è stressata, triste o agitata, il cane potrebbe percepire queste emozioni e reagire in modo appropriato.
- Livelli di fiducia: il cane valuterà gradualmente quanto può fidarsi di una persona in base alle interazioni ripetute. Un comportamento coerente e amorevole aumenterà la fiducia del cane, mentre un comportamento negativo potrebbe causare diffidenza.
- Esposizione a situazioni nuove: il cane osserverà come una persona si comporta in situazioni nuove e diverse. Come reagisce a situazioni impreviste o di stress può influenzare la percezione del cane riguardo al suo carattere.
- Empatia e intuito innato: i cani hanno un’intuizione incredibile e possono sviluppare una sorta di empatia verso le persone. Sono capaci di percepire le intenzioni nascoste e rispondere di conseguenza.
- Reazione agli altri: il cane può osservare come una persona si comporta con altre persone o animali. Questo può influenzare la sua percezione del carattere di quella persona.
- Tempo: riconoscere il carattere di una persona richiede tempo e interazione continua. I cani costruiscono gradualmente il loro giudizio sulla base di molteplici interazioni.
È importante sottolineare che ogni cane è un individuo unico con il proprio temperamento e personalità. Alcuni cani possono essere più facilmente socievoli e aperti nei confronti delle persone, mentre altri potrebbero essere più timidi o diffidenti.
La coerenza nel comportamento ed il rispetto del cane sono essenziali per stabilire un rapporto di fiducia e affetto reciproco.
Le suddette capacità sensoriali sono state alla base della loro straordinaria relazione con gli esseri umani, facendo sì che siano da sempre al nostro fianco come compagni fedeli e collaboratori affidabili.
Apprezzare e comprendere la complessità delle percezioni sensoriali dei cani ci aiuta ad instaurare un rapporto ancora più profondo e rispettoso.
Sapere che il proprio cane ha anche la straordinaria capacità di comprendere se una persona possiede o no una certa sensibilità e se si tratta o no di una persona con buone intenzioni… certo dovrebbe stupirci… ma chi possiede uno o più cani sa bene che con loro non si può mai smettere di meravigliarci.
C’è però da tener presente che anche un serial killer potrebbe avere il suo cane, il quale, nonostante tutto, gli dimostrerebbe sicuramente un affetto incondizionato. D’altronde il cane è così.
Il loro mondo di sensazioni offre un’incredibile finestra sulla meraviglia dell’evoluzione e sulla bellezza dell’interazione tra uomo e animale.
Se solo noi riuscissimo ad usare le nostre percezioni sensoriali, anche in minima parte rispetto a come riescono a fare i cani, forse questo sarebbe un mondo assai migliore.
Lo straordinario rapporto di fiducia tra cane e proprietario (foto di © Mihaela Agache)
Federico Vinattieri, laureato in Scienze Zootecniche, allevatore, giudice, scrittore, titolare Allevamento di Fossombrone – www.difossombrone.it – http://lupi.difossombrone.it – http://ornitologia.difossombrone.it). Curriculum vitae >>>