Già dal suo nome si evince una strategia ben definita, ossia quella di incuriosire, di attrarre, di abbindolare i potenziali clienti, di affibbiare un nomignolo quasi da “cartone animato Manga”, per rendere un cane più simpatico, più allettante, più simile al fatidico “giocattolo animato” che tanto i bambini desidererebbero per regalo. La popolarità di questo meticcio, o diciamolo pure in gergo popolare senza intenzione dispregiativa, di questo “bastardino”… è dovuta alla grande pubblicità che è stata astutamente messa in opera da coloro che si cimentano nel suo allevamento. Una pubblicità tartassante e perpetua, fatta soprattutto sui social network, con il passaparola, ma anche sui più noti portali di annunci e perfino in TV, dove il Maltipoo è apparso in un tanto discusso servizio su un importante telegiornale della televisione privata, presentato erroneamente in quell’occasione come una “nuova razza” e come un’eccezionale nuova realtà nell’universo canino…

Federico Vinattieri, laureato in Scienze Zootecniche, allevatore, giudice, scrittore, titolare Allevamento di Fossombrone

Internet delle cose (IdC o IoT, acronimo dell’inglese Internet of things), nelle telecomunicazioni è un neologismo riferito all’estensione di Internet al mondo degli oggetti e dei luoghi concreti. Introdotto da Kevin Ashton, cofondatore e direttore esecutivo di Auto-ID Center (consorzio di ricerca con sede al MIT), durante una presentazione presso Procter & Gamble nel 1999, il concetto fu in seguito sviluppato dall’agenzia di ricerca Gartner. In sostanza IOT rappresenta una possibile evoluzione nell’utilizzo della rete internet: gli oggetti (le “cose”) si rendono riconoscibili e acquisiscono intelligenza grazie al fatto di poter comunicare dati su sé stessi e accedere ad informazioni aggregate da parte di altri; in teoria tutti gli oggetti possono acquisire un ruolo attivo grazie al collegamento web…

Mauro Bertuzzi, laureato in Scienze e Tecnologie Agrarie presso la Facoltà di Agraria di Milano, è Presidente del Collegio dei revisori dei conti per l’Ordine interprovinciale di Milano e Lodi degli Agrotecnici e Agrotecnici Laureati.

La sericoltura è una filiera agro-industriale che ha conosciuto un drammatico declino in Europa alla fine del XX secolo dovuta alla supremazia della Cina, che ha attualmente il monopolio della produzione di seta greggia, con una percentuale di circa l’85% del mercato mondiale; tuttavia per dinamiche interne, da ascrivere a fattori sociali ed economici, si è avuto un feedback negativo quanti-qualitativo sulla seta cinese con un marcato incremento del prezzo della fibra (più che raddoppiato in 3-4 anni) circa 75 $/kg contro i 25 $/kg del 2008, che trasformati in € si ha 67 €\kg conto i 23 €\kg.
L’industria della seta interessa soprattutto in Italia consuma più dell’80% del totale della seta importata in Europa, specialmente nel distretto serico di Como, di conseguenza sull’onda dell’interesse della bioeconomia anche le istituzioni europee mostrano verso l’utilizzo dei prodotti vegetali in sostituzione di quelli sintetici…

Gennaro Pisciotta, laureato in Scienze e Tecnologie agrarie all’Università G. Marconi – Facoltà di Scienze e Tecnologie Applicate di Roma, è Agrotecnico Laureato ed Enotecnico libero professionista Maestro Assaggiatore ONAF (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggio). Ha insegnato presso l’ISIS “Falcone” di Pozzuoli (Napoli) fino al 26/09/2018.