Con­di­vi­di l'ar­ti­co­lo
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  

di Lo­ren­zo Boc­ca­le, Ema­nue­le Ra­di­cet­ti, Ro­ber­to Man­ci­nel­li, Pa­pet­ti Pa­tri­zia

Campo di grano

Ab­stract
L’ar­se­ni­co (As) è un ele­men­to tos­si­co on­ni­pre­sen­te: può in­qui­na­re il suolo, l’ac­qua ed es­se­re as­si­mi­la­to dalle pian­te.  L’uo­mo, at­tra­ver­so il con­su­mo di acqua o cibo con­ta­mi­na­ti, può es­se­re espo­sto a gravi ri­schi per la sa­lu­te. Per que­ste ra­gio­ni, ri­sul­ta utile ana­liz­za­re il con­te­nu­to di ar­se­ni­co in una delle col­tu­re di mag­gior in­te­res­se ali­men­ta­re: il fru­men­to. In par­ti­co­la­re, è in­te­res­san­te va­lu­ta­re come le la­vo­ra­zio­ni del ter­re­no e le tec­ni­che di fer­ti­liz­za­zio­ne in­fluen­za­no l’“up­ta­ke” di As nei vari ca­rat­te­ri mor­fo­lo­gi­ci della pian­ta. Le la­vo­ra­zio­ni del ter­re­no messe a con­fron­to sono state l’a­ra­tu­ra, la van­ga­tu­ra e la rip­pa­tu­ra; le tec­ni­che di fer­ti­liz­za­zio­ne sono state ri­spet­ti­va­men­te con­ci­ma­zio­ne or­ga­ni­ca e mi­ne­ra­le. Dai ri­sul­ta­ti ot­te­nu­ti si ri­le­va che le la­vo­ra­zio­ni del suolo in­flui­sco­no sul con­te­nu­to di ar­se­ni­co nella ra­di­ce, nella fo­glia e nella ca­rios­si­de della col­tu­ra di fru­men­to.

Pa­ro­le chia­ve: Ar­se­ni­co, La­vo­ra­zio­ni del suolo, Fer­ti­liz­za­zio­ne, Fru­men­to, Agroe­co­si­ste­ma.

In­tro­du­zio­ne
L’ar­se­ni­co (As) è un ele­men­to chi­mi­co ap­par­te­nen­te al grup­po dei me­tal­loi­di, ele­men­ti che allo stato ele­men­ta­re pre­sen­ta­no ca­rat­te­ri vi­ci­ni a quel­li dei me­tal­li, men­tre i loro com­po­sti hanno pro­prie­tà non me­tal­li­che. Si trova na­tu­ral­men­te nella su­per­fi­cie ter­re­stre (in media 1,5–2,0 mg kg-1). Tut­ta­via, come os­ser­va­to in molte aree del mondo la con­cen­tra­zio­ne di As nel suolo varia no­te­vol­men­te tra le aree rag­giun­gen­do un’al­ta con­cen­tra­zio­ne (sopra 50,0 mg kg-1) nel suolo e nel­l’ac­qua (Stazi et al., 2018). La pre­sen­za na­tu­ra­le di As nel suolo e nel­l’ac­qua è cor­re­la­ta alla pre­sen­za di si­ste­mi geo­ter­mi­ci (Web­ster e Nord­strom, 2003; Bal­lan­ty­ne e Moore, 1988) o alle in­te­ra­zio­ni roc­cia-ac­qua che por­ta­no alla mo­bi­li­ta­zio­ne del­l’As dalla falda ac­qui­fe­ra (Char­let e Polya, 2006; Smed­ley e Kin­ni­bur­gh, 2002). Esi­sto­no poi una serie di at­ti­vi­tà an­tro­pi­che re­spon­sa­bi­li del­l’ac­cu­mu­lo di ar­se­ni­co nel­l’am­bien­te. Ele­va­ti li­vel­li, in­fat­ti, si ac­cu­mu­la­no nel suolo at­tra­ver­so at­ti­vi­tà geo­ge­ni­che e an­tro­po­ge­ni­che come l’e­stra­zio­ne e fu­sio­ne dei me­tal­li, l’uso di pe­sti­ci­di con­te­nen­ti ar­se­ni­co, er­bi­ci­di, con­ser­van­ti del legno, ad­di­ti­vi ali­men­ta­ri e ir­ri­ga­zio­ne con acqua con­ta­mi­na­ta da ar­se­ni­co (Mitra et al., 2017). Es­sen­do un ele­men­to ubi­qui­ta­rio, l’ar­se­ni­co, può in­qui­na­re il suolo, l’ac­qua, es­se­re as­si­mi­la­to dalle pian­te e ar­ri­va­re ad altri com­par­ti del­l’e­co­si­ste­ma, aven­do quin­di ef­fet­ti ne­ga­ti­vi sulla sa­lu­te del­l’uo­mo. Esi­sto­no di­ver­si modi in cui le per­so­ne pos­so­no es­se­re espo­ste a que­sto me­tal­loi­de. Il più im­por­tan­te è pro­ba­bil­men­te at­tra­ver­so l’in­ge­stio­ne di acqua po­ta­bi­le o cibo (Le et al., 2000); la pre­sen­za di As nel­l’ac­qua di ir­ri­ga­zio­ne o nel ter­re­no ad un li­vel­lo ele­va­to, inol­tre, può osta­co­la­re la nor­ma­le cre­sci­ta delle pian­te con sin­to­mi di tos­si­ci­tà come la ri­du­zio­ne della bio­mas­sa (Car­bo­nell-Bar­ra­chi­na et al., 1997) e le per­di­te di resa (Jiang e Singh, 1994). A que­sto pro­po­si­to il tra­sfe­ri­men­to di ar­se­ni­co dal suolo ai si­ste­mi ve­ge­ta­li è un pro­ble­ma serio che porta a una con­si­de­re­vo­le espo­si­zio­ne umana (Dave et al., 2013). L’e­spo­si­zio­ne a lungo ter­mi­ne a basse con­cen­tra­zio­ni di As può por­ta­re a can­cro della pelle, della ve­sci­ca, dei pol­mo­ni e della pro­sta­ta. Ef­fet­ti non can­ce­ro­ge­ni della sua in­ge­stio­ne a bassi li­vel­li in­clu­do­no ma­lat­tie car­dio­va­sco­la­ri, dia­be­te e ane­mia (Zhang et al., 2002).
Per va­lu­ta­re il pos­si­bi­le ri­schio per la sa­lu­te è im­por­tan­te co­no­sce­re il tra­spor­to suo­lo-pian­ta di As e cer­ca­re di ri­dur­re al mi­ni­mo l’ac­cu­mu­lo di As nelle pian­te con­su­ma­te di­ret­ta­men­te da es­se­ri umani, ani­ma­li al­le­va­ti o ani­ma­li sel­va­ti­ci (Me­harg e Har­tley-Whi­ta­ker, 2002; Pigna et al., 2010). L’ef­fet­to fi­to­tos­si­co del­l’ar­se­ni­co nelle pian­te è evi­den­zia­to da cam­bia­men­ti fi­sio­lo­gi­ci come ri­dot­ta esten­sio­ne della ra­di­ce, clo­ro­si nelle fo­glie, re­strin­gi­men­to e ne­cro­si delle parti aeree della pian­ta, ecc. (Car­bo­nell et al., 1998). A que­sto va ag­giun­to che ele­va­te con­cen­tra­zio­ni di ele­men­ti po­ten­zial­men­te tos­si­ci, in­fluen­za­no le po­po­la­zio­ni mi­cro­bi­che del suolo e le at­ti­vi­tà alle quali sono col­le­ga­te (Ma­c­Gra­th, 1994; Ma­c­Gra­th et al., 1995). L’as­si­mi­la­zio­ne del­l’ar­se­ni­co da parte delle pian­te, inol­tre, può es­se­re o meno fa­vo­ri­ta da fat­to­ri come il me­to­do di col­ti­va­zio­ne e la spe­cie col­ti­va­ta.
Il fru­men­to, pre­sen­ta una li­mi­ta­ta ca­pa­ci­tà di as­sor­bi­men­to del­l’ar­se­ni­co con­te­nu­to nel ter­re­no e una li­mi­ta­ta ca­pa­ci­tà di tra­slo­ca­zio­ne del­l’e­le­men­to nella ca­rios­si­de. In uno stu­dio con­dot­to su come le dif­fe­ren­ti con­cen­tra­zio­ni di As in­fluen­za­no la cre­sci­ta delle pian­te, la bio­mas­sa e l’al­tez­za del grano sono au­men­ta­te ri­spet­ti­va­men­te del 24,1% e del 7,8% in un ter­re­no con con­cen­tra­zio­ni di 60 mg kg-1 di As, men­tre, se espo­sto a li­vel­li ele­va­ti di As (≥80 mg kg-1), l’al­tez­za del grano e la bio­mas­sa sono di­mi­nui­te in modo si­gni­fi­ca­ti­vo (Liu et al., 2012). La pian­ta col­ti­va­ta nei ter­ri­to­ri che ri­ca­do­no al­l’in­ter­no della pro­vin­cia di Vi­ter­bo ri­sul­ta avere un li­vel­lo medio di Ar­se­ni­co sei volte su­pe­rio­re ri­spet­to alla media na­zio­na­le. È im­por­tan­te sot­to­li­nea­re come la mag­gior con­cen­tra­zio­ne di ar­se­ni­co nel fru­men­to col­ti­va­to nel vi­ter­be­se sia da ri­col­le­ga­re a un fe­no­me­no del tutto na­tu­ra­le: l’a­rea della Tu­scia, in­fat­ti, pre­sen­ta due di­stret­ti vul­ca­ni­ci, il Ci­mi­no e il Vi­ca­no, che nei se­co­li hanno in­fluen­za­to la pe­do­ge­ne­si di que­sti ter­ri­to­ri at­tra­ver­so i pro­dot­ti vul­ca­ni­ci emes­si.
La ri­cer­ca ha vo­lu­to va­lu­ta­re gli ef­fet­ti sul­l’as­sor­bi­men­to del­l’ar­se­ni­co nella col­tu­ra di fru­men­to duro (An­ta­lis) delle dif­fe­ren­ti tec­ni­che di la­vo­ra­zio­ne (ara­tu­ra, rip­pa­tu­ra, van­ga­tu­ra) e di fer­ti­liz­za­zio­ne nella zona del vi­ter­be­se.

Spe­ri­men­ta­zio­ne

Lo stu­dio è stato con­dot­to in un campo spe­ri­men­ta­le del Di­par­ti­men­to di Scien­ze Agra­rie e Fo­re­sta­li (DAFNE), del­l’U­ni­ver­si­tà degli Studi della Tu­scia, in un ap­pez­za­men­to con suolo di ori­gi­ne vul­ca­ni­ca
I fat­to­ri spe­ri­men­ta­li a con­fron­to sono stati: la la­vo­ra­zio­ne del suolo (ara­tu­ra, rip­pa­tu­ra e van­ga­tu­ra) e la fer­ti­liz­za­zio­ne del suolo (mi­ne­ra­le e or­ga­ni­ca).

Tabelle caratteristiche sperimentazione

In campo è stato adot­ta­to uno sche­ma spe­ri­men­ta­le a bloc­chi ran­do­miz­za­ti con tre re­pli­che. Le la­vo­ra­zio­ni del suolo con ara­tro, rip­per e van­ga­tri­ce sono state ef­fet­tua­te tutte alla pro­fon­di­tà di 25 cm. Di se­gui­to alla la­vo­ra­zio­ne prin­ci­pa­le, su tutte le par­cel­le è stato ef­fet­tua­to un af­fi­na­men­to del suolo con er­pi­ce ro­tan­te alla pro­fon­di­tà di 5 cm.
Sono stati cam­pio­na­ti i di­ver­si ca­rat­te­ri mor­fo­lo­gi­ci della pian­ta (ca­rios­si­de, fusto, fo­glia e ra­di­ce) e ana­liz­za­to il con­te­nu­to di As.
Il cam­pio­na­men­to a fine ciclo della col­tu­ra di fru­men­to è stato ef­fet­tua­to pre­le­van­do un cam­pio­ne (mas­sel­lo) su due file adia­cen­ti per una lun­ghez­za di 2 metri li­nea­ri in un’a­rea cen­tra­le delle par­cel­le spe­ri­men­ta­li, quin­di i cam­pio­ni sono stati tra­sfe­ri­ti in la­bo­ra­to­rio per de­ter­mi­na­re la pro­du­zio­ne di gra­nel­la, fusto, fo­glie e ra­di­ci.
In se­gui­to da ogni cam­pio­ne è stato pre­le­va­to un sub-cam­pio­ne e sono stati messi in stufa alla tem­pe­ra­tu­ra di 70°C fino al rag­giun­gi­men­to di peso co­stan­te per de­ter­mi­nar­ne il peso secco.
L’a­na­li­si del­l’Ar­se­ni­co pre­sen­te nella ca­rios­si­de, nel fusto, nelle fo­glie e nelle ra­di­ci, è stata ef­fet­tua­ta uti­liz­zan­do 0,2-0,4 g di cam­pio­ni mi­ne­ra­liz­za­ti at­tra­ver­so un pro­ces­so di di­ge­stio­ne umida, in pre­sen­za di una mi­sce­la di 3 ml di acido ni­tri­co (HNO3 65% RS) e 0,5 mL di pe­ros­si­do di idro­ge­no (H2O2 40% m/v in acqua pu­ra­men­te sta­bi­liz­za­ta) for­ni­to da Carlo Erba Rea­gen­ts. Dopo la di­ge­stio­ne acida, la mi­sce­la è stata por­ta­ta a un vo­lu­me fi­na­le di 10 ml (Pa­pet­ti e Rossi, 2009). La pre­sen­za di ar­se­ni­co è stata de­ter­mi­na­ta at­tra­ver­so lo spet­tro­fo­to­me­tro ad as­sor­bi­men­to ato­mi­co AA-600 (Per­kin Elmer, USA), con un li­mi­te di ri­le­va­men­to dello stru­men­to sul GFAA di 1 ppb. La ca­li­bra­zio­ne è stata ef­fet­tua­ta uti­liz­zan­do op­por­tu­ne di­lui­zio­ni della so­lu­zio­ne madre di As a 1.000 ± 0,002 g L-1 in HNO3 (CPA chem) al 2%, e per ga­ran­ti­re la ri­pro­du­ci­bi­li­tà e l’ac­cu­ra­tez­za del me­to­do, sono state con­dot­te le stes­se ana­li­si su ma­te­ria­le di ri­fe­ri­men­to stan­dard con un re­cu­pe­ro medio di circa il 95 ± 1%. La con­cen­tra­zio­ne di As è stata espres­sa in mil­li­gram­mi per chilo di peso secco (mg kg-1 p.s.).
I ri­sul­ta­ti ot­te­nu­ti sono stati ana­liz­za­ti sta­ti­sti­ca­men­te in un di­se­gno spe­ri­men­ta­le a bloc­chi ran­do­miz­za­ti.

Ri­sul­ta­ti e di­scus­sio­ne
L’ar­se­ni­co è stato as­sor­bi­to dalla pian­ta e ac­cu­mu­la­to nella ra­di­ce in modo di­ver­so a se­con­da della la­vo­ra­zio­ne del ter­re­no ef­fet­tua­ta (Fig. 2). L’a­ra­tu­ra ha pre­sen­ta­to con­cen­tra­zio­ni mag­gio­ri di ar­se­ni­co nella ra­di­ce, se­gui­ta poi dalla rip­pa­tu­ra e in­fi­ne dalla van­ga­tu­ra. Per quan­to ri­guar­da la tec­ni­ca di fer­ti­liz­za­zio­ne, que­sta non ha in­fluen­za­to l’as­sor­bi­men­to di As.
Nel­l’as­sor­bi­men­to di ar­se­ni­co nello stelo del fru­men­to non hanno in­ter­fe­ri­to si­gni­fi­ca­ti­va­men­te né le la­vo­ra­zio­ni del ter­re­no né le tec­ni­che di fer­ti­liz­za­zio­ne (Fig. 3). Tut­ta­via, i dati fanno ri­le­va­re una ten­den­za di mag­gio­re as­sor­bi­men­to del­l’ar­se­ni­co nella la­vo­ra­zio­ne con ara­tro ri­spet­to alle altre due.

Grafici quantità arsenico

Le tec­ni­che di la­vo­ra­zio­ne del ter­re­no hanno con­di­zio­na­to il con­te­nu­to di ar­se­ni­co nella fo­glia e nella ca­rios­si­de (fig.4, fig.5). La rip­pa­tu­ra e la van­ga­tu­ra hanno ri­por­ta­to va­lo­ri più alti ri­spet­to al­l’a­ra­tu­ra, in­fe­rio­ri, co­mun­que, a quel­li pre­vi­sti dalla nor­ma­ti­va vi­gen­te in ter­mi­ni di con­te­nu­to di ar­se­ni­co. Ana­liz­zan­do, inol­tre, l’ar­se­ni­co as­sor­bi­to a li­vel­lo del­l’in­te­ra pian­ta, si evin­ce che le la­vo­ra­zio­ni in­flui­sca­no si­gni­fi­ca­ti­va­men­te sul­l’as­sor­bi­men­to (Fig. 6). L’a­ra­tu­ra pre­sen­ta le più alte con­cen­tra­zio­ni ri­spet­to a rip­pa­tu­ra e van­ga­tu­ra, che non pre­sen­ta­no dif­fe­ren­ze si­gni­fi­ca­ti­ve tra di loro.

Grafici sperimentazione arsenico

Pre­su­mi­bil­men­te, i tre si­ste­mi di la­vo­ra­zio­ne in­flui­sco­no in modo di­ver­so sul­l’as­si­mi­la­zio­ne di ar­se­ni­co da parte della pian­ta per­ché la la­vo­ra­zio­ne del ter­re­no, ef­fet­tua­ta in con­di­zio­ni non ot­ti­ma­li di tem­pe­ra, può aver ge­ne­ra­to squi­li­bri o co­mun­que al­te­ra­zio­ni alla at­ti­vi­tà del pool mi­cro­bi­co de­ter­mi­nan­do dif­fe­ren­te di­spo­ni­bi­li­tà di nu­trien­ti a fa­vo­re della col­tu­ra in spe­ci­fi­ci mo­men­ti del ciclo ve­ge­ta­ti­vo. L’a­na­li­si sta­ti­sti­ca, la  re­gres­sio­ne li­nea­re della con­cen­tra­zio­ne di ar­se­ni­co nella ca­rios­si­de ri­spet­to al con­te­nu­to di car­bo­nio e azoto nel suolo, evi­den­zia, come il con­te­nu­to di car­bo­nio e di azoto possa in­cre­men­ta­re o di­mi­nui­re la con­cen­tra­zio­ne di ar­se­ni­co pre­sen­te nella ca­rios­si­de in re­la­zio­ne alla dif­fe­ren­te ti­po­lo­gia di la­vo­ra­zio­ne del ter­re­no; nel caso di ara­tu­ra con bassi li­vel­li di car­bo­nio op­pu­re di azoto nel suolo, si nota un ele­va­to con­te­nu­to di As nella ca­rios­si­de; vi­ce­ver­sa, un’e­le­va­ta pre­sen­za di car­bo­nio o di azoto ri­du­co­no l’as­sor­bi­men­to del­l’ar­se­ni­co nella gra­nel­la (fig.6, fig.7).

Stima bivariata di As-frutto

Con­clu­sio­ni
Il la­vo­ro di spe­ri­men­ta­zio­ne rea­liz­za­to ha ot­te­nu­to dei ri­sul­ta­ti scien­ti­fi­ci in­te­res­san­ti. La ri­cer­ca è stata in­cen­tra­ta prin­ci­pal­men­te su come le tec­ni­che di la­vo­ra­zio­ne e fer­ti­liz­za­zio­ne del ter­re­no in­fluen­za­no l’as­sor­bi­men­to di ar­se­ni­co da parte dei vari ca­rat­te­ri mor­fo­lo­gi­ci della pian­ta di fru­men­to. Sono stati poi ana­liz­za­ti, sem­pre in fun­zio­ne dei due trat­ta­men­ti (la­vo­ra­zio­ne e fer­ti­liz­za­zio­ne), pa­ra­me­tri re­la­ti­vi alla col­tu­ra del fru­men­to e al con­te­nu­to di car­bo­nio e azoto nelle par­cel­le di suolo.
I ri­sul­ta­ti ot­te­nu­ti ri­le­va­no che le tre dif­fe­ren­ti tec­ni­che di la­vo­ra­zio­ne del ter­re­no con­si­de­ra­te nella spe­ri­men­ta­zio­ne (ara­tu­ra, rip­pa­tu­ra, van­ga­tu­ra) in­fluen­za­no in modo sta­ti­sti­ca­men­te si­gni­fi­ca­ti­vo l’as­sor­bi­men­to di ar­se­ni­co nella ra­di­ce, nella fo­glia e nella ca­rios­si­de. Al con­tra­rio, si os­ser­va che le due ti­po­lo­gie di fer­ti­liz­za­zio­ne (mi­ne­ra­le e or­ga­ni­ca) non in­ci­do­no in nes­sun modo sul­l’as­sor­bi­men­to di As nella pian­ta di fru­men­to.
È stata in­te­res­san­te, inol­tre, la re­la­zio­ne tra as­sor­bi­men­to di ar­se­ni­co nella ca­rios­si­de e con­te­nu­to di car­bo­nio o azoto nel suolo in con­di­zio­ne di ara­tu­ra e rip­pa­tu­ra del ter­re­no. In­fat­ti, in base alle la­vo­ra­zio­ni, sono stati ot­te­nu­ti ri­sul­ta­ti op­po­sti: nel ter­re­no arato dove era pre­sen­te poco car­bo­nio o poco azoto è stata ri­le­va­ta un’al­ta con­cen­tra­zio­ne di ar­se­ni­co nella ca­rios­si­de; nel ter­re­no la­vo­ra­to con il rip­per un’e­le­va­ta pre­sen­za di car­bo­nio o azoto de­ter­mi­na­va un’al­ta con­cen­tra­zio­ne di As nella ca­rios­si­de.
Per quan­to ri­guar­da i pa­ra­me­tri col­tu­ra­li pos­sia­mo af­fer­ma­re che, la­vo­ra­zio­ne e fer­ti­liz­za­zio­ne del suolo, hanno fatto ri­le­va­re ef­fet­ti sta­ti­sti­ca­men­te si­gni­fi­ca­ti­vi per la mag­gior parte dei ca­rat­te­ri esa­mi­na­ti. Le pro­du­zio­ni di gra­nel­la sono state in­fluen­za­te si­gni­fi­ca­ti­va­men­te sia dalle la­vo­ra­zio­ni del ter­re­no che dal tipo di fer­ti­liz­za­zio­ne. In det­ta­glio, la la­vo­ra­zio­ne ri­sul­ta­ta più pro­dut­ti­va è sen­z’al­tro la rip­pa­tu­ra; per quan­to con­cer­ne la con­ci­ma­zio­ne, quel­la mi­ne­ra­le ha mo­stra­to rese pro­dut­ti­ve am­pia­men­te mag­gio­ri ri­spet­to a quel­la or­ga­ni­ca.
Sep­pur i ri­sul­ta­ti ot­te­nu­ti sono par­ti­co­lar­men­te in­te­res­san­ti non pos­so­no an­co­ra es­se­re con­si­de­ra­ti de­fi­ni­ti­vi ma me­ri­ta­no in­te­res­se di pro­lun­ga­men­to dello stu­dio per ac­cer­ta­re tali ef­fet­ti anche lungo gli anni a ve­ni­re e con an­da­men­ti cli­ma­ti­ci dif­fe­ren­ti.

Bi­blio­gra­fia
Bal­lan­ty­ne, J.M., Moore, J.N. 1988. Ar­se­nic geo­che­mi­stry in sy­stems. Geo­chim. Co­smo­chim. Acta 52, 475e483
Car­bo­nell A., Aa­ra­bi M., De­lau­ne R., Gam­brell R., Pa­trick W. Jr, 1998. Ar­se­nic in we­tland ve­ge­ta­tion: Avai­la­bi­li­ty, phy­to­to­xi­ci­ty, up­ta­ke and ef­fec­ts on plant gro­w­th and nu­tri­tion. The Scien­ce of the Total En­vi­ron­ment, 217: 189–199.
Car­bo­nell-Bar­ra­chi­na, A.A., Burlo, F., Bur­gos-Her­nan­dez, A., Lopez, E., Ma­taix, J. 1997. The in­fluen­ce of ar­se­ni­te con­cen­tra­tion on ar­se­nic ac­cu­mu­la­tion in to­ma­to and bean plan­ts. Scien­tia Hor­ti­cul­tu­rae. 71, 167–176.
Char­let L., Polya D.A., 2006. Ar­se­nic ha­zard in shal­low re­du­cing ground­wa­ters in sou­thern Asia. Ele­men­ts 2, 91e96.
Dave R., Singh P., Tri­pa­thi P., Shri M., Dixit G., Dwi­ve­di S., Cha­kra­bar­ty D., Tri­ve­di P.K., Shar­ma Y.K., Dhan­kher O.P., et al. 2013. Ar­se­ni­te to­le­ran­ce is re­la­ted to pro­por­tio­nal thio­lic me­ta­bo­li­te syn­the­sis in rice (Oryza sa­ti­va L.). Arch. En­vi­ron. Con­tam. To­xi­col. 64, 235–242.
Ma­c­Gra­th S.P. 1994. Ef­fec­ts of heavy me­tals from sewa­ge slud­ge on soil mi­cro­bes in agri­cul­tu­ral eco­sy­stems, p. 242–274. In Ross, S. M. (ed.), Toxic me­tals in soil-plant sy­stems. John Wiley, Chi­che­ster.
Le X.C., Yal­cin S., Ma M. 2000. Spe­cia­tion of sub­mi­cro­gram per liter le­vels of ar­se­nic in water: on-si­te spe­cies se­pa­ra­tion in­te­gra­ted with sam­ple col­lec­tion. En­vi­ron­men­tal Scien­ce and Tech­no­lo­gy, 34: 2342–2347.
Ma­c­Gra­th S.P., Chau­dri A.M. and Gil­ler K.E. 1995. Long­term ef­fec­ts of me­tals in sewa­ge slud­ge on soils, mi­croor­ga­ni­sms and plan­ts. J. Ind. Mi­cro­biol., 14, 94–104.
Man­ci­nel­li R., Ra­di­cet­ti E., Muleo R., Ma­ri­na­ri S., Bravo I., Pa­pet­ti P. 2019. Can Hairy Vetch Cover Crop Af­fec­ts Ar­se­nic Ac­cu­mu­la­tion in Ve­ge­ta­ble Crops? Agri­cul­tu­re 9, 89, 10 pages.
Mitra A., Chat­te­r­jee S., Moo­gouei R., and Gupta K. D. 2017. Ar­se­nic Ac­cu­mu­la­tion in Rice and Pro­ba­ble Mi­ti­ga­tion Ap­proa­ches: A Re­view Agro­no­my, 7, 67, pages 22.
Me­harg A.A., Har­tley-Whi­ta­ker J. 2002. Ar­se­nic up­ta­ke and me­ta­bo­li­sm in ar­se­nic re­si­stant and non re­si­stant plant spe­cies. New Phy­tol. 154, 29–43.
Pigna M., Ca­po­ra­le A.G., Coz­zo­li­no V., Fernández López C., Mora M. L., Som­mel­la A. and Vio­lan­te A. 2012. In­fluen­ce of pho­spho­rus on the ar­se­nic up­ta­ke by to­ma­to (So­la­num ly­co­per­si­cum L) ir­ri­ga­ted with ar­se­nic so­lu­tions at four dif­fe­rent con­cen­tra­tion­sJour­nal of Soil Scien­ce and Plant Nu­tri­tion, 12 (4), 775-784.
Pigna M., Coz­zo­li­no V., Gian­do­na­to Ca­po­ra­le A., Mora M.L., Dimeo V., Jara A.A., Vio­lan­te A. 2010. Ef­fec­ts of pho­spho­rus fer­ti­li­za­tion on ar­se­nic up­ta­ke by wheat grown in pol­lu­ted soils. Jour­nal of Soil Scien­ce and Plant Nu­tri­tion, 10: 428–422.
Smed­ley P.L., Kin­ni­bur­gh D.G. 2002. A re­view of the sour­ce, be­ha­viour and di­stri­bu­tion of ar­se­nic in na­tu­ral wa­ters. Appl. Geo­chem. 17, 517e568
Stazi S.R., Man­ci­nel­li R., Ma­ra­bot­ti­ni R., Al­le­va­to E., Ra­di­cet­ti E., Cam­pi­glia E., Ma­ri­na­ri S. 2018. In­fluen­ce of or­ga­nic ma­na­ge­ment on As bioa­va­i­la­bi­li­ty: Soil qua­li­ty and to­ma­to As up­ta­ke. Che­mo­sphe­re, 211, 352–359.
Web­ster J.G., Nord­strom D.K., 2003. Geo­ther­mal ar­se­nic. In: Welch A.H., Stol­le­n­werk K.G. (Eds.), Ar­se­nic in Ground­wa­ter. Klu­wer Aca­de­mic Pu­bli­shers, Nor­well, Mas­sa­chu­setts, pp. 101e125.
Zhang W., Cai Y., Tu C., Ma L.Q. 2002. Ar­se­nic spe­cia­tion and di­stri­bu­tion in an ar­se­nic hy­pe­rac­cu­mu­la­ting plant. The Sci­ence of Total En­vi­ron­ment, 300: 167–177.

Lo­ren­zo Boc­ca­le – Di­par­ti­men­to di Scien­ze Agra­rie e Fo­re­sta­li – Uni­ver­si­tà degli Studi della Tu­scia Via S. Ca­mil­lo de Lel­lis – 01100 Vi­ter­bo, Italy
Ema­nue­le Ra­di­cet­ti – Di­par­ti­men­to di Scien­ze chi­mi­che, far­ma­ceu­ti­che ed agra­rie e Fo­re­sta­li – Uni­ver­si­tà degli Studi di Fer­ra­ra Via Luigi Bor­sa­ri, n. 46 – 44121 Fer­ra­ra, Italy
Ro­ber­to Man­ci­nel­li – Di­par­ti­men­to di Scien­ze Agra­rie e Fo­re­sta­li – Uni­ver­si­tà degli Studi della Tu­scia Via S. Ca­mil­lo de Lel­lis – 01100 Vi­ter­bo, Italy
Pa­pet­ti Pa­tri­zia – Di­par­ti­men­to di Eco­no­mia e Giu­ri­spru­den­za, La­bo­ra­to­rio di Ana­li­si mer­ceo­lo­gi­che e Ter­ri­to­ria­li (LAMeT), Uni­ver­si­tà di Cas­si­no e del Lazio me­ri­dio­na­le, Via San­t’An­ge­lo, Lo­ca­li­tà Fol­ca­ra, Cas­si­no 03043, Italy.

image_pdfimage_print

Con­di­vi­di l'ar­ti­co­lo
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •