Dal 5 al 7 novembre 2021 si è tenuto a Firenze il primo congresso nazionale dei paesaggi rurali storici italiani, focalizzato sull’accoppiamento paesaggio-prodotti agricoli; le sessioni interattive aggregavano i siti per prevalente produzione vitivinicola, olivicola, policolturale o diversa (es. castanicola, cerealicola). Si intendono infatti valorizzare i siti iscritti al registro nazionale grazie alla menzione sull’etichetta del prodotto, incrementandone il valore aggiunto con una speciale narrazione, con l’offerta di esperienze di degustazione, nella ristorazione, in eventi fieristici e presso produttori agrituristici, e con specifiche misure agroambientali di sviluppo rurale. A conclusione del congresso i partecipanti hanno sottoscritto una lettera di impegno alla costituzione dell’Associazione Paesaggi Rurali Storici Italiani e all’istituzione del relativo Comitato Promotore, iniziativa riservata non assimilabile ai processi partecipativi previsti dalla Convenzione europea del Paesaggio, che invece prevede il coinvolgimento non solo delle categorie dei produttori, bensì anche dei fruitori dei paesaggi in qualità di abitanti e di semplici visitatori…
Paolo Degli Antoni: Laurea in Scienze Forestali, conseguita presso la facoltà di Agraria dell’Università di Firenze. Abilitazione all’esercizio della professione di Agronomo-Forestale. Già funzionario C.F.S. e collaboratore della Regione Toscana, è socio corrispondente dell’Accademia Italiana di Scienze Forestali, scrive contributi scientifici di ecologia del paesaggio, biodiversità, storia, arte e antropologia del bosco. Suo oggetto privilegiato di ricerca è la rinaturalizzazione spontanea dei terreni abbandonati, in campagna e in città.
Panforte, panpepato, cavallucci, ricciarelli e mostaccioli, continuando con panettone, pandoro, torrone, pandolce e struffoli: gustosi simboli legati in modo indissolubile al periodo natalizio. Sono solo alcuni dei molti dolci che rallegrano le nostre tavole, secondo una tradizione che si tramanda da secoli. La loro origine, passata ormai all’archivio della memoria, combina storia e leggenda e somma alla piacevolezza del gusto quella dell’ascolto di storie fantastiche che si perdono nel tempo.
In gran parte dolci del territorio, molti sono inseriti nell’elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali e alcuni hanno ottenuto dall’Unione Europea il riconoscimento di Indicazione geografica. Caratteristiche importanti che li rendono unici. In questa occasione, tuttavia, ci concentreremo soprattutto sui miti che aleggiano intorno alla loro origine con narrazioni che spesso sconfinano nella leggenda. Iniziamo il racconto…
Maura Gori è docente di lettere presso l’Istituto Tecnico Agrario di Firenze.
L’Istituto Superiore di Istruzione Secondaria (I.S.I.S.) “F. De Sanctis – O. D’Agostino” di Avellino ha avuto origine il 1° settembre 2013, a seguito di ridimensionamento della rete scolastica effettuato dal Ministero della Pubblica istruzione: esso ha comportato l’accorpamento dell’Istituto Tecnico Agrario “Francesco De Sanctis” con l’Istituto Tecnico per Geometri “Oscar D’agostino”. Ciò che accomuna le due scuole è la presenza di indirizzi di studio affini, unici sul territorio. I due istituti, ricchi di storia, sono fortemente radicati sul territorio e abbracciano un bacino di utenza che si estende a molti comuni della provincia di Avellino. Con decreto dato a Torino da Umberto I e controfirmato dal Presidente del Consiglio Benedetto Cairoli, il 27 ottobre 1879 si istituiva ad Avellino, su proposta di Francesco De Sanctis ministro della Pubblica Istruzione, una Regia Scuola di Viticoltura ed Enologia con l’obiettivo di sollevare le condizioni dell’agricoltura provinciale, in particolare quella vitivinicola…
A cura di Giuseppe Accomando