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di Mauro Ber­tuz­zi

E-commerce dei prodotti agricoli

L’e­spres­sio­ne com­mer­cio elet­tro­ni­co, in in­gle­se e-com­mer­ce (anche eCom­mer­ce), può in­di­ca­re di­ver­si con­cet­ti: può ri­fe­rir­si al­l’in­sie­me delle tran­sa­zio­ni per la com­mer­cia­liz­za­zio­ne di beni e ser­vi­zi tra pro­dut­to­re (of­fer­ta) e con­su­ma­to­re (do­man­da), rea­liz­za­te tra­mi­te In­ter­net op­pu­re nel­l’in­du­stria delle te­le­co­mu­ni­ca­zio­ni, si può al­tre­sì in­ten­de­re il com­mer­cio elet­tro­ni­co come l’in­sie­me delle ap­pli­ca­zio­ni de­di­ca­te alle tran­sa­zio­ni com­mer­cia­li. Un’ul­te­rio­re de­fi­ni­zio­ne de­scri­ve il com­mer­cio elet­tro­ni­co come l’in­sie­me della co­mu­ni­ca­zio­ne e della ge­stio­ne di at­ti­vi­tà com­mer­cia­li at­tra­ver­so mo­da­li­tà elet­tro­ni­che come l’EDI (Elec­tro­nic Data In­ter­chan­ge) e con si­ste­mi au­to­ma­tiz­za­ti di rac­col­ta (wi­ki­pe­dia). In pra­ti­ca si trat­ta di una mo­der­na forma di com­mer­cia­liz­za­zio­ne che evol­ven­do­si nel corso del tempo, è pas­sa­ta da una tec­no­lo­gia de­no­mi­na­ta Elec­tro­nic Data In­ter­chan­ge (EDI, in­tro­dot­ta alla fine degli anni Set­tan­ta), utile per in­via­re do­cu­men­ti com­mer­cia­li come or­di­ni d’ac­qui­sto o fat­tu­re in for­ma­to elet­tro­ni­co, a fun­zio­ni per l’ac­qui­sto di beni e ser­vi­zi at­tra­ver­so il World Wide Web ri­cor­ren­do a ser­ver si­cu­ri (ca­rat­te­riz­za­ti dal­l’in­di­riz­zo HTTPS, un ap­po­si­to pro­to­col­lo che crit­to­gra­fa i dati sen­si­bi­li dei clien­ti con­te­nu­ti nel­l’or­di­ne di ac­qui­sto allo scopo di tu­te­la­re il con­su­ma­to­re), con ser­vi­zi di pa­ga­men­to in linea, come le au­to­riz­za­zio­ni per il pa­ga­men­to con carta di cre­di­to.

Oggi gior­no anche il set­to­re agroa­li­men­ta­re è coin­vol­to a pieno re­gi­me in que­sta at­ti­vi­tà, in­fat­ti se­con­do un in­da­gi­ne di Col­di­ret­ti (https://​www.​coldiretti.​it/​economia/​consumi-​595-​euro-​anno-​spesi-​e-​commerce) due ita­lia­ni su tre (67%) hanno “vi­si­ta­to” un ne­go­zio on line men­tre più della metà (53%) hanno ac­qui­sta­to un pro­dot­to o un ser­vi­zio in rete con ac­qui­sti di 1,2 mi­liar­di di dol­la­ri nel set­to­re del “food & per­so­nal care” che però – pre­ci­sa Col­di­ret­ti – con un au­men­to del 15% annuo. Dato che avrà avuto si­cu­ra­men­te un mag­gior in­cre­men­to nei primi mesi del 2020 causa Covid.

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I pro­dot­ti

Ven­de­re ali­men­ta­ri at­tra­ver­so il web con un sito e-com­mer­ce, si­gni­fi­ca av­via­re un’at­ti­vi­tà com­mer­cia­le vera e pro­pria in ag­giun­ta al pro­prio core bu­si­ness agri­co­lo, per­tan­to que­sto tipo di com­mer­cio dovrà avere una ge­stio­ne di­ver­sa ma col­le­ga­ta al­l’im­pre­sa agri­co­la.
Le azien­de agri­co­le pro­dut­tri­ci at­tra­ver­so il ca­na­le del­l’e-com­mer­ce avran­no una pos­si­bi­li­tà in più di ven­di­ta sfrut­tan­do il nuovo ca­na­le del­l’on­li­ne, per esem­pio ot­ti­miz­zan­do la pro­pria pro­du­zio­ne in loco di pro­dot­ti quali riso, frut­ta, ver­du­ra, vino, for­mag­gio ed ogni altra ti­po­lo­gia di pro­dot­to rea­liz­za­to.
Al­cu­ne ti­po­lo­gie di pro­dot­ti ap­pa­io­no mag­gior­men­te adat­ta­bi­li alle ven­di­te on­li­ne, men­tre altri sono più in­di­ca­ti per il com­mer­cio tra­di­zio­na­le, anche se, negli ul­ti­mi anni con un mi­glio­ra­men­to della lo­gi­sti­ca, anche le azien­de agri­co­le che la­vo­ra­no de­ter­mi­na­ti pro­dot­ti fre­schi e fre­schis­si­mi (sa­lu­mi, lat­ti­ci­ni, pesce, carne, ecc.) con una shelf life ri­dot­ta, pos­so­no sfrut­ta­re ap­pie­no que­sta mo­der­na forma com­mer­cia­le e ar­ri­va­re in 48-72 ore in tutta Ita­lia.

La sup­ply chain agri­co­la

L’in­te­gra­zio­ne fra pro­du­zio­ne agri­co­la e la sup­ply chain (ca­te­na di di­stri­bu­zio­ne), se ben in­te­gra­ta, può ge­ne­ra­re va­lo­re ag­giun­to lungo la fi­lie­ra dando si­cu­rez­za e af­fi­da­bi­li­tà sia al pro­dut­to­re che al con­su­ma­to­re at­tra­ver­so lo stret­to coor­di­na­men­to delle at­ti­vi­tà lo­gi­sti­che lungo la ca­te­na di for­ni­tu­ra (sup­ply chain). Per­tan­to, è pos­si­bi­le sin­cro­niz­za­re il flus­so par­ten­do dalle ri­chie­ste del clien­te fino alla con­se­gna fi­na­le in modo da au­men­ta­re l’af­fi­da­bi­li­tà e la ve­lo­ci­tà di con­fe­ri­men­to, cer­can­do allo stes­so tempo di ri­dur­re i costi ope­ra­ti­vi; gioca un ruolo im­por­tan­te anche il si­ste­ma in­for­ma­ti­co ge­stio­na­le uti­liz­za­to e la re­la­ti­va in­ter­fac­cia web.
I nu­me­ro­si be­ne­fi­ci po­ten­zial­men­te con­se­gui­bi­li dal­l’in­te­gra­zio­ne lo­gi­sti­ca lungo la sup­ply chain ri­sul­ta­no par­ti­co­lar­men­te ri­le­van­ti so­prat­tut­to per le im­pre­se agri­co­le i cui pro­fon­di cam­bia­men­ti di mer­ca­to, cau­sa­ti dal­l’e­vo­lu­zio­ne della do­man­da ali­men­ta­re (per esem­pio du­ran­te il pe­rio­do di qua­ran­te­na Covid) e dalla pro­gres­si­va cre­sci­ta della di­men­sio­ne in­ter­na­zio­na­le dei mer­ca­ti in grado di far con­cor­ren­za anche a li­vel­lo lo­ca­le, im­pon­go­no un ri­pen­sa­men­to delle lo­gi­che ope­ra­ti­ve e dei mo­del­li di ge­stio­ne anche in­for­ma­ti­ci, pure per azien­de meno strut­tu­ra­te e ope­ran­ti sul mer­ca­to ita­lia­no. In par­ti­co­la­re, l’e­vo­lu­zio­ne delle pre­fe­ren­ze del con­su­ma­to­re ha por­ta­to ad una cre­sci­ta espo­nen­zia­le delle gamma e va­rie­tà dei pro­dot­ti agroa­li­men­ta­ri di­spo­ni­bi­li, ob­bli­gan­do di fatto anche l’im­pre­sa agri­co­la ad ade­guar­si alle esi­gen­ze di­stri­bu­ti­ve at­tra­ver­so un au­men­to della fre­quen­za di con­se­gna con mag­gio­ri ca­ri­chi e più stan­dar­diz­za­zio­ne. Que­sta pro­fon­da evo­lu­zio­ne è re­la­ti­va­men­te re­cen­te, ma è de­sti­na­ta a cre­sce­re ra­di­cal­men­te, in quan­to si trat­ta di un ca­na­le di com­mer­cia­liz­za­zio­ne e di di­stri­bu­zio­ne ali­men­ta­re so­prat­tut­to per i pro­dot­ti fre­schi, nuovo ma molto im­pat­tan­te. In que­sto con­te­sto gioca un ruolo fon­da­men­ta­le la ge­stio­ne ra­zio­na­le della lo­gi­sti­ca lungo la sup­ply chain, at­tra­ver­so l’in­te­gra­zio­ne dei flus­si fi­si­ci, in­for­ma­ti­ci ed in­for­ma­ti­vi e dei rap­por­ti fra clien­ti e ser­vi­zi lo­gi­sti­ci (vet­to­ri e cor­rie­ri); in pra­ti­ca la scel­ta del cor­rie­re o del pro­vi­der lo­gi­sti­co con cui ope­ra­re, ri­sul­ta es­se­re uno stru­men­to fon­da­men­ta­le come la ge­stio­ne del­l’ac­qui­sto on­li­ne, la ge­stio­ne del ma­gaz­zi­no e del soft­ware ge­stio­na­le. L’o­ri­gi­ne delle prin­ci­pa­li dif­fi­col­tà com­mer­cia­li e di­stri­bu­ti­ve del si­ste­ma agro-ali­men­ta­re e che danno luogo ad ec­ces­si­ve voci di costo, è, molto spes­so da ri­con­dur­si alle inef­fi­cien­ze le­ga­te ad una ina­de­gua­ta ge­stio­ne dei flus­si lungo la sup­ply chain, più che agli aspet­ti tec­ni­ci pro­dut­ti­vi del­l’a­zien­da agri­co­la. Inol­tre, la par­ti­co­la­re at­ten­zio­ne al tra­spor­to e alla ge­stio­ne dei flus­si in­for­ma­ci ed in­for­ma­ti­vi, è giu­sti­fi­ca­ta non solo dal loro ruolo fon­da­men­ta­le di ar­ti­co­la­zio­ne degli scam­bi ma, so­prat­tut­to, per­ché il si­ste­ma agroa­li­men­ta­re ita­lia­no – e in par­ti­co­la­re il set­to­re dei pro­dot­ti ali­men­ta­ri de­pe­ri­bi­li fre­schi – è par­ti­co­lar­men­te sen­si­bi­le alla di­stan­za fra le aree pro­dut­ti­ve e quel­le di con­su­mo, e di con­se­guen­za è ba­si­la­re porre at­ten­zio­ne a tutti i flus­si lungo la fi­lie­ra per ga­ran­ti­re un ser­vi­zio ef­fi­cien­te al clien­te fi­na­le.

supply chain agricoltura

Mauro Ber­tuz­zi, lau­rea­to in Scien­ze e Tec­no­lo­gie Agra­rie pres­so la Fa­col­tà di Agra­ria di Mi­la­no, è Pre­si­den­te del Col­le­gio dei re­vi­so­ri dei conti per l’Or­di­ne in­ter­pro­vin­cia­le di Mi­la­no e Lodi degli Agro­tec­ni­ci e Agro­tec­ni­ci Lau­rea­ti. Cur­ri­cu­lum vitae >>>

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