Uno degli errori più comuni quando si pensa alla bava di lumaca è quello di immaginarla come unica, invece che come una sostanza assai complessa, la bava può essere una, nessuna o centomila, nel senso che può essere buona, pessima o presentare mille diverse sfaccettature…
Andrea Alogna, laureato in Biodiversità ed Evoluzione presso l’Alma Mater Studiorum di Bologna, attualmente lavora come Borsista presso l’Università di Ferrara, Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche, Divisione Bava di Lumaca
Nella bassa Valle del Chiese (Trentino occidentale) e precisamente nella zona di Storo, da secoli si coltivava una varietà locale di granoturco. Nel Secondo dopoguerra la diffusione dell’industria in questa zona ha impedito la specializzazione dell’agricoltura che invece si è registrata nelle altre valli trentine, favorendo il mantenimento, fino ad anni recenti, di un’agricoltura tradizionale che doveva soddisfare solo esigenze di autoconsumo.
Marco Salvaterra, laureato in Scienze agrarie presso la Facoltà di Agraria di Bologna, insegna Estimo ed Economia agraria all’Istituto Tecnico Agrario di Firenze.
Secondo diversi autori la temperatura influenza le fasi fenologiche delle piante coltivate, nel caso dell’olivo le basse temperature influenzano i fenomeni di differenziazione a fiore. Considerando che in Calabria negli ultimi mesi sono state registrate temperature pressoché primaverili e il regime pluviometrico è stato scarso, in generale si è osservato che le piante dei climi temperati (come l’olivo) hanno continuato ad emettere nuova vegetazione…
Vizzarri Veronica – Laureata in Scienze Agrarie nel 2001 presso l’Università degli Studi di Perugia; Thomas Vatrano – Laureato in Scienze e Tecnologie Agrarie nel 2007 presso l’Università degli studi Mediterranea di Reggio Calabria; Samanta Zelasco – Laureata in Scienze Agrarie presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza.