di Federico Vinattieri
Il “Puffin” (Fratercula arctica), chiamato comunemente in lingua italiana “Pulcinella di mare” è un affascinante animale classificato da Linnaeus nel 1758. E’ indubbiamente uno degli uccelli più famosi e ricercati del nord Europa.
Avendo svolto molti giorni di appostamento in Norvegia e diverse ricerche su questo uccello, mi sento in dovere di contribuire a far conoscere le sue tipiche caratteristiche etologiche e fenotipiche, che rendono il “Puffin” uno dei miei uccelli preferiti.
Uno splendido scherzo della natura, un animale che sembra uscito da un libro fantasy e che non sembra neanche appartenere a questo Pianeta, perché diverso, perché strano, perché rappresenta una creatura che non ti aspetteresti mai vedere in quei luoghi così piegati dal freddo polare … fa pensare ad una entità fantastica … così come l’unicorno o un altro essere mitologico… eppure questa creatura esiste e come noi fa parte di questo mondo.
Facente parte della Famiglia delle Alcidae, dell’Ordine dei “Caradriiformi” (Charadriiformes), il medesimo Ordine dei Gabbiani e di tanti altri uccelli marini.
La Famiglia delle Alcidae si distingue da tutte le altre, poiché comprende diversi generi di uccelli che dipendono dal mare e che esteticamente presentano caratteristiche comuni, sia di dimensioni che di colorazione e piumaggio. La Famiglia “Alcidae” raggruppa venticinque specie, di undici generi differenti.
La Pulcinella di mare è l’Alcidae per antonomasia, l’uccello che meglio rappresenta questa particolare categoria di “Aves”.
Pulcinelle di mare – Fratercula arctica (foto Federico Vinattieri)
Sul web spopolano le foto di questi animali, che per le loro caratteristiche uniche di colorazione e morfologia sono inconfondibili e molto fotografati dai ricercatori e soprattutto dai “birdwatchers”, gli appassionati osservatori di uccelli.
Si tratta di un uccello di media taglia, circa 30 cm di lunghezza e circa 500 grammi di peso. Il suo aspetto è un vero e proprio capolavoro della natura per accostamento di colori e per definizione del disegno. Tutta la parte superiore del corpo è di colore nero, colore che contrasta totalmente con la parte inferiore che è bianca candida, parte bianca che comprende tutto il petto fino al sottocoda. Il colore del corpo somiglia vagamente alla colorazione classica del “Pinguino”.
Le sue guance sono grigio chiaro, dove la parte inferiore è bianca e la parte superiore nera. Le zampe sono arancione acceso, con unghie scure. Il becco è un accostamento cromatico incredibile che varia dal rosso, al giallo al blu, è di forma più o meno triangolare, e piatto se visto di lato. Pochi sanno che il becco di questi animali perde l’intensità dei colori in inverno e ritorna ad essere nuovamente colorato dal periodo primaverile. I colori, come nella gran parte degli uccelli, servono solo come “indice di attrazione” per tutti i potenziali partner, durante appunto la stagione degli amori. Come succede anche per il “Tucano”, le caratteristiche del becco sono di fondamentale importanza per attirare esemplari del sesso opposto.
La Pulcinella ha colonizzato gran parte delle coste e dei mari dell’estremo Nord Europa e del Nord Atlantico, e più precisamente è presente in Norvegia, Scozia, Inghilterra, Irlanda, Islanda e anche nell’Isola di Terranova. In Islanda questo uccello è diventato parte integrante della cultura nazionale e una delle basi dell’alimentazione per i vari villaggi e città. È stato stimato che circa il 60 % della popolazione mondiale di Fratercula nidifichi appunto nella terra dei ghiacci.
È principalmente un uccello che vive in colonie, sempre nelle vicinanze di coste o scogliere marine, e raramente anche di laghi. Nidifica in nidi posti in cunicoli interrati, ricavati solitamente da vecchie tane abbandonate di leporidi, e queste possono avere una lunghezza anche superiore ai due metri; più nascoste sono le tane, meglio risulteranno protette dai vari predatori che sono alla costante ricerca delle uova per nutrirsi. Non hanno alcun problema a scavare di sana piante un tunnel, spostando con le zampe grandi quantità di terra. Nidificano anche sulle cime delle scogliere, tra le rocce, o in anfratti ben mimetizzati. Per imbottire il nido, vengono utilizzate varie fibre vegetali, tra cui erba, fogliame, muschio, alghe, ma anche delle piume per renderlo più soffice. La fase di corteggiamento in questa specie è quasi commovente, in quanto il maschio e la femmina si scambiano una serie di sfregamenti con il becco paragonabili a dei veri e propri baci umani. Una coppia rimane tale per diversi anni.
La femmina di Pulcinella depone uno o al massimo due uova, che cova per un periodo che può variare tra i 39 ed i 43 giorni. Sia il maschio che la femmina si impegnano a mantenere costante la temperatura delle uova, alternandosi in questo compito, permettendo al relativo compagno di andare a nutrirsi in acqua per qualche ora. Quando nascono i pulcini hanno un peso di circa 50 grammi e dal momento della schiusa i genitori non possono mai perdere di vista il nido, poiché questa specie ha due temibili nemici che non aspettano altro che una distrazione dei genitori per introdursi nel nido e divorare i novelli. Le due specie antagoniste del Puffin sono il Gabbiano, con cui spesso si scaturiscono delle grandi battaglie, ed il famigerato “Stercorarius”, uno degli uccelli marini più affine ai rapaci, sia per caratteristiche comportamentali che per aspetti morfologici, quali becco adunco ed artigli ricurvi.
I nidiacei lasciano definitivamente il nido, solitamente nei primi mesi estivi e di notte, per evitare di essere predati. La maturazione sessuale è piuttosto tardiva e avviene a circa cinque anni di età.
Una particolarità della riproduzione della Fratercula è che ogni anno la femmina torna a deporre le uova nella sua colonia d’origine e soprattutto nel medesimo luogo dove ha deposto l’anno precedente; gli studiosi tutt’oggi non sanno spiegarsi come sia possibile per loro mantenere questa straordinaria capacità di orientamento.
Allo stato naturale possono anche oltrepassare i venti anni di età.
Al contrario di uccelli marini più goffi come i Pinguini, le Pulcinelle di mare non hanno perduto l’attitudine al volo, ma anzi, si sono evolute in veri e propri uccelli a triplice facoltà di movimento, infatti non hanno alcun problema a spostarsi in aria, in acqua o sulla terra, anche su suoli rocciosi o accidentati. Avendo un’apertura alare molto breve in relazione all’anatomia generale del corpo, devono spendere molta energia per volare, perché sono costretti a battere le ali con molta molta rapidità, addirittura arrivando a 400 battiti al minuto. Con questo metodo, se pur faticoso, riescono ad arrivare in volo a più di 80 km orari. L’acqua resta indubbiamente l’elemento ideale per questi uccelli, che si rivelano dei nuotatori eccezionali, evoluti in modo da utilizzate le proprie ali e le proprie zampe palmate, per una perfetta navigazione sopra e sotto le onde. Anche se non riescono a restare in apnea per più di mezzo minuto, possono però immergersi senza difficoltà fino ai 60 metri di profondità, cercando la loro preda naturale, cioè l’aringa e anche altri piccoli pesci e l’anguilla di sappia.
In Nord Europa, soprattutto nei pressi di Nordkapp (Capo Nord), dove il turismo è periodicamente presente, e in altre zone costiere a nord della Norvegia, sono state istituite delle vere e proprie zone per l’avvistamento di questi pennuti, punti d’interesse presi d’assalto dagli ornitologi, dove alcuni residenti ne hanno fatto un vero e proprio business, organizzando safari fotografici con piccole imbarcazioni ed itinerari precisi, che garantiscono, nella maggior parte dei casi, di poter scattare incredibili fotogrammi ed immortalare questi uccelli nel loro habitat naturale; un’esperienza da provare!
Per la sua originale estetica, il Puffin è stato anche preso come esempio per i personaggi di diversi famosi film d’animazione.
Federico Vinattieri con la moglie Sara
Federico Vinattieri è un appassionato allevatore di Canarini e di Mastini Napoletani (Allevamento di Fossombrone – http://www.difossombrone.it/ – http://lupi.difossombrone.it/). Curriculum vitae >>>
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