I Controlli Funzionali in Italia sugli animali in produzione zootecnica
di Giuseppe Accomando
Introduzione
In Italia il miglioramento genetico delle specie animali in produzione zootecnica è prerogativa dell’AIA (Associazione italiana allevatori) fondata il 20 agosto 1944 a Roma con l’obiettivo di far rinascere la zootecnia devastata dal secondo conflitto mondiale. Negli anni la struttura iniziale si è rapidamente accresciuta e ramificata capillarmente su tutto il territorio sostenendo ogni settore zootecnico e sviluppando tutta una serie di attività di assistenza alle aziende che hanno contribuito a fare della nostra zootecnia una delle più avanzate in campo mondiale. Nella tabella sono riportate, per singole regioni e per specie allevate, il numero degli allevamenti iscritti ai libri genealogici e sottoposti ai controlli funzionali.
Attualmente l’AIA è costituita da 36 associazioni nazionali per specie e razza (ANA), 16 associazioni regionali (ARA) e 92 associazioni provinciali (APA). L’AIA svolge sugli allevamenti attività tecniche, gestionali, economiche, scientifiche e divulgative.
Le attività tecniche comprendono:
– controlli funzionali sulla produttività del bestiame
– tenuta dei libri genealogici e dei registri anagrafici
– assistenza tecnica agli impianti di mungitura
– uffici studi
– laboratorio standard latte
– coordinamento mostre zootecniche
– interventi per la qualità delle carni
Da oltre 60 anni l’attività dei controlli funzionali garantisce alla comunità nazionale la conoscenza dei dati del nostro patrimonio zootecnico.
Si definiscono, pertanto, controlli funzionali i dati rilevati sui singoli animali presso gli allevamenti relativi a:
-Identificazione univoca dell’animale e dell’allevamento in cui viene controllato
-Dati produttivi e riproduttivi
-Analisi sui prodotti animali
-Stati fisiologici dell’animale
Scopo dei controlli funzionali
La finalità dei controlli funzionali è quella di realizzare in modo sistematico il rilevamento, la registrazione, l’elaborazione, la pubblicazione e la divulgazione dei dati tecnici necessari all’attività di incremento e miglioramento della produttività animale ed alla valorizzazione economica delle produzioni secondo norme stabilite e riconosciute a livello internazionale. L’esecuzione dei controlli funzionali consente il rilevamento di dati indispensabili ai fini della realizzazione dei programmi di miglioramento genetico che vengono impostati e realizzati dalle singole associazioni nazionali di razza (ANA) che detengono l’ufficio centrale del libro genealogico (UCLG). All’allevamento vengono forniti dei moduli elaborati con tutte le informazioni tecnico economiche che consentono una conveniente gestione economica.
Organizzazione dei controlli funzionali in Italia
I controlli delle attitudini produttive sono svolti per ogni specie, razza o altro tipo genetico dalla AIA mediante l’ufficio centrale dei controlli (UCCPA) ed i propri uffici provinciali. Dal punto di vista tecnico, la legge 30/91 e successivamente la legge 280/99, definiscono precise competenze circa l’attività di selezione nel nostro Paese, in particolare: l’effettuazione dei controlli funzionali, e della successiva elaborazione dei dati è effettuata dall’AIA, come ufficio centrale dei controlli della produttività animale, attraverso i propri uffici provinciali (APA). La stima del valore genetico degli animali viene effettuata dalle ANA, a partire dai dati raccolti in allevamento, dai rilievi effettuati nei centri genetici, dalle valutazioni morfologiche.
Struttura organizzativa dell’associazione allevatori
Associazione italiana allevatori
È un organismo di secondo grado di cui sono soci le Apa, le Ara e le Ana, la sua funzione principale è quella di elaborare i record fenotipici da fornire alle Ana, a partire dai dati raccolti dalle Apa, secondo le norme ufficiali approvate dall’ICAR (International Commitee for Animal Recording). Presso l’AIA è attivo l’ufficio centrale dei controlli della produttività animale UCCPA per bovini da latte, bufali, bovini da carne, ovini, caprini.
Associazione nazionali degli allevatori
Sono organismi di secondo grado di cui sono soci le Apa, la sua funzione principale è la tenuta del libro genealogico e lo svolgimento delle valutazioni genetiche dei riproduttori, al fine della gestione del miglioramento genetico delle razze o delle specie di loro competenza. A tal fine le Ana gestiscono anche i cosiddetti centri genetici che servono per la raccolta ed il controllo (sia di requisiti sanitari che zootecnici) di tutti i riproduttori maschi da sottoporre a valutazione genetica.
Associazioni provinciali allevatori
Sono organismi di primo grado a cui sono associati direttamente gli allevatori, la loro funzione principale, su delega dell’AIA, è quella di raccogliere, tramite il personale di campagna (controllori zootecnici), i dati produttivi e riproduttivi presso gli allevatori soci, nonché del ritorno delle informazioni agli stessi. Presso le Apa sono attivi gli uffici provinciali dei controlli e dei libri genealogici.
Associazioni regionali allevatori
Sono organismi di secondo grado, svolgono funzioni di coordinamento e collegamento tra le Apa, oltre alla realizzazione di programmi di assistenza tecnica, nel campo dei controlli funzionali effettuano le analisi del latte attraverso i propri laboratori.
Evoluzione dei controlli funzionali in Italia
Per quanto riguarda i bovini, i controlli funzionali riguardano circa il 60% della popolazione di vacche da latte presenti nel Paese, il trend dell’adesione degli allevatori ai controlli funzionali risulta in costante aumento, a prescindere dall’andamento delle consistenze delle popolazioni totali delle razze interessate. Tale andamento è dovuto anche all’elevato grado di professionalità raggiunto dagli allevatori italiani. Di seguito viene illustrato il trend della popolazione animale sottoposta a controllo funzionale in Italia.
Norme tecniche per i controlli funzionali
Le norme, a livello nazionale, sono emanate dai comitati tecnici centrali dei controlli per il latte e la carne; a livello internazionale, invece, è l’ICAR a dettare le disposizioni per tutti i Paesi membri per quanto attiene ai metodi di esecuzione dei controlli, ai metodi di calcolo dei record produttivi e riproduttivi, ai metodi analitici per le determinazioni di laboratorio ed ai criteri di accuratezza degli strumenti di misurazione della quantità di latte e dei contenuti dei componenti del latte. Le norme per l’esecuzione dei controlli funzionali da sottoporre all’approvazione dei comitati tecnici centrali riguardano:
– Modalità di misurazione, stima eventi produttivi e riproduttivi
– Metodi analitici per le determinazioni di laboratorio
– Metodi di calcolo dei record fenotipici
– Tecniche, controlli, congruità, codifica ed identificazione degli animali, delle razze e degli allevamenti
– Criteri di taratura e calibrazione degli strumenti di registrazione delle produzioni e delle apparecchiature di laboratorio
– Modalità e criteri per l’effettuazione dell’attività ispettiva finalizzata alla verifica della corretta applicazione delle norme e modalità di pubblicazione delle statistiche ufficiali.
Disciplinari per i controlli funzionali
Regolamento per lo svolgimento dei controlli della produzione del latte nella specie bovina.
Regolamento per lo svolgimento dei controlli della produttività dei bovini da carne.
Regolamento per lo svolgimento dei controlli della produzione nella specie ovina e caprina.
L’organo di stampa dell’AIA è il quindicinale “ L’Allevatore” strumento di divulgazione tecnico-professionale e sensibilizzazione delle istituzioni e dell’opinione pubblica, l’AIA quindi, come sopra scritto, gestisce i libri genealogici, intesi come l’insieme dei documenti e delle norme che hanno lo scopo di rilevare i dati e di indicare gli obiettivi della selezione, esempio, migliorare la quantità di latte di una determinata razza, migliorare il contenuto in grasso del latte, il peso vivo alla nascita, l’Incremento ponderale giornaliero, l’indice di conversione alimentare, la qualità della carne, riducendo ad esempio il grasso intramuscolare e di copertura, etc. I regolamenti dei diversi libri genealogici fanno capo alla legge fondamentale n° 126 del 03/02/1963 e successive modificazioni ed integrazioni.
Giuseppe Accomando, laureato in Scienze agrarie presso l’Università Federico II di Napoli, è docente di zootecnica. Curriculum vitae >>>
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