Al genere Lophura appartengono numerose e splendide specie di fagiani ornamentali tra le quali oltre ai popolari Argentato e Swinhoe spicca il gruppo dei cosiddetti fagiani crestati o Lophura ignita, che raggruppa il fagiano di Viellot, Lophura ignita rufa, il fagiano Delacour, Lophura ignita macartneyi, e il fagiano Nobile, Lophura ignita nobilis del quale esiste una specie affine, il Lophura ignita ignita, dagli stessi colori ma di dimensioni minori… Continua >>>


Pasquale D’Ancicco è un appassionato allevatore di avicoli e in particolare di fagiani. Ha collaborato alla realizzazione dell’Atlante dei Fagiani di Agraria.org.

La trattazione riguarda un prodotto classificabile tra le creme dolci di tipo spalmabile. La tipologia non rientra tra i casi governati da schema normativo specifico (“verticale”), pertanto le norme di riferimento sono solo di tipo generale. Si realizza un prodotto trasformato a base di nocciole. L’azienda, per la trasformazione, si avvale di un laboratorio esterno. Quindi, una parte del ciclo produttivo, è svolta al di fuori dell’azienda stessa… Continua >>>


Donato Ferrucci, Dottore agronomo libero professionista, riveste attualmente l’incarico di Responsabile di Bioagricert Lazio e di Cultore della materia presso la cattedra di Gestione e Comunicazione d’Impresa” – Facoltà di Scienze della Comunicazione, Università degli Studi della Tuscia.

Il rinnovato interesse nell’allevamento dell’asino per la produzione di latte ha focalizzato l’attenzione su una più corretta gestione degli animali sia in termini d’alimentazione che di governo. Quel che qui s’intende fare, è appunto dare alcuni indirizzi per la gestione dell’asino al fine di assicurarne il benessere, sia per l’allevamento con finalità produttive, sia per l’allevamento per ragioni d’affezione…. Continua >>>

Alma Pesce è laureata presso la Facoltà d’Agraria di Torino nel 2004 con la laurea di primo livello in Scienze Forestali ed Ambientali con tesi sul Cancro corticale del castagno. Nel 2008 ho conseguito la laurea di secondo livello con tesi sulla rivalutazione dell’allevamento dell’asino

In Italia il consumo totale di caffè è di circa 5,4 Kg pro capite e si calcola che ogni giorno si consumino circa 10 milioni di espressi al bar. Vi sono paesi dove si consuma molto più caffè che in Italia: il Lussemburgo con 16,7 kg. (!), la Finlandia con 12 Kg, la Danimarca e la Svezia con 8 kg e l’ Olanda con 10 Kg pro capite. La produzione totale di caffè nel 2010 è stata di circa 7 milioni di T: l’America Latina ne ha prodotti 4.2 milioni, con 2 milioni di T. prodotte dal Brasile (quasi un terzo della produzione mondiale)… Continua >>>

Pietro Simoni, laureato in Scienze Alimentari, si occupa da più di 30 anni di Sviluppo Rurale in America Latina e di temi relativi all’alimentazione e alla povertà rurale. Ha collaborato con la Cooperazione Italiana, con la FAO, la UE e la Banca Mondiale. Attualmente collabora stabilmente come free-lance con l’IFAD.

La tracciabilità dei prodotti alimentari è un’esigenza del produttore, oltre che del consumatore, che intende in questo modo testimoniare la qualità e la sicurezza delle proprie produzioni e tutelarsi da scandali eventuali. Essa è infatti lo strumento della sicurezza alimentare. Con questo termine si deve, intendere la capacità di segnare in ogni fase del processo produttivo e distributivo, tutto il percorso di un alimento e viceversa… Continua >>>

David Meo Zilio è laureato in Scienze e Tecnologie Agrarie presso l’Università di Firenze. Ha conseguito il titolo di dottore di ricerca presso il dipartimento di Scienze Zootecniche.

Le api sono insetti che, oltre ad avere un importante ruolo in natura, posseggono la capacità di organizzarsi e rapportarsi fra di loro in maniera particolarmente affascinante. Basti pensare che in una colonia diverse migliaia di api operaie cooperano per la costruzione del nido, per il bottinamento e l’allevamento della covata; sono proprio le necessità della prole e quelle dell’insieme sociale a stimolare preferenze ed adattamenti… Continua >>>


Alessandra Bruni, diplomata presso l’Istituto Tecnico Agrario di Firenze e laureata in Scienze e Tecnologie Agrarie presso la Facoltà di Agraria di Firenze con tesi dal titolo “Importanza dell’ape nella produzione di miele di melata e nell’impollinazione di piante forestali”.

Il terreno naturale è, solitamente, coperto da piante spontanee erbacee, arbustive o arboree: è, pertanto, necessario praticare appositi interventi (es. dissodamento, spietramento) per rendere il terreno idoneo a ricevere le colture agrarie. Così ottenuto il terreno, esso va, quindi, sottoposto a determinati lavori preparatori (es. l’aratura), di tipo autunnale, primaverile ed estivo… Continua >>>


Alessandro M. Basso, Dottore di ricerca interfacoltà Agraria-Giurisprudenza in “uomo-ambiente”, giornalista pubblicista, geometra abilitato, responsabile sezione cultura “uomo-ambiente” della Associazione dei Dottori in Scienze Agrarie e Forestali della provincia di Foggia

Grit è il termine inglese per “sabbietta”. Molte persone credono erroneamente che vada utilizzato come fondo per la gabbia al pari della sabbietta igienica per gatti. Non tutti sanno che esistono DUE tipi di grit: quello solubile e quello insolubile. Il grit solubile è composto da carbonato di calcio (banale calcare) e solitamente è ricavato da gusci d’ostrica tritati ma si trova anche in altre formulazioni addizionate di parti di molluschi e carbone… Continua >>>


Marco Canova, laureato in Medicina Veterinaria presso l’Università degli Studi di Bologna, è medico veterinario libero professionista, si occupa prevalentemente di Uccelli e collabora con alcune strutture veterinarie della sua zona. Attualmente sta svolgendo il Dottorato di Ricerca in Scienze Veterinarie presso la Facoltà di Medicina Veterinaria di Bologna.

Tante le cose che abbiamo fatto negli ultimi 12 mesi grazie alla collaborazione dei moltissimi amici di Agraria.org. Il 2011/2012 è stato un anno ricco di soddisfazioni: i visitatori di www.agraria.org sono cresciuti ulteriormente (siamo arrivati alla bellezza di quasi 35.000 pagine viste al giorno), la nostra www.rivistadiagraria.org ha superato i 28.000 iscritti alla newsletter e nel www.forumdiagraria.org abbiamo raggiunto i 16.000 iscritti… Continua >>>

Nell’ultimo decennio si è riscontrato un rinnovato e sempre più crescente interesse nazionale ed internazionale per il castagno, un’antica coltura che ha rappresentato nel passato l’esclusiva risorsa alimentare ed artigianale dei territori montani del nostro Paese. Il castagno riveste il triplice ruolo di risorsa forestale, di specie da frutto e di elemento tipico del paesaggio montano. Il castagno europeo spontaneo (Castanea sativa Miller) infatti è l’elemento caratterizzante… Continua >>>


Manuela Stacchiotti, Dottore Forestale iscritto all’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali di Roma Laureata in Scienze Forestali e Ambientali, Dottore di Ricerca in Protezione delle Piante. Attualmente svolge la Libera professione di Dottore Forestale su Roma e provincia, occupandosi prevalentemente di Verde urbano

Una reazione anomala del terreno, anche se è un fattore che ne riduce la vocazione agronomica, non esclude l’utilizzo del medesimo ai fini agricoli: sono necessari, però, appositi accorgimenti che servono a ridurre lo svantaggio rispetto ai terreni neutri i quali sono, in generale, considerati quali migliori terreni per l’agricoltura. Gli interventi sono detti “correttivi” quando si aggiungono materiali al terreno per modificarne, in meglio, la reazione o ph… Continua >>>


Alessandro M. Basso Dottore di ricerca interfacoltà Agraria-Giurisprudenza in “uomo-ambiente”, giornalista pubblicista, geometra abilitato, responsabile sezione cultura “uomo-ambiente” della Associazione dei Dottori in Scienze Agrarie e Forestali della provincia di Foggia, Guida ufficiale del Parco nazionale del Gargano, Avvocato, conciliatore professionista.