La cura delle tartarughe acquatiche: piccola guida per principianti
di Ivana Stella
Questo scritto vuole essere una piccola guida per chi si avvicina al mondo dei rettili per la prima volta ed in particolare al mondo delle tartarughe acquatiche.
Le tartarughe acquatiche sono dei simpatici rettili che si trovano comunemente in commercio. La specie più venduta nei Pet Shop è Trachemys scripta scripta (per le caratteristiche vedere:
www.agraria.org/faunaselvatica/tartaruga-palustre-americana.htm).
Tartaruga Palustre Americana Trachemys scripta scripta (foto John White)
Vedendo le tartarughe in un negozio di animali o ad una fiera si è tentati di acquistarne una, spesso senza conoscere le sue caratteristiche e le sue esigenze. È importante invece affrontare l’acquisto con la consapevolezza che tutti gli animali sono degli esseri viventi, che devono essere rispettati sia per quanto riguarda le loro abitudini di vita che per le loro necessità alimentari.
I punti fondamentali da conoscere sulle tartarughe acquatiche riguardano il loro alloggiamento all’interno della casa, la loro alimentazione ed il tempo necessario per la pulizia e le coccole.
L’alimentazione deve essere completa e non costituita da soli gamberetti, che le tartarughe adorano, ma che sono assolutamente insufficienti dal punto di vista nutrizionale.
Un’alimentazione esclusivamente a base di gamberetti può provocare serie malattie da carenza di vitamine, che possono causare anche la morte dei nostri animali.
È consigliabile acquistare un mangime completo per tartarughe d’acqua dolce, di solito venduto in pellet.
Quando mangiano, le tartarughe tendono a prendere il cibo e portarlo in acqua per poi ingoiarlo. Così facendo sporcano molto la loro vasca e bisogna cambiare spesso l’acqua. Io consiglio di procedere con la somministrazione degli alimenti in una vasca a parte, in maniera da evitare che residui di cibo non consumato marciscano nella vasca principale, provocando proliferazione batterica, che può essere causa di infezioni batteriche per le tartarughe e di cattivo odore in casa. La pulizia dell’ambiente dove vivono è indispensabile per evitare che le tartarughine contraggano malattie e che possano trasmetterle all’uomo. Per prevenire quest’ultima eventualità è buona regola lavarsi bene le mani dopo averle maneggiate. Si possono toccare ed accarezzare tranquillamente a patto di evitare i contatti animali-bocca e mani sporche-bocca.
Riguardo all’alloggiamento, nei negozi di animali le tartarughe ci vengono proposte in vendita spesso abbinate ad una vasca-tartarughiera molto carina, ma assolutamente inadatta all’animale che devono ospitare. La tartarughiera è troppo piccola per farci vivere una tartaruga. Può essere usata per un breve periodo, per esempio se la portiamo in vacanza o la affidiamo a qualcuno durante una nostra assenza, oppure se la usiamo per la somministrazione della razione alimentare.
L’ideale per la detenzione domestica di una tartaruga acquatica è sistemarla in un terracquario, un acquario bello grande (misure minime 60x40x40 cm) con una zona di acqua profonda dove possa nuotare ed una zona emersa dove riposarsi e prendere i raggi UV. Questa zona emersa può essere un mattone o un sasso grande. Le tartarughe amano nuotare e devono avere lo spazio idoneo per farlo.
Un acquario può essere molto costoso. Si può ovviare a questa spesa acquistando un ben più economico contenitore in plastica a sponda alta, uno di quelli che si usano per riporre i maglioni in estate. Da utilizzare senza chiudere il contenitore con il coperchio, altrimenti si rischia il soffocamento degli animali. Se necessario si possono praticare dei fori con un trapano sul coperchio ed utilizzarlo come barriera, per esempio se abbiamo gatti e temiamo che possano cercare di catturare le tartarughe.
Un acquario viene venduto con il filtro per la pulizia in dotazione, mentre se optiamo per l’acquisto di un contenitore in plastica, questo non sarà dotato di filtro e tenderà a sporcarsi maggiormente, quindi sarà necessario cambiare l’acqua più spesso.
Oltre alla vasca, bisogna fornire una lampada a raggi UVA e UVB, molto importanti per i rettili, perché i raggi UVA, stimolano l’appetito e l’attività riproduttiva, mentre i raggi UVB sono indispensabili per la sintesi di vitamina D3 e per fissare il calcio nel guscio e nelle ossa. Senza la vitamina D3, infatti, viene assorbito solo il 10-15% del calcio alimentare, mentre con la vitamina D3 ne viene assorbito fino all’80%.
Nel sistemare le lampade UVB dobbiamo ricordare che non devono essere schermate da vetro o plastica, altrimenti i raggi vengono bloccati e la loro funzione risulterebbe inutile. Inoltre devono essere sostituite ogni 6-12 mesi, perché dopo tale periodo non emettono più raggi UVB.
Acquaterrario con tartarughe (foto Ivana Stella)
Tartaruga Palustre Americana (foto Ivana Stella)
Da quanto scritto ci si può già rendere conto che l’acquisto della tartaruga d’acqua deve essere corredato dall’acquisto degli alimenti e degli accessori adatti. Ma la cosa fondamentale quando si decide di far entrare un animale nella propria vita è quella di essere consapevoli che bisogna dedicargli del tempo. Anche una piccola tartaruga necessita di tempo per il suo accudimento: tempo per la pulizia della vasca, per la somministrazione degli alimenti, per le coccole. E questo tempo non sempre ce lo abbiamo, quindi, prima di prendere un animale, dobbiamo chiederci: sarò in grado di fornirgli tutto quello di cui ha bisogno? Se la risposta è “Sì!”, allora la vita con un nuovo compagno ci regalerà una delle esperienze più belle in assoluto!
Ivana Stella è laureata specialista in Scienze Animali presso la Facoltà di Medicina Veterinaria di Udine. Ha partecipato al corso di etologia “Courtship and rivalry in birds” (Cornell University, New York). Curriculum vitae >>>
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