Valutazione di accessioni di zucchino
in coltivazione primaverile-estiva in area interna della regione Campania
Risultati delle prove dal CRA-CAT di Scafati
Dr. Eugenio Cozzolino e P.A. Vincenzo Leone
Le aziende tabacchicole delle province di Avellino e Benevento che dispongono di risorse irrigue, anche a discreta altimetria (300-400m slm), stanno riorientando la produzione principale (la cui dismissione è perseguita dalla U.E.) verso colture orticole per la filiera corta e la grande distribuzione. La zucca da zucchini sta fornendo interessanti risultati economici. Al fine di garantire livelli adeguati di redditività della coltura, è necessario che le scelte delle agrotecniche abbiano come obiettivo la massimizzazione della produttività, il miglioramento della qualità e la riduzione dei costi colturali. In particolare, la scelta varietale svolge un ruolo molto importante ai fini del conseguimento degli obiettivi di cui sopra. Nella prova di confronto varietale effettuata nell’anno 2009 presso l’azienda agricola di Grasso Gennaro, sita in Venticano (AV), sono state saggiate 22 cultivar a frutto di colore verde medio, in un ciclo produttivo primaverile-estivo. Il particolare andamento meteorologico che ha caratterizzato il periodo con un mese di giugno piovoso e nebbioso ha reso difficile la lotta alla pseudoperonospora con ripercussioni negative sullo sviluppo delle piante. Luglio è stato invece particolarmente caldo ed asciutto nella seconda e nella terza decade.
Le piantine allevate in contenitori alveolati sono state trapiantate il 20 maggio, su terreno pacciamato con film LDPE nero.
Le parcelle sperimentali costituite da file di 7 piante disposte a distanza di 1,60 x 0,6 m. sono state disposte in campo in un disegno a blocchi completamente randomizzati con 2 repliche.
Tenendo conto della buona dotazione di elementi nutritivi e delle asportazioni della coltura, sono stati apportati 150, 100 e 80 kg ha-1 di N, P2O5 e K2O. Fosforo e potassio sono stati apportati al momento dell’aratura, mentre un terzo dell’azoto è stato interrato prima di stendere la pacciamatura. La restante quota di azoto è stata frazionata in copertura con interventi di fertirrigazione, con la quale sono stati apportati anche modeste quantità di calcio e magnesio. L’acqua è stata somministrata con impianto fisso di microirrigazione sotto pacciamatura con ali gocciolanti autocompensanti. Le infestanti nelle interfile sono state controllate con due interventi di sarchiatura meccanica. La coltura è stata difesa secondo le “Norme tecniche per la difesa fitosanitaria ed il diserbo integrato delle colture” della Regione Campania (DD n. 29 del 5 marzo 2009).
La raccolta, manuale, è stata eseguita in 23 passaggi, prelevando a giorni alterni le zucchine lunghe 14-21 cm, iniziando il 25 giugno e terminando l’8 agosto. La classifica delle cultivar per livello di produzione e qualità è rappresentata nella figura 1. Il livello della produzione commerciabile è variato tra 30 e 45 t/ha, mentre il punteggio medio per la qualità della produzione è variato tra 50 e 90 centesimi. Un indice sintetico della produzione in valore è stato ottenuto moltiplicando l’indice relativo di produzione commerciabile (100*P/Pmax) per l’indice relativo di qualità (100*Q/Qmax).Per il calcolo di quest’ ultimo sono stati valutati l’uniformità, la colorazione e delicatezza della buccia mediante punteggi in scala decimale assegnati a vista, mentre la consistenza della polpa è stata misurata con durometro Bareiss. Livello di produzione e indice di valore della produzione hanno mostrato nel complesso una correlazione positiva, perché i frutti delle cultivar più produttive sono risultati di migliore qualità rispetto a quelli delle cultivar meno produttive.
In base all’indice complessivo di valore della produzione le cultivar Quine, Syros, Rhodos e Velvia sono risultate le migliori, seguite dalla Mikonos, considerata di riferimento in questa prova. Con un ciclo inferiore a 3 mesi le migliori cultivar potrebbero fornire alla quotazione media del periodo PLV intorno a 15.000 €/ha.
Eugenio Cozzolino, laureato in Scienze Agrarie presso la Facoltà di Agraria dell’Università di Napoli “Federico II” e abilitato all’esercizio della libera professione di Agronomo, lavora presso il Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura-Unità di ricerca per le alternative al Tabacco. Curriculum vitae >>>
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