L’oidio della vite, conosciuto anche con il nome di “mal bianco”, e’ normalmente presente nei vigneti della penisola italiana, ma causa problemi soprattutto nell’Italia Meridionale ed Insulare. Continua >>>

di Dario Angeli e Ilaria Pertot
Centro SafeCrop dell’Istituto Tecnico Agrario di San Michele all’Adige (Trento). Il Centro eccelle nella ricerca innovativa orientata verso lo sviluppo di tecnologie atte a ridurre gli input chimici in agricoltura e ad usare metodi per la protezione delle piante a basso impatto.

Tutti quanti ricordiamo l’emergenza Afta epizootica del 2001 che ha coinvolto molte aree dell’Europa centro-settentrionale. Il virus era riuscito ad attraversare il Canale della Manica, giungendo in Europa. Continua >>>

Cristiano Papeschi, zootecnico ed esperto in coniglicoltura, è laureato in Medicina Veterinaria all’Università di Pisa.

Il camoscio appenninico, unica specie  italiana ad essere stata inserita dall’IUCN (International Union for Conservation of Nature) nella lista rossa dei mammiferi “in pericolo di estinzione”,  riveste una grande importanza tra le entità faunistiche dell’Appennino abruzzese. Continua >>>

Eugenio Di Zenobio, laureato in Giurisprudenza, si dedica da anni allo studio ed alla salvaguardia del Camoscio d’Abruzzo.

Il Levistico, una pianta quasi dimenticata. Il suo nome deriva forse dal termine latino “Levare”, cioè togliere o alleviare poiché ha proprietà di lenire piccoli mali. Continua >>>

Felice La Rocca – Dipartimento di Scienze Agronomiche e Gestione del Territorio Agroforestale dell’Università degli Studi di Firenze.
Laura Paganucci – Docente di Biologia aplicata all’Istituto Tecnico Agrario Statale di Firenze.

L’allevamento della specie bufalina rappresenta una realtà economica importante specie nell’Italia Meridionale: classificazione, caratteri morfo-fisiologici, attitudini produttive e cenni sulla razione alimentare dei bufali. Continua >>>

Giuseppe Accomando, laureato in Scienze agrarie presso l’Università Federico II di Napoli, è docente di zootecnica presso l’Istituto Tecnico Agrario “F. De Sanctis” di Avellino.

Il mal dell’esca della vite è una sindrome dovuta all’azione di vari funghi che attaccano il legno della pianta ospite e provocano importanti danni al vigneto. Continua >>>

di Lorenza Michelon, Chiara Pellegrini e Ilaria Pertot
Centro SafeCrop dell’Istituto Tecnico Agrario di San Michele all’Adige (Trento). Il Centro eccelle nella ricerca innovativa orientata verso lo sviluppo di tecnologie atte a ridurre gli input chimici in agricoltura e ad usare metodi per la protezione delle piante a basso impatto.

Uno studio di avanguardia improntato su un approccio di tipo sistemico, la cui durata è stata stabilita in tre anni. Continua >>>

Fabio Ghiandai (Università degli Studi di Sassari) e Andrea Mustoni (Gruppo di Ricerca e Conservazione dell’Orso Bruno – Parco Naturale Adamello Brenta)

Vera regina fra le razze avicole nazionali la Livorno vanta numerosi estimatori in tutto il mondo tanto che esistono numerosi ceppi diversificati per ogni nazione di appartenenza. Continua >>>

Alessio Zanon è laureato in Medicina Veterinaria presso l’Università di Parma e ha conseguito il Dottorato di ricerca presso il Dipartimento di Produzioni Animali, Biotecnologie Qualità e Sicurezza degli Alimenti.

Malattia virale acuta e contagiosa, è presente in forma endemica sia sul territorio italiano che europeo e causa notevoli perdite sia nelle specie selvatiche che in quelle domestiche allevate. Continua >>>

Cristiano Papeschi, zootecnico ed esperto in coniglicoltura, è laureato in Medicina Veterinaria all’Università di Pisa.

Buone vacanze alle Lettrici e ai Lettori.

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Mario Giannone (redattore) e Marco Salvaterra (responsabile di Agraria.org).

Alimentazione … ricoveri e attrezzature … malattie. Continua >>>

Giuseppe Accomando, laureato in Scienze agrarie presso l’Università Federico II di Napoli, è docente di zootecnica presso l’Istituto Tecnico Agrario “F. De Sanctis” di Avellino.