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COME CONIUGARE SVILUPPO UMANO E ATTENZIONE GLOBALE ALL’AMBIENTE
CEFA –  il seme della solidarietà – in prima linea
per uno sviluppo più equo e sostenibile nel Sud del mondo

Sempre più spesso, nell’ambito del dibattito sulla tutela e la protezione dell’ambiente, si sente parlare di biodiversità ed il termine è frequentemente usato anche dai media. Tuttavia il suo significato profondo non sempre è chiaro: è in genere accettata la definizione secondo cui per biodiversità si intende la variabilità degli organismi viventi di ogni tipo e i sistemi ecologici dei quali sono parte. Il termine sintetizza quindi i concetti di diversità fra gli ecosistemi, fra le specie ed entro ogni singola specie. La diversità fra gli organismi viventi rappresenta una ricchezza dei sistemi ecologici di cui essi sono parte costituente; allo stesso modo, anche la diversità nel rapporto tra l’uomo e le altre specie viventi è un patrimonio prezioso che va tutelato. La necessità di conservare un elevato livello di biodiversità degli ecosistemi è oggi un principio genericamente accettato in quanto le risorse naturali rappresentano una fonte insostituibile di beni per l’uomo: lo sfruttamento di foreste, la pesca, l’agricoltura, l’allevamento zootecnico debbono mantenere carattere di rinnovabilità e di variabilità.

Purtroppo, tutto ciò in vaste aree del mondo non avviene a causa dello sfruttamento intensivo del suolo per insediamenti e infrastrutture, della trasformazione del modello colturale agricolo e forestale da estensivo ad intensivo e dell’occupazione dello spazio ambientale per il deposito di rifiuti tossici che determinano inquinamento, perdita di habitat naturali delle specie animali e allontanamento delle popolazioni dai loro territorio di origine rendendole quindi più vulnerabili. A fronte della tendenza ad una consistente diminuzione della biodiversità in atto e diffusa in tutto il pianeta e dell’impoverimento globale delle risorse naturali, diventa sempre più urgente la salvaguardia e la valorizzazione dei patrimoni rurali ed ambientali.

Ma i temi della protezione della biodiversità, della valorizzazione di forme di agricoltura sostenibile, biologica e di qualità, la diffusione di prodotti del circuito del commercio equo e solidale inteso come scambio che tutela la dignità e i diritti dei lavoratori di tutto il mondo, dei “diritti ambientali” dei popoli nel senso pieno del termine insomma, non sono presenti esclusivamente nel dibattito sull’ambiente ma anche nelle strategie della solidarietà internazionale, in quanto possono essere intesi quali strumenti nelle politiche di co-sviluppo tra Europa e Sud del mondo. Contro le pratiche di sfruttamento ecologico indiscriminato delle risorse naturali del Sud del mondo negli ultimi anni, infatti, i progetti di cooperazione allo sviluppo basati sull’agricoltura sostenibile e sul commercio equo e solidale, spesso in relazione tra loro, si sono sviluppati con efficacia e hanno dimostrato di essere una delle possibili soluzioni allo sradicamento della povertà. Questo soprattutto nelle aree del Sud del mondo dove le popolazioni per motivi di tradizione e scarsità delle risorse locali vivono essenzialmente dei prodotti della natura e del suolo e mantengono un’economia di sussistenza.

Il CEFAil seme della solidarietà – dal 1972 opera nell’ottica di  una particolare attenzione alle tematiche che sottostanno alla biodiversità, alla crescita sostenibile e ai temi della produzione nel pieno rispetto della persona. Infatti, la mission del CEFA consiste proprio nella realizzazione, nei paesi del Sud del mondo – Africa in particolare – di programmi di sviluppo integrato, con particolare attenzione ai settori dell’agricoltura (autosufficienza alimentare, produzione e trasformazione agricola, sostegno ad associazioni di contadini, valorizzazione delle terre incolte, sistemi di irrigazione, sementi e macchinari, acquacoltura e apicoltura) della zootecnia e veterinaria (allevamenti, laboratori, creazione di punti acqua) e dell’ambiente (vivai per forestazione, sensibilizzazione sulle tematiche ambientali, creazione di aree protette, lotta alla desertificazione, promozione delle peculiarità locali).

Il CEFA nei suoi interventi riconosce un ruolo centrale agli agricoltori e agli allevatori del Sud del mondo, favorendo l’introduzione e il mantenimento di metodi di produzione e allevamento compatibili con l’ambiente, il benessere degli animali da allevamento e la salvaguardia dell’habitat naturale, anche tramite la riduzione delle produzioni agricole intensive e il sostegno al reddito degli agricoltori e alle associazioni di produttori. Allo stesso modo, opera per tutelare l’identità sociale e culturale delle popolazioni indigene e delle etnie minacciate.

I progetti di difesa delle biodiversità e di promozione dei prodotti del commercio equo rivestono, quindi, un ruolo fondamentale nella cooperazione internazionale allo sviluppo per l’importanza che tali attività possono ricoprire nei processi di sradicamento della povertà, nel miglioramento della qualità della vita e delle possibilità di sviluppo autonomo delle popolazioni beneficiarie e nelle relazioni più eque tra Nord e Sud del mondo.

Per questo motivo è fondamentale potenziare la consapevolezza e il sostegno dei cittadini italiani ed europei nei confronti di politiche volte alla riduzione della povertà ed alla creazione di relazioni eque tra Nord e Sud del mondo: fin dalla sua origine il CEFA ha considerato un preciso dovere l’impegno nella promozione culturale, sensibilizzazione ed educazione allo sviluppo sul territorio italiano ed europeo. E proprio con questa logica, in coerenza con la sua mission statutaria, che oggi il CEFA è tra i promotori dell’Osservatorio Europeo permanente sui temi della protezione della biodiversità, il sostegno a forme di agricoltura sostenibile, la promozione e la certificazione dei prodotti del commercio equo e solidale. Favorire strategie che siano da un lato favorevoli alla salvaguardia degli ecosistemi, e dall’altro realistiche e apportatrici di benefici dal punto di vista socio-economico nell’ottica di uno sviluppo sostenibile diventa quindi sempre più centrale. Alla base della salvaguardia della biodiversità e dell’equilibrio degli ecosistemi, vi sono esigenze vitali, sanitarie, socio-economiche e culturali che non possono più essere trascurate e di cui dobbiamo assumerci la piena responsabilità.

CEFA – Comitato Europeo per la Formazione e l’Agricoltura 
Via Lame 118 – 40122 Bologna
Tel. 051 520285 – e-mail: info@cefaonlus.it
www.cefaonlus.it

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