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Al via il Nuovo esame di stato

di Mirella Bertolini e Marco Salvaterra

Il 19 dicembre 2006 la Camera dei Deputati ha dato il via libera alla riforma dell’esame di Stato. Questo il commento del Ministro della pubblica istruzione  Giuseppe Fioroni: “La riforma dell’esame di maturità restituisce alla nostra scuola una prova seria, credibile e autorevole, che permetterà ai nostri ragazzi di andare a testa alta in Italia e in Europa“.

Le prime reazioni provenienti dal mondo della scuola, in particolare dal corpo docente, sono di apprezzamento: “Finalmente un po’ di serietà!”. Dopo anni di autoreferenzialità, di riforme attese che tardano a venire, di autonomia che ha portato spesso all’isolamento, di progressiva trasformazione del collegio dei docenti da centro motore dell’attività didattica a sterile “progettificio” o assemblea sindacale, un primo segnale di cambiamento. Come riportato dai dati OCSE, la scuola italiana sta perdendo progressivamente posizioni rispetto a quella degli altri paesi: tranne poche eccezioni, i nostri studenti sono agli ultimi posti come livello di preparazione, e non solo in campo scientifico (da sempre “buco nero” della scuola italiana). Adesso serve una vera riforma della scuola secondaria, che sappia valorizzare quanto di buono c’è già, colmando la drammatica lacuna della formazione professionale e ridando prestigio e futuro a quella tecnica.
Agli studenti una raccomandazione e un invito: impegnatevi al massimo fin da ora, senza angoscia e stress, e pretendete dai vostri insegnanti il massimo impegno nel prepararvi all’esame che dovrà valutare non solo le vostre conoscenze, competenze e capacità, ma anche il lavoro svolto dai vostri docenti. E ricordatevi che la presenza nella commissione dei commissari esterni permetterà una valutazione un po’ più oggettiva della vostra preparazione.

LE CONFERME
Rimane confermata la scansione delle tre prove scritte più il colloquio orale.
La prima prova scritta intende accertare la padronanza della lingua italiana, nonche´ le capacita` espressive, logico-linguistiche e critiche del candidato;  la seconda ha per oggetto una delle materie caratterizzanti il corso di studio; la terza è a carattere pluridisciplinare e verte sulle materie dell’ultimo anno. 
I testi relativi alla prima e alla seconda prova scritta, scelti dal Ministro, sono inviati dal Ministero della pubblica istruzione; il testo della terza prova scritta e` predisposto dalla commissione d’esame con modalita` predefinite.
Le materie oggetto della seconda prova scritta sono individuate dal Ministro della pubblica istruzione entro la prima decade del mese di aprile di ciascun anno.
Il colloquio si svolge su argomenti di interesse multidisciplinare attinenti ai programmi e al lavoro didattico dell’ultimo anno.

I PRINCIPALI ELEMENTI DI NOVITA’

– Per gli anni scolastici 2006/07 e 2007/08:

  • reintroduzione dell’ammissione all’esame in sede di scrutinio finale: con la Legge Berlinguer del 10 dicembre  1997 tutti gli studenti scrutinati, anche se con valutazioni insufficienti,  erano automaticamente ammessi;
  • Commissioni d’esame composte da non più di sei membri (l’articolo 4 della Legge 10 dicembre 1997 n. 425 prevedeva non più di otto commissari);
  • ripristino delle commissioni d’esame miste (dopo il cambiamento disposto dalla Legge Moratti del 28 dicembre 2001), composte per metà da commissari interni e per metà esterni, oltre al Presidente esterno per non più di due classi; le materie di esame affidate ai commissari esterni sono scelte annualmente dal Ministro della pubblica istruzione (quest’anno sono state rese note il 17 gennaio);
  • introduzione della lode, da assegnare agli studenti che abbiano conseguito il punteggio di 100 senza alcuna integrazione;
  • modifica dei requisiti di ammissione per gli studenti che intendono anticipare l’esame per merito: l’ammissione sarà vincolata, oltre al conseguimento di 8/10 in ciascuna disciplina nello scrutinio del penultimo anno, anche al conseguimento della media di 7/10 nei due anni precedenti;
  • pubblicazione dell’esito delle prove scritte, per tutti i candidati, nell’albo dell’istituto sede della commissione d’esame un giorno prima della data fissata per l’inizio dello svolgimento del colloquio.

Per i candidati agli esami di Stato a conclusione, rispettivamente, dell’anno scolastico 2006-2007 e dell’anno scolastico 2007-2008, continuano ad applicarsi, relativamente ai debiti formativi e  l’attribuzione del punteggio per il credito scolastico, le disposizioni vigenti alla data di entrata in vigore della presente legge.

– Dall’anno scolastico 2008/09:

  • oltre alla valutazione positiva in sede di scrutinio finale, gli studenti dovranno aver saldato i debiti formativi contratti nei precedenti anni scolastici, secondo modalita` che verranno definite con decreto del Ministro della pubblica istruzione;
  • connotazione più tecnica e dimensione laboratoriale per la seconda prova scritta per gli istituti tecnici, professionali e artistici;
  • modifica dei punteggi di valutazione finale: il credito scolastico passerà da 20 a 25 punti; il colloquio scenderà da 35 a 30 punti; rimane invariato a 45 il punteggio totale per le tre prove scritte.

Percorsi di orientamento, di accesso all’istruzione post-secondaria e di valorizzazione di risultati di eccellenza
Il Disegno di Legge approvato delega inoltre i Governo ad adottare decreti legislativi al fine di:

  • realizzare appositi percorsi di orientamento  e di raccordo tra le istituzioni scolastiche, le universita`, gli istituti della formazione tecnica superiore finalizzati alla scelta, da parte degli studenti, di corsi di laurea universitari, di alta formazione e di formazione tecnica superiore, nonche´ di percorsi finalizzati alle professioni e al lavoro;
  • valorizzare la qualita` dei risultati scolastici degli studenti ai fini dell’ammissione ai corsi di laurea universitari a numero chiuso prevedendo che una quota del punteggio degli esami di ammissione sia assegnata agli studenti che abbiano conseguito risultati scolastici di particolare valore, nell’ultimo triennio e nell’esame di Stato;
  • premiare l’eccellenza degli studenti con incentivi, anche di natura economica, per la prosecuzione degli studi universitari o nell’ambito dell’istruzione e formazione tecnica superiore (a tal fine sono destinate risorse  pari a 5.000.000 euro).

Il 17 gennaio 2007 sono state rese note dal Ministro le materie oggetto della seconda prova d’esame (Allegato 1). Nell’occasione è sta emanata una circolare ministeriale (C.M. n.5 Prot.n. 425) con alcune novità (la circolare viene riportata in Allegato 2). Aspetti da sottolineare:

  • Seconda prova scritta: per la prima volta è stata assegnata al commissario esterno la disciplina oggetto della seconda prova scritta (nei tre anni delle Riforma Berlinguer era sempre stata assegnata al commissario esterno la prima prova scritta – Italiano).
  • Colloquio: esso si svolge “su argomenti di interesse multidisciplinare attinenti ai programmi e al lavoro didattico dell’ultimo anno di corso”. Deve ritenersi comunque rientrante tra gli argomenti di interesse multidisciplinare l’eventuale presentazione, da parte dei candidati, di esperienze di ricerca e di progetti in forma di tesina, preparati durante l’anno scolastico anche con l’ausilio dei docenti della classe. Gli argomenti possono essere introdotti mediante la proposta di un testo, di un documento, di un progetto o di altra questione di cui il candidato individua le componenti culturali, discutendole. E’ d’obbligo, inoltre, nel corso del colloquio, provvedere alla discussione degli elaborati relativi alle prove scritte. Il colloquio, nel rispetto della sua natura multidisciplinare, non può considerarsi interamente risolto se non si sia svolto secondo tutte le fasi sopraindicate e se non abbia interessato tutte le discipline per le quali i commissari, interni ed esterni, abbiano titolo secondo la normativa vigente.
  • La presenza nella Commissione di sei componenti, tra i quali alcuni titolari di insegnamenti di più discipline, e quella del Presidente, munito anch’egli di competenze disciplinari specifiche, assicurano allo svolgimento dell’esame, in particolare alla conduzione del colloquio, quel carattere di multidisciplinarità previsto dalla legge.

Storia dell’esame di maturità

1923 – Giovanni Gentile
Introduzione dell’esame di maturità, svolto al termine degli studi liceali, unici a permettere l’accesso a tutti i corsi di laurea. Quattro prove scritte e orale su tutte le materie del corso e sui programmi nazionali degli ultimi tre anni. La Commissione era costituita esclusivamente da docenti
esterni, in gran parte professori universitari. La votazione non prevedeva un punteggio unico, ma tanti voti quante erano le materie. Era prevista la sessione di esami di riparazione.
1940 – Giuseppe Bottai
A causa della guerra, vennero apportate molte semplificazioni nelle procedure dell’esame di maturità di Gentile, fino alla sostituzione 1940 e 1941, con lo scrutinio finale.
1951 – Guido Gonella
Viene ripristinato l’esame di maturità di Gentile sia per il numero delle prove scritte e per l’orale che per la formazione della Commissione. Uniche novità: introduzione dei membri interni (prima due e poi soltanto uno) e limitazione dei programmi ai due anni precedenti l’ultimo, per i quali venivano richiesti soltanto “cenni”.
1969 – Fiorentino Sullo
Solo due prove scritte e due materie per il colloquio (di cui una a scelta del candidato). Punteggio finale espresso in sessantesimi. Soppressione degli esami di riparazione e
liberalizzazione degli accessi agli studi universitari. Il decreto, convertito nella legge n.146 del 1971 avrebbe dovuto avere una validità sperimentale di soli 2 anni (ne durò invece 30!).
1997 – Luigi Berlinguer (Legge 425 del 10 dicembre 1997)
Cambia la denominazione: da maturità a esame di Stato, basato sulla verifica e certificazione delle
conoscenze, competenze e capacità. Tre le prove scritte, di cui la terza predisposta dalla Commissione e colloquio su tutte le discipline dell’ultimo anno. Introduzione del credito scolastico e del credito formativo.
La Commissione è composta da 6 o 8 commissari, di cui metà interni e metà esterni, più il Presidente esterno all’Istituto.
Votazione espressa in centesimi: 45 punti alle prove scritte, 35 al colloquio e 20 punti al credito scolastico. Viene valorizzata la presenza nell’esame della lingua straniera.
2001 – Letizia Moratti (Legge 28 dicembre 2001, n. 448 – finanziaria del 2002)
Le Commissioni sono costituite da soli membri interni e da un Presidente esterno nominato per tutte le Commissioni operanti in ciascun istituto.
2006 Giuseppe Fioroni (Legge 11 gennaio 2007, n. 1)
Ritorno alle Commissioni miste, reintroduzione dell’ammissione all’esame, credito scolastico da 20 a 25 punti.

La classe 5 D dell'Istituto Tecnico Agrario di Firenze
La classe 5 D dell’Istituto Tecnico Agrario di Firenze

ALLEGATO 1

Discipline seconda prova e commissari esterni – Istituti agrari

ISTITUTO TECNICO AGRARIO

Indirizzo Generale
2ª Prova scritta: Estimo rurale ed elementi di diritto agrario
Materie affidate ai commissari esterni:
– Estimo rurale ed elementi di diritto agrario
– Elementi di costruzioni rurali e disegno relativo
– Industrie agrarie

Indirizzo Agrario – viticolo enologico
2ª Prova scritta: Enologia, commercio e legislazione viticolo-enologica
Materie affidate ai commissari esterni:
– Enologia, commercio e legislazione viticolo-enologica
– Chimica viticolo-enologica
– Meccanica agraria ed enologica

Progetto Cerere unitario

1. Modulo Vivaismo e colture protette
2ª Prova scritta: Tecnica di produzione animale
Materie affidate ai commissari esterni:
– Tecnica produzione animale
– Chimica agraria e tecniche agro-alimentari
– Produzioni vivaistiche/orticole

2. Modulo Agro-ambientale
2ª Prova scritta: Tecnica di produzione animale
Materie affidate ai commissari esterni:
– Tecnica produzione animale
– Chimica agraria e tecniche agro-alimentari
– Ecologia applicata

3. Modulo Agro-industriale
2ª Prova scritta: Tecnica di produzione animale
Materie affidate ai commissari esterni:
– Tecnica produzione animale
– Tecnologie speciali
– Commercializzazione e legislazione

4. Modulo Valorizzazione delle produzioni animali
2ª Prova scritta: Tecnica di produzione animale
Materie affidate ai commissari esterni:
– Tecnica produzione animale
– Chimica agraria e tecniche agro-alimentari
– Zooeconomia

5. Modulo Agro-territoriale
2ª Prova scritta: Tecniche di gestione, valutazione ed elem. di legislazione
Materie affidate ai commissari esterni:
– Tecniche di gestione, valutazione ed elem. di legislazione
– Chimica agraria e tecniche agro-alimentari
– Tecnica di produzione animale

ISTITUTO PROFESSIONALE AGRARIO

Agrotecnico – Nuovo Ordinamento
2ª Prova scritta: Tecniche di produzione, trasform. e valoriz dei prod.
Materie affidate ai commissari esterni:
– Tecniche di produzione, trasform. e valoriz dei prod.
– Diritto e legislazione
– Ecologia applicata

ALLEGATO 2

C.M. n.5 Prot.n. 425     (17 Gennaio 2007)
Oggetto: Esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore. Anno scolastico 2006-2007. Nota esplicativa degli aspetti connessi alla legge 11/1/2007 n.1. 
Come noto, il 13 gennaio u.s. è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale, Serie generale n. 10, la Legge n. 1 dell’11 gennaio 2007, recante nuove disposizioni in materia di esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore e di delega al Governo in materia di raccordo tra la scuola e le Università.
L’intento primario che ha ispirato il provvedimento legislativo è stato quello di restituire serietà e dignità all’esame di Stato, che costituisce la vicenda culminante del percorso scolastico dello studente e al tempo stesso si configura come la carta d’identità di una scuola seria, impegnata e in grado di garantire ai giovani una preparazione adeguata per affrontare le sfide culturali e tecnologiche del nostro tempo.
In tale contesto trovano piena affermazione sia il criterio della equità, che consente di rendere a ciascuno studente il giusto riconoscimento delle conoscenze e competenze acquisite durante l’intero percorso di studio, sia quello della valorizzazione delle eccellenze, attraverso l’attribuzione della lode e, dai prossimi anni, anche di incentivi concreti.
E’ di tutta evidenza che il giusto riconoscimento dei risultati scolastici dello studente, oltre ad assicurare all’esame di Stato un indubbio carattere di competitività, anche a livello europeo, ne riafferma l’importanza e il valore nei confronti dell’Università e del mondo del lavoro e della produzione.
Occorre comunque sottolineare che all’origine del riconoscimento della preparazione dello studente si colloca la valorizzazione del lavoro dei docenti, per il quale la nuova legge dispone la sostanziale continuità di metodi e contenuti attraverso la conferma delle modalità di svolgimento delle prove adottate negli anni precedenti.
Al fine di fornire alle istituzioni scolastiche un quadro articolato dei profili costitutivi del nuovo esame, se ne esplicitano qui di seguito gli aspetti salienti, che troveranno formale sistemazione nell’annuale Ordinanza Ministeriale, di imminente emanazione.

1- Ammissione all’esame di stato
La nuova legge introduce il giudizio di ammissione all’esame di stato. Per gli anni scolastici 2006-2007 e 2007-2008, valgono le disposizioni transitorie contenute nell’art. 3, secondo cui la disciplina relativa ai debiti non si applica. Per il corrente anno scolastico si sottolinea l’esigenza che i Consigli di classe rivolgano una particolare attenzione alle verifiche intermedie e finali dei livelli di preparazione raggiunti dallo studente.
In sede di scrutinio finale si procederà ad una valutazione dello studente che tenga conto, come enunciato nella legge all’art. 1, capoverso art. 3-comma 1, delle conoscenze e delle competenze da lui acquisite nell’ultimo anno del corso di studi, delle sue capacità critiche ed espressive e degli sforzi compiuti per colmare eventuali lacune e raggiungere una preparazione complessiva tale da consentirgli di affrontare l’esame, anche in presenza di valutazioni non sufficienti nelle singole discipline. In questo ultimo caso, l’ammissione o la non ammissione dovrà essere specificatamente motivata.

2- Abbreviazione per merito
L’abbreviazione di un anno per merito viene consentita, ai sensi del comma 2 dell’art.1, agli studenti che, oltre ad aver riportato, nello scrutinio finale della penultima classe, non meno di otto decimi in ciascuna disciplina, hanno seguito un corso regolare di studi di istruzione secondaria superiore, riportando una votazione non inferiore a sette decimi in ciascuna disciplina negli scrutini finali dei due anni antecedenti il penultimo, senza essere incorsi in ripetenze nei due anni predetti.
L’istituto dell’abbreviazione si configura cioè come una opportunità, da offrire soltanto a studenti particolarmente meritevoli.

3- Prove scritte e colloquio
Nella imminente sessione d’esame 2007 nessuna modifica interverrà nelle modalità di svolgimento della 1^, 2^ e 3^ prova scritta, per le quali restano vigenti le disposizioni contenute rispettivamente nei DD.MM. 23/4/2003, n.41 e 20/11/2000, n.429.
Per quanto riguarda il colloquio, esso si svolge, come enunciato dall’art.1, capoverso art.3-comma 4, della legge, “su argomenti di interesse multidisciplinare attinenti ai programmi e al lavoro didattico dell’ultimo anno di corso”.
Deve ritenersi comunque rientrante tra gli argomenti di interesse multidisciplinare l’eventuale presentazione, da parte dei candidati, di esperienze di ricerca e di progetti in forma di tesina, preparati durante l’anno scolastico anche con l’ausilio dei docenti della classe. Gli argomenti possono essere introdotti mediante la proposta di un testo, di un documento, di un progetto o di altra questione di cui il candidato individua le componenti culturali, discutendole.
E’ d’obbligo, inoltre, nel corso del colloquio, provvedere alla discussione degli elaborati relativi alle prove scritte.
Il colloquio, nel rispetto della sua natura multidisciplinare, non può considerarsi interamente risolto se non si sia svolto secondo tutte le fasi sopraindicate e se non abbia interessato tutte le discipline per le quali i commissari, interni ed esterni, abbiano titolo secondo la normativa vigente.

4- Composizione della Commissione giudicatrice
La nuova legge ha innovato la composizione della Commissione giudicatrice, che è costituita al massimo da sei componenti, di cui tre interni e tre esterni, ai quali si aggiunge un Presidente anch’esso esterno.
Per alcuni indirizzi di studio, indicati nella tabella allegata al decreto ministeriale con il quale sono state individuate le materie oggetto della seconda prova scritta e quelle assegnate ai commissari esterni, in ragione della specifica organizzazione delle cattedre, la commissione di esame è composta da quattro commissari – di cui due esterni e due interni – più il presidente.
In ogni caso, è assicurata la presenza dei commissari delle materie oggetto di prima e seconda prova scritta.
Per ogni singola classe si costituisce una Commissione.
I membri esterni e il Presidente sono comuni per ogni due Commissioni, che vengono abbinate generalmente secondo criteri di omogeneità o affinità culturali e pedagogiche esistenti tra gli indirizzi di studio.
I membri interni viceversa sono i docenti rappresentanti di ciascuna classe.
La presenza nella Commissione di sei componenti, tra i quali alcuni titolari di insegnamenti di più discipline, e quella del Presidente, munito anch’egli di competenze disciplinari specifiche, assicurano allo svolgimento dell’esame, in particolare alla conduzione del colloquio, quel carattere di multidisciplinarità previsto dalla legge.
Ad ogni classe – commissione sono assegnati non più di trentacinque candidati.
Ciascuna commissione di istituto legalmente riconosciuto o pareggiato è abbinata a una commissione di istituto statale o paritario.

5- Punteggio
Come per il saldo dei debiti contratti negli anni precedenti, la nuova ripartizione del punteggio di credito scolastico non potrà essere operante nel corrente anno scolastico; conseguentemente, il punteggio massimo attribuibile al colloquio resta fissato nella misura massima di punti 35 e quello del credito scolastico di punti 20.
Nessuna modifica è intervenuta nella determinazione del punteggio massimo complessivo (100 punti) da attribuire al termine delle prove.
Già dalla sessione d’esame 2007 è consentita l’attribuzione della lode ai candidati che avranno conseguito il punteggio massimo di 100 punti senza fruire del bonus integrativo dei 5 punti.

6- Indicazioni operative
Ad integrazione della presente nota, si richiama l’attenzione dei Dirigenti scolastici e dei docenti sulla necessità di porre in essere già da quest’anno, nelle classi antecedenti l’ultima, anche di intesa con le famiglie, ogni iniziativa utile a favorire negli studenti il recupero dei debiti contratti la cui insolvenza non potrà più consentire tra due anni l’ammissione all’esame.
Sarà cura dei Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali e dei Dirigenti scolastici organizzare conferenze di servizio e incontri, anche con la presenza degli Ispettori operanti sul territorio, al fine di approfondire i vari profili del nuovo esame e porre gli studenti in grado di affrontare le prove con sicurezza e serenità.
In tale contesto, anche in coerenza con il comma 12 del capoverso 4 dell’art. 1 della nuova legge, è stata costituita, presso il Dipartimento dell’Istruzione, una task-force di Ispettori in servizio presso il Ministero, con il compito di fornire alle scuole la più ampia informazione sulle novità dell’esame e di porre in essere, di concerto con gli Ispettori operanti nelle regioni, adeguate forme di assistenza e di intervento.
Sarà altresì cura dei succitati ispettori procedere alla verifica della più rigorosa osservanza, da parte degli istituti scolastici statali e paritari, delle norme e delle disposizioni impartite.
Appositi incarichi ispettivi saranno infine disposti dai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali in presenza di eventuali irregolarità emerse negli istituti statali e in ogni caso a campione negli istituti paritari per verificare la regolare predisposizione di tutti gli adempimenti previsti per lo svolgimento degli esami di Stato, di idoneità e integrativi.

Mirella Bertolini, laureata in Lingue e letterature straniere moderne all’Universita’ di Bologna, insegna inglese presso il Liceo Linguistico di Tione (TN).
Salvaterra, laureato in Scienze agrarie presso la Facoltà di Agraria di Bologna, insegna all’Istituto Tecnico Agrario di Firenze.
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