Piante ortive: la Zucca
di Francesco Sodi
La Zucca fa parte della famiglia delle Cucurbitacee; è una pianta monoica annuale a fusto rampicante o scandente. È originaria dei paesi caldi e quindi esigente in fatto di temperatura. Diverse sono le specie coltivate. Esse si distinguono per alcuni caratteri botanici, tra cui la forma e grossezza del frutto e del seme.
In botanica le zucche si suddividono in quattro specie: Cucurbita maxima – Cucurbita moscata – Cucurbita pepo – Cucurbita melanosperma.
In pratica si distinguono in Zucche da zucchini e Zucche da inverno. La zucca da zucchini appartiene alla specie Cucurbita pepo L.: ha portamento cespuglioso e va anche sotto il nome volgare di “Zucca d’Italia” o “Cocuzzella di Napoli”. Di essa si consumano i frutti tenerissimi, appena formati. Si utilizzano anche i fiori maschili quando sono ancora in boccio e che sono ottimi fritti.
Le zucche da inverno a fusto rampicante appartengono alle specie Cucurbita maxima e Cucurbita moscata. La prima ha frutti sferoidali talvolta enormi, a buccia variamente colorata, polpa gialla, dolce. A questa specie appartengono anche le caratteristiche zucche a “turbante”.
La Cucurbita moscata si distingue dalla maxima per avere frutto allungato, oblungo o cilindrico, più o meno curvato all’apice, polpa consistente di colore giallo arancione.
Zucchina Tonda (foto Francesco Sodi)
CULTIVAR
Zucche da zucchini (Cucurbita pepo)
“Zucca tonda senza tralcio da forzare”: precocissima, molto produttiva. Pianta ad internodi brevissimi capace di produrre anche 30 zucchettine, foglie di colore verde uniforme. Frutti sferici, a buccia verde. Buona per la coltura in serra.
“Zucca lunga d’Italia”: precocissima, molto produttiva. Pianta ad internodi brevissimi, a portamento cespuglioso con foglie a lobi grandi, colorate uniformemente di verde non molto intenso. Frutti lunghi 18-20 cm con costolature appena pronunciate. Si presta ottimamente per la coltivazione in serra, in qualunque periodo dell’annata.
“Cocuzzella di Napoli”: varietà molto produttiva con pianta ad internodi brevi, foglie intensamente lobate, di colore verde a chiazze più o meno intense. Frutto allungato di colore verde scuro a striature più chiare.
“Zucca mezza lunga da forzare”: adatta per la coltura forzata, ma poco apprezzata dal mercato.
Zucche invernali (Cucurbita maxima)
“Zucca marina di Chioggia”: pianta a fusto (tralcio) lunghissimo. Frutto enorme rotondo, schiacciato ai poli, a spicchi molto marcati, buccia di colore verde, polpa giallo arancione.
“Zucca gialla mammouth”: varietà a frutto enorme schiacciato ai poli, con costole molto marcate, polpa gialla dolce.
“Zucca grigia di Bologna”: buona per marmellate.
“Zucca turbante”: varietà molto coltivata nell’Italia centrale e meridionale. Frutto grosso formato da una cupola di colore scuro da cui sporge una specie di calotta costoluta intensamente colorata di rosso arancione o d’altri colori.
Cucurbita moscata
“Zucca piena di Napoli”: pianta a tralcio molto sviluppato, foglie intere, verdi con chiazze grigiastre, frutto molto lungo, di forma cilindrica, ingrossato all’estremità e leggermente ricurvo, con buccia di colore giallo rossastro, polpa gialla, zuccherina.
Altre cultivar da zucchini sono:
“Nano verde scuro di Milano”, “Black beauty”, “Nano verde striato genovese”, “Striata di Sicilia”, “Store’s green F1”, “Diamant F1”, “Prokor F1”.
Gli F1 si prestano bene per le coltivazioni in serra, dove danno alte produzioni.
Zucca a fiasco: è poco diffusa e quindi possiamo trascurare la sua descrizione.
Pianta di Zucca da inverno (foto Francesco Sodi)
COLTIVAZIONE
Per la buona riuscita della coltura, la zucca deve essere coltivata in terreni fertili e freschi, ben preparati con un buon lavoro profondo 30-35 cm, seguito da accurati lavori superficiali di sminuzzamento e spianamento.
CONCIMAZIONE
La zucca esige una concimazione completa che, a seconda delle qualità del terreno, potrà consistere nella somministrazione di 400-600 quintali di letame ben maturo, quintali 4-5 di fosfoazotati e 1-2 quintali di solfato potassico, o concimi più complessi come i ternari che apportano sia Azoto che Fosforo che Potassio, distribuiti su tutta la superficie o meglio in forma localizzata.
SEMINA
La semina, nella coltura normale delle “zucche da zucchini”, si inizia appena cessato il pericolo delle gelate tardive, si fa in posto e si protrae scalarmene fino ad agosto. Le zucche da inverno si seminano una sola volta in aprile-maggio.
Il seme viene messo in buchette alla distanza di 1 metro lungo un solchetto tracciato in precedenza col filo, sempre alla distanza di 1 metro per le zucche a cespuglio e fino a 2 metri per le zucche a tralcio di grande sviluppo. Nelle semine estive, in terreno asciutto, prima di mettere i semi si annaffia in fondo alla buchetta, ricoprendo poi con terra fina ed asciutta.
In ogni buchetta si mettono di solito 3 semi e sono necessari 300-500 grammi di seme per 100 m2 di terreno a coltura. Dopo qualche giorno dalla nascita, si fa il diradamento, lasciando una pianta per buchetta.
CURE COLTURALI
Oltre alla cimatura delle zucche da inverno, sarà necessario, durante lo sviluppo delle piantine, fare delle accurate sarchiature e concimazioni in copertura con azotati o con fosfoazotati in ragione di 20-30 grammi per pianta a più riprese, e se necessario, abbondanti irrigazioni.
RACCOLTA
La raccolta degli zucchini è scalare ed è fatta al momento in cui il fiore che si lascia attaccato al frutto sta per schiudersi.
Le zucche da inverno si raccolgono ai primi d’ottobre e si conservano in locale asciutto e ventilato fino alla fine dell’inverno.
Pianta di Zucca da zucchini (foto Francesco Sodi)
Coltura anticipata all’aperto delle zucche da zucchini
Nei terreni in leggero pendio, esposti perfettamente a mezzogiorno, l’anticipazione è fatta direttamente sul posto. A questo proposito, nel mese di marzo, si scavano nel terreno precedentemente lavorato, delle buche di 15-20 cm di lato e altrettanto profonde facendo in maniera che la terra della buca rimanga unita in blocco il quale viene deposto a ridosso del margine nord della buchetta, affinché faccia da riparo. In fondo alla buca si pone del letame in fermentazione, che si ricopre con uno strato di terra su cui si mettono due o tre semi affondandoli per 2-3 cm e completandone poi la copertura con un po’ di terra fine su cui si fa una leggera pressione.
Per anticipare di più la coltura e quindi la semina, si mettono sulle buchette delle cassettine senza fondo, di centimetri 25 X 25 X 10 sulla cui faccia superiore si pone un vetro che può essere tolto nelle giornate in cui c’è pieno sole. La semina nelle migliori condizioni può essere in questo modo anticipata fino ai primi di marzo. Oggi la copertura può essere fatta con tunnel in P.V.C. forato.
Un altro sistema per anticipare la coltura, consiste nel fare la semina in vasetti di terra cotta o meglio in fertil-pot, o altri contenitori i quali poi vengono messi in un cassone, protetto da vetrate e da stuoie, con dentro un letto caldo o altro sistema di riscaldamento. Le piantine vengono quindi messe a dimora quando è passato il pericolo delle gelate.
I due sistemi possono essere anche abbinati.
La raccolta può iniziare dopo 60-70 giorni dalla semina.
Coltura anticipata in serra fredda
Per la coltura anticipata in serra, si fa la semina ai primi di febbraio in contenitori che si mettono in cassone o in serra riscaldati.
Quando le piantine hanno due foglie vere si trasportano in serra ad una distanza ridotta da quella normale.
La raccolta può iniziare dopo 70-80 giorni dalla semina e anche meno.
Coltura forzata invernale
La coltura forzata invernale della zucca può essere fatta in cassone ed in serra riscaldati con letti caldi fatti con letame di cavallo o con cascame di cotone come si pratica in Liguria o meglio con impianto ad acqua o aria calda automatizzati.
Per la coltura in “cassone”, nelle ordinarie condizioni di clima, si fa la semina verso il 10 gennaio, in fertil-pot o altri contenitori che si mettono in cassoncini con letto caldo o altrimenti riscaldato. Dopo 15-20 giorni le piantine sono pronte per il trapianto che si fa mettendo 4 zucche per m2 di cassone. Negli spazi lasciati liberi dalle piantine si può seminare del basilico, quindi si annaffia con acqua dove è stato disciolto 1-2 grammi per litro di nitrato di calcio.
La zucca da zucchini in serra si avvantaggia enormemente della concimazione fogliare con complessi ad alto titolo d’azoto completati da stimolanti e da forti dosi d’Azoto, Fosforo e Potassio al piede dati in copertura nel periodo di massimo raccolto.
La raccolta può iniziare per San Giuseppe e si fa come si è detto per gli zucchini in coltura normale.
AVVERSITA’
Nelle nostre condizioni di clima, le zucche possono essere danneggiate dalle gelate tardive e dalla siccità, se il terreno dove si fa la coltura non è irriguo.
Tra le malattie crittogamiche, la più temibile è il mal bianco che ricopre con un’efflorescenza biancastra tutte le foglie, che ingialliscono e seccano determinando quindi la morte della pianta.
Gli stessi effetti produce l’Erjsiphe polygoni.
Le due malattie si combattono con polverizzazioni di zolfo o con polisolfuri alcalini al 0,5%.
Difficilmente compaiono il Cladosporium cucumerinum e l’Antracnosi che possono essere controllati con cuprorganici.
Tra gli insetti sono nocivi i pidocchi delle Cucurbitacee, che sono però facilmente distrutti con insetticidi a base d’esteri fosforici o con estratto di tabacco. Nelle coltivazioni in piena terra può far danni la zuccaiola (Grillotalpa grillotalpa) che si combatte con disinfestanti.
Francesco Sodi si è diplomato presso l’Istituto Tecnico Agrario di Firenze. Selezionatore e allevatore di avicoli, responsabile tecnico dell’azienda agricola “Podere l’Uccellare” nel Chianti Classico, è iscritto al terzo anno del corso di laurea in Scienze e Tecnologie Agrarie presso l’Università di Firenze.