di Francesco Vignoli
L’AGOPUNTURA (1^ Parte)
L’agopuntura è un metodo clinico‑terapeutico introdotto in Estremo‑Oriente, basato sull’infissione di aghi in punti specifici dell’animale e uomo.
Anche per la medicina veterinaria esiste questa branca tecnica delle terapie naturali,che si basa su cognizioni di millenaria esperienza,quindi che non temono confronti per la loro applicazione sugli animali come nell’uomo.
Il nome “agopuntura” è stato introdotto nel secolo XVII dai Gesuiti della Missione Scientifica Francese a Pechino. Nel lontano 1671 viene pubblicato un testo ad opera di Padre Harvieu, dal titolo Segreti della medicina cinese basata sulla perfetta conoscenza dei polsi, spediti dalla Cina da parte di un Francese (S.M.), uomo di grande merito.
Medicina, malattia e salute
Per conoscere, apprendere e praticare l’agopuntura, è opportuno conoscere la concezione di medicina, salute e malattia, secondo la medicina tradizionale cinese (MTC).
II dottor Nguyen Van Nghi esprime in maniera breve ed efficace l’idea di medicina secondo la concezione orientale. “Nel Nei King si dice: ‑ La ragion d’essere della medicina è quella di governare ‑. Nella lingua cinese, curare un uomo o governare un Paese viene espresso dal medesimo termine ZHI o TRI. La medicina è dunque l’arte di governare il corpo. In questo spirito la medicina non viene definita in rapporto alla malattia, ma in rapporto alla salute. Nel pensiero cinese, il medico ideale è quello che non cura mai. Così vi fu un tempo in cui il medico cinese riceveva l’onorario dai suoi pazienti in buona salute, mentre doveva trattarli gratuitamente in caso di malattia(sarebbe un ottima lezione per la categoria medica attuale). Per i Cinesi, curare una malattia già conclamata, è come reprimere delle sommosse popolari: equivale a evidenziare le carenze di una cattiva medicina o di un cattivo governo”.
E a proposito del concetto di salute e di malattia, scrive: “La salute per i Cinesi, non è soltanto l’equilibrio interno dell’organismo, è l’equilibrio armonico dell’uomo (e dell’animale aggiungo), nella sua globalità con l’ambiente esterno. Ora dal momento che l’ambiente è in movimento ciclico, secondo il ritmo delle stagioni, questo equilibrio non può essere che dinamico. L’uomo e l’universo devono ritrovarsi in risonanza armonica ed è quello che viene definito il TAO.
In medicina cinese la malattia è la manifestazione dello squilibrio tra uomo e universo.
Così se l’uomo conduce uno stile di vita irregolare,in disaccordo con i cicli cosmici, allora si avrà una perdita dell’equilibrio interno e l’uomo(animale) sarà tanto più vulnerabile ai fattori esterni della malattia. Allo stesso modo, variazioni eccessive dell’ambiente circostante possono superare la difesa dell’organismo, tanto più se l’uomo è già indebolito dai fattori endogeni, manifestando la malattia”.
Energia
Secondo la concezione cinese tradizionale la Natura è eterno movimento, armonia regolatrice e autoregolazione costante. “Nello studio del movimento, una realtà non evolve sotto l’azione diretta di un’altra realtà; i fenomeni sono in risonanza, in alternanza; essi sono concomitanti, sono legati o opposti. I movimenti si rispondono l’un l’altro influenzando a distanza con il semplice mutamento di posizione nel ciclo eterno del grande tutto. Così i Cinesi non ragionano nei termini della logica occidentale classica. La loro cultura non è basata su una scrittura alfabetica che permette di sviluppare questa logica. La loro cultura si basa sugli ideogrammi. Così l’ordine della Natura non può essere tradotto da una scrittura che tocca successivamente e secondo logica tutti gli aspetti di un problema, ma grazie a sistemi di simboli variabili e dinamici che mirano innanzitutto a esprimere, a riflettere il movimento, l’essenza dell’universo” (Nguyen Van Nghí).
Secondo il pensiero cinese tutte le realtà non sono che manifestazioni frammentarie di una sola Energia, definita Qi e rappresentata da un ideogramma formato da una marmitta di riso che libera vapore.
L’Energia è universale, immutabile, capace di una perenne trasformazione e di un equilibrio continuo, assicura l’identità di ogni soggetto pur nel suo continuo mutare.
Nell’uomo vengono identificati 3 forme dell’unica Energia o Qi.
1. L’Energia ancestrale che corrisponde al patrimonio genetico.
2. L’Energia della terra assicurata dagli alimenti.
3. L’Energia del cielo, assicurata dalla respirazione.
L’Energia circola nel corpo secondo le regole del Li, termine che indica le regole per tagliare in modo corretto una pietra preziosa. Le regole di circolazione dell’Energia possono essere conosciute attraverso il decorso dei Meridiani(canali di energia) e la rete di connessioni tra i Meridiani.
Per descrivere i movimenti dell’Energia o Qi, è necessario conoscere due teorie: Inn / Yang” ed i “5 elementï”.
Inn e Yang
La medicina orientale viene definita come energetica ed analogica, basata sui principi opposti e complementari di Inn e Yang. Nel VI secolo a.C., Tao Tseu esprime l’interpretazione filosofica taoista che sta alla base della medicina orientale.
“II TAO produce l’UNO,
l’UNO comprende il DUE e si manifesta come TRE,
il TRE produce i diecimila esseri”.
II concetto Taoista dello Inn e dello Yang, rappresentato dalla ruota del TAO, forma la base della medicina orientale. L’Uomo, come ogni altra espressione della vita, è mediatore tra il Cielo, massimo Yang e la Terra, massimo Inn.
I 5 elementi o movimenti
Ogni espressione della vita scaturisce dall’incessante movimento dello Inn e dello Yang che genera i 5 elementi o movimenti: legno, fuoco, terra, metallo ed acqua. Ogni aspetto della realtà multiforme è ricondotto, secondo analogia, a questi 5 elementi, i quali sono in rapporto reciproco dinamico. Ogni fenomeno, ogni trasformazione della realtà viene ricondotto a 5 elementi. II pensiero analogico orientale mette in relazione il macrocosmo e il microcosmo, stabilendo le correlazioni esistenti tra i fenomeni che riguardano il cielo, la terra e l’uomo. In tal modo vengono distinti 5 organi e 5 visceri, correlati ai 5 elementi o movimenti.
Il dinamismo dei 5 movimenti avviene secondo la legge di produzione e di distruzione o di inibizione.
“Si può rilevare che ciascun elemento produce e viene prodotto, inibisce e viene inibito. Grazie ad un sistema di correlazioni in movimento, i cinesi giungono così alla concezione unitaria di un organismo autoregolato in un perenne movimento ciclico di azione e di retroazione. Quindi, fin dall’antichità, i cinesi hanno concepito una logica dinamica del vivente: l’organismo non è un semplice accostamento di parti. In Occidente, bisognerà attendere l’inizio del XIX secolo con Cuvier perché venga elaborata l’idea di organi che interagiscono e che si controllano reciprocamente. Bisognerà aspettare il XX secolo con l’endocrinologia e la cibernetica perché venga elaborata la nozione di “feed back”, nota in Oriente già dal II secolo a.C.”.
I meridiani
Secondo la concezione orientale esiste un’organizzazione energetica di tipo
lineare, formata da 72 canali o meridiani.
La rete di base‑della circolazione energetica è assicurata dai 12 Meridiani Principali‑ Essi formano.un percorso simmetrico in cui scorre l’Energia ancestrale, vitale e di difesa.
L’Uomo (e l’animale) è posto tra Cielo e Terra, cioè tra due sistemi energetici complementari che tendono a modificare l’Energia del Sistema‑Uomo.
C’è un flusso continuo di Energia che l’organismo regola secondo il ritmo cosmico, nictemerale, stagionale e annuale. II ritmo giorno‑notte risponde alla legge dei Meridiani. Il ritmo stagionale risponde alla legge dei 5 elementi o movimenti.
Secondo l’organizzazione generale i Meridiani Principali sono 12 e sono bilaterali.
Sei di essi rappresentano gli organi (pieni), magazzini di Energia, di natura Inn. Gli altri 6 rappresentano i visceri (cavi), produttori di Energia, di natura Yang.
I Meridiani Principali vengono indicati in genere con l’abbreviazione ricavata dalla nomenclatura francese:
P (Poumon) = Polmone
GI (Gros Intestin) = Intestino crasso
E (Estomac) = Stomaco
Rt (Rate) = Milza
C (Coeu) = Cuore
IG (Intestin Grele) = Intestino tenue
V (Vessie) = Vescica
Rn (Rein) = Reni
MC (Maitre du Coeur) = Maestro del cuore
TR (Triple Rèchauffeur) = Triplice riscaldat.
VB (Vèsicule Biliare) = Vescicola biliare
F (Foie) = Fegato
VC o JM (Jenn Mo) = Vaso Concezione (meridiano centrale verticale anteriore)
VG o TM (Tou Mo) = Vaso Governatore (meridiano centrale verticale posteriore)
Unità di misura: pollice o distanza Il “pollice” o “distanza” è l’unità di misura per la ricerca dei punti di agopuntura.
II “pollice” è la distanza compresa tra le estremità delle pieghe di flessione della falangina del dito medio, flesso a toccare la punta del pollice come a formare un cerchio. Tale rilievo viene eseguito sul dito medio della mano sinistra nell’uomo e della mano destra nella donna.
Dopo questa doverosa e sintetica introduzione, scendendo nella pratica quotidiana, l’agopuntura si molto evoluta, subendo inevitabilmente quelle variazioni che l’hanno resa praticabile senza quell’ombra di mistero o concezione energetica, poco penetrata nella mentalità medica occidentale.
In molte strutture pubbliche, ospedaliere è entrata come tecnica terapeutica complementare, sugli animali è praticata da esperti, che hanno seguito una formazione molto articolata, in genere già orientata verso le terapie naturali,come completamento di una formazione energetica.
Bisogna certo riconoscere alcuni limiti legati al temperamento degli animali che non sempre collaborano e non sono consenzienti verso il terapeuta, che punge alcune parti del corpo.
In linea di massima, si esegue su pazienti disponibili seguendo un approccio graduale verso l’accettazione dell’animale dell’infissione dell’ago.
Sui grossi animali (cavalli, bovini, pecore, capre), risulta molto utile e praticabile con normali strumenti di contenzione, in modo da garantire all’operatore la sicurezza minima da eventuali reazioni violente e sgradevoli.
La tecnologia viene incontro al terapeuta con l’ausilio del laser, un raggio applicato sulle zone da trattare al posto dell’ago metallico, con buoni risultati; oppure con l’elettroagopuntura, si scelgono alcuni punti da stimolare con ago e lievi correnti elettriche tollerabili, in grado di stimolare intere zone del corpo offese da patologie reumatiche, paresi o paralisi, estese disfunzioni organiche interne oppure come mezzo anestetico, al posto della sedazione farmacologia.
Ricordo con piacere di aver assistito personalmente,durante un corso di agopuntura veterinaria, il professor Gotbauer, docente universitario austriaco di agopuntura, eseguire una anestesia,in una giovane bovina affetta da dislocazione abomasale (ratazione laterale dello stomaco) con l’ausilio esclusivo di 4 aghi debitamente infissi e collegati con un elettrostimolatore; dopo circa 5 minuti di trattamento, il chirurgo poté eseguire l’intervento con l’animale sveglio,cosciente, che mangiava tranquillamente, nonostante avesse una ferita chirurgica di accesso ai visceri addominali di circa 30 centimentri.
Seduta di agopuntura
La durata non deve essere inferiore a 2 minuti e superiore a 20 minuti. Nel trattamento delle sindromi dolorose la seduta dura anche più di 20 minuti(animale permettendo).
In generale, la frequenza è di 1-2 sedute alla settimana nelle sindromi dolorose acute o subacute e di 1 seduta alla settimana per le forme croniche.
Gli aghi usati correntemente sono in acciaio inossidabile, monouso. La lunghezza varia in base ai punti da trattare, abitualmente si utilizzano aghi di 12, 25, 30, 40, 75, 120 mm. di lunghezza e con un diametro variabile da 2/10 a 5/10 di mm. Può essere utile ricorrere ad un infissore per introdurre l’ago in modo indolore, soprattutto quando si utilizzano aghi molto sottili, come quelli giapponesi.
Bibliografia
– Prontuario di omeopatia: Mario Aluigi, consigli pratici di terapia energetica per le famiglie. Guaraldi/Gufo edizione 1996.
– Le altre Medicine: Mario Aluigi, compendio di medicina omeopatica e medicina tradizionale cinese AIEP/Guaraldi Editore 1994.
– Agopressione: il metodo d’agopuntura senza aghi Maurizio Rosemberg Colorni Red/Edizioni 1993.
– Teoria e metodologia omeopatica in medicina veterinaria: Sergio Canello IPSA Editore 1995.
– Thérapeutique homéopatyhique vétérinaire: Marie-Noelle Issautieur-Henry Calvet Boiron Edition France 1987.
– Nuovi Orizzonti in medicina, la teoria dei biofotoni: Fritz Albert Popp IPSA Editore 1984.
– Fitogemmoterapia nella pratica clinica: Bruno Brigo Edizioni Boiron 1988
– Le medicine naturali: Bruno Brigo cd multimediale VERSIONE NATURA MEDICATRIX Edizione Tecniche Nuove 1998.
– Medicina Nnaturale 11 approcci terapeutici… versione cd rom Edizione Tecniche Nuove 1999.
– Omeoptaia Veterinaria: Franco del Francia edizione red 1988.
– Omeoptaia in agricoltura: Luca Speciali Editore Clesav Ricerche 1987.
– Erbe medicinali e alimentazione naturale per cani e gatti: Osvalda Oasi Bertolini, Anna Vigoni Marciani Edizioni Tecniche Nuove 1993.
– Cronobiologia Cinese: Gabriel Flaubert,Pierre Crepon Edizioni Red 2000.
– Oligoterapia: Dimitri Mitropulos Edizioni Editorium 1994.
– Atlante di agopuntura Veterinaria: Luciano Roccia, Marzio Panichi Edizioni Minerva Medica 1978.
– Mesoterapia agopunturale veterinaria: Mario Aluigi Edizioni Luise’ 1987.
– Omeoptaia facile: John H.Clarke manuale pratico di prescrizione Edzione IPSA 1992.
– Fitoterapia Comparata: Comitato Editoriale Aboca Edizioni Aboca 1993.
– Corso di energetica dei sistemi viventi: Maurice Mussat (Volume 1-2-3) Editore CISU 1987.
– Guarire con l’omeopatia il gatto: K.Sheppard Editore DEL RICCIO 1983.
– Guarire con l’omeopatia il cane K.Sheppard Editore DEL RICCIO 1987.
– Naturopatia: Fabio Ambrosi Edizioni GB 1999.
– Erbe per la salute dei piccoli animali: Max Rombi Editore Red 1989.
– Materia Medica Omeopatica: Henry Duprat Editore Fratelli Palombi 1984.
– Omotossicologia: Hans Heinrich Reckeweg Editore Guna 1988.
– Organon, dell’arte di guarire: C.F. Hahanemann Editore Red 1985.
– Le malattie croniche: C.F.Hahanemann Editore Edium 1980.
Altro materiale è stato raccolto da comunicazioni scientifiche su riviste specializzate del settore e da appunti del sottoscritto, elaborati durante lezioni e convegni.
Sito Web Società Italiana Agopuntura Veterinaria www.siav-itvas.org
Francesco Vignoli, laureato in Medicina Veterinaria, è specializzato in medicina solistica, omeopatia veterinaria presso l’Istituto di Medicina Olistica dell’Università degli Studi di Urbino. Curriculum vitae >>>
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