Le malattie trasmissibili dall’animale all’uomo: le zoonosi
di Cristiano Papeschi
Parte prima: le parassitosi
Con il termine “zoonosi” si intendono le malattie degli animali potenzialmente trasmissibili all’uomo.
Di natura batterica, parassitaria e più raramente virale, queste patologie rappresentano un rischio sia per chi possiede un animale da compagnia che per chi li alleva a scopo amatoriale e per consumo domestico ma soprattutto per coloro che lavorano nel comparto zootecnico.
In questa prima parte ci occuperemo di proporre una breve panoramica delle principali zoonosi a carattere parassitario e cioè di quelle malattie causate da protozoi, miceti, elminti ed artropodi.
– ECHINOCOCCOSI: è causata dalla larva (Echinococcus granulosus ed Echinococcus multilocularis) di una tenia che vive nell’intestino del cane dove si sviluppa e si riproduce. Attraverso le feci questa elminte elimina le uova che verranno poi ingerite da altri animali, generalmente erbivori, o anche dall’uomo attraverso alimenti contaminati o mani sporche. Una volta all’interno dell’organismo umano le larve fuoriuscite dalle uova andranno ad incistarsi in organi quali fegato, polmone, rene e cervello dove raggiungeranno dimensioni notevoli, a volte anche oltre i 10 cm di diametro. I sintomi riscontrabili nell’essere umano sono riconducibili alla compressione esercitata dalle cisti sui suddetti organi e quindi estremamente variabili sia in funzione della localizzazione che della dimensione delle cisti: dolorabilità renale ed epatica, difficoltà respiratorie, incoordinazione nei movimenti e cefalea. Per evitare il contatto con le uova del parassita è necessario innanzitutto operare un’attenta profilassi periodica sul cane per mezzo di antielmintici ed evitando il contatto con tutto ciò che può essere stato contaminato dalle feci degli animali parassitati lavando bene mani ed alimenti di origine vegetale.
– TOXOPLASMOSI: l’agente eziologico della patologia è Toxoplasma gondii, piccolo protozoo la cui forma vegetativa è presente all’interno dell’apparato digerente del gatto che funge anche come mezzo di diffusione della parassitosi. Il gatto emette piccole cisti con le feci che, una volta ingerite dall’uomo o da animali erbivori, andranno ad incistarsi prevalentemente nel tessuto muscolare. Inoltre l’uomo può assumere il protozoo anche attraverso il consumo di carni fresche o stagionate (insaccati) di animali infettati in vita. Spesso la toxoplasmosi nell’uomo passa inosservata ma altre volte può comportare una sintomatologia piuttosto varia con ingrossamento dei linfonodi, febbre, stanchezza, mal di testa, mal di gola, e disturbi visivi. La toxoplasmosi è particolarmente grave per le donne durante la gravidanza in quanto può comportare aborto e malformazione del feto. Una volta contratta e superata la malattia l’immunità permane per tutto il resto della vita.
Gatto Persiano
– TENIASI: malattia parassitaria causata da due tipi di Tenia: Taenia solium e Taenia saginata. Questi parassiti vivono nell’apparato digerente dell’uomo che raggiungono attraverso le carni bovine e suine provenienti da animali che sono stati parassitati in vita. Questi ingeriscono le uova presenti sui foraggi e sui pascoli contaminati. Una volta all’interno dell’organismo dall’uovo fuoriesce la forma larvale del parassita (il cisticerco) che andrà a localizzarsi nel muscolo sottoforma di piccole cisti della dimensione di circa 1 cm, di forma ovale e ripiene di liquido. L’uomo si infesta, in genere, consumando carni poco cotte. La malattia, nell’essere umano, prende il nome di “verme solitario” e comporta sintomi quali: disturbi digestivi, dimagrimento, e dolori colici.
– ROGNA: è causata da piccoli acari, Sarcoptes scabiei, che possono parassitare tutti i mammiferi. Sugli animali la patologia si manifesta sotto forma di aree crostose altamente pruriginose che, se non curate tempestivamente, possono arrivare a ricoprire anche tutto il corpo. L’acaro, veicolato in genere da animali infestati, può colpire anche l’uomo provocando irritazioni cutanee, caduta di peli e capelli con forte prurito e formazione di croste rosso-nerastre. Bisogna porre particolare attenzione agli animali colpiti maneggiandoli con i guanti, sottoponendoli immediatamente a terapie idonee per evitare che il parassita possa infestare tutto il corpo e provvedendo alla disinfestazione dei locali di stabulazione, degli indumenti degli operatori e degli strumenti di uso quotidiano.
– DERMATOMICOSI: anche dette “tigne”sono causate da piccoli miceti, Microsporum canis e Tricopyhton mentagrophytes ed Epidermophyton, che parassitano, anche se spesso in maniera asintomatica, tutti i mammiferi domestici. Sull’animale la patologia si presenta con perdita di pelo dapprima localizzata e poi estesa. Le zone alopeciche si presentano, in genere, di forma circolare con la tendenza ad allargarsi a causa dell’andamento centrifugo del fungo. I sintomi più evidenti sull’essere umano sono aree eczematose più o meno pruriginose sul corpo e formazioni di zone alopeciche, a volte con cicatrici, sulla testa.
Cristiano Papeschi, zootecnico ed esperto in coniglicoltura, è laureato in Medicina Veterinaria all’Università di Pisa. Curriculum vitae >>>