di Francesco Vignoli
La fitoterapia moderna si basa sull’impiego di piante medicinali, dette anche officinali a scopo terapeutico; la sua peculiarità che la rende una tecnica diversa dalle altre pratiche naturali sta nell’utilizzo del fitocomplesso, cioè della pianta nel suo insieme, rispetto ad altre tecniche, in cui si cerca di sfruttare i principi attivi singoli estratti dalla pianta, con metodiche più o meno raffinate.
Quando vogliamo utilizzare in caso di febbre o sindrome influenzale l’aspirina, siamo abituati a trovare nelle farmacie il prodotto confezionato, in cui è presente il derivato chimico, estratto dalla pianta del salice, riprodotto in laboratorio; se invece vogliamo un analogo fitoterapico ci serviamo di tutta la parte utile della pianta, che non subisce manipolazioni particolari in modo da mantenere inalterate tutte le sue caratteristiche in origine, perché solo in questo stato, l’azione del prodotto interviene in maniera dolce, curando una serie di sintomi in maniera non violenta e riportando l’equilibrio generale di un individuo.
La chimica ha individuato nelle piante vari componenti: zuccheri, lipidi, vitamine, ormoni, sali minerali, tannini, coloranti, mucillagini, saponine, enzimi ed altre ancora, che sono stati studiati per i loro effetti singoli sull’organismo vivente; ancora l’industria ha elaborato sinteticamente questi componenti, sfruttando le tecnologie d’avanguardia per produrre farmaci con azione sempre più mirata al singolo problema patologico, ottenendo risultati encomiabili per un certo verso, ma per l’atro creando una serie di squilibri, i famosi effetti collaterali, le famose controindicazioni,che troviamo nei cartellini di accompagnamento dei medicinali, che diventano in questo caso potenziali sostanze tossiche.
In fitoterapia si lavora con la pianta intera, che contiene tutte quelle sostanze indicate sopra, come la natura le ha prodotte nel vegetale; solo rispettando queste proporzioni avviene l’estrazione e la preparazione dei rimedi. In essi nella naturale composizione, saranno contenuti tutti i principi attivi che manifesteranno la loro attività sempre in maniera dolce, non tossica.
La dimostrazione scientifica dell’azione del fitoterapico non incontra particolari incomprensioni, vari studi sono stati eseguiti con le risposte verificate sperimentalmente in laboratorio, tanto da non lasciare dubbi sulla efficacia del fitocomplesso, quindi oltre al miglioramento manifestato dall’animale che si esprime in un miglioramento di uno stato patologico in atto, abbiamo anche la dimostrazione tecnica che giustifica il miglioramento.
Di seguito si riporta l’esempio di tracciato in elettroforesi in cui la somministrazione di un complesso fitoterapico ha portato ad una variazione (linea tratteggiata), dei valori ematici di proteine sieriche a seguito di un miglioramento da infezioni in corso.
Tracciato elettroforetico prima e dopo trattamento con gemmoterapici:
notare le variazioni chimiche (Francesco Vignoli)
Come si può trattare una artrite di un animale, in caso di scelta fitoterapica?
Con la formula che segue questa patologia può essere affrontata con questa miscela di: bardana, tiglio, ribes nero, betulla, harpagophytum in giuste proporzioni.
Per affrontare una situazione di affaticamento, è indicata la seguente miscela: lavanda, rosmarino, menta piperita, serpillo, artemisia, da somministrare sottoforma di decotto se preparato artigianalmente, altrimenti sul mercato le ditte produttrici di rimedi fitoterapici, soddisfano la richiesta attraverso preparazioni standard (tinture madri) in cui si ritrovano i componenti di questa formula in compresse, gocce o capsule, nella forma integra, senza manipolazioni dei principi attivi, per rispettare l’azione del fitocomplesso.
In caso di laringite di un gatto o di un cane può essere utile far preparare al farmacista delle supposte da 3 grammi con oli essenziali di timo rosso, santoreggia e salvia.
Le tecnologie farmaceutiche, attraverso particolari processi di estrazione, sono in grado di ottenere l’insieme della pianta o parte del vegetale impiegato in forma concentrata adatta alla somministrazione in forma più o meno diluita, pratica e facilmente distribuibile anche per gruppi numerosi di animali.
Naturalmente non tutti gli estratti in commercio possono essere impiegati in ugual modo, basta porre attenzione ai principi attivi contenuti in questi prodotti, raccomandando vivamente di non fare prodotti in forma artigianale,qualora mancasse la giusta competenza, infatti alcune piante possono manifestare il loro potere tossico, qualora venissero impiegate in concentrazioni elevate rispetto alle dosi minime richieste per la loro attività curativa, quindi non possiamo permetterci di fare con ogni erba un rimedio fitoterapico in base a semplici tabelle divulgative che potremmo trovare in varie pubblicazioni su giornali o riviste; lasciamo agli esperti, ai farmacisti, agli erboristi la competenza e la responsabilità nella preparazione di questi derivati.
Bibliografia
– Prontuario di omeopatia: Mario Aluigi, consigli pratici di terapia energetica per le famiglie. Guaraldi/Gufo edizione 1996.
– Le altre Medicine: Mario Aluigi, compendio di medicina omeopatica e medicina tradizionale cinese AIEP/Guaraldi Editore 1994.
– Agopressione: il metodo d’agopuntura senza aghi Maurizio Rosemberg Colorni Red/Edizioni 1993.
– Teoria e metodologia omeopatica in medicina veterinaria: Sergio Canello IPSA Editore 1995.
– Thérapeutique homéopatyhique vétérinaire: Marie-Noelle Issautieur-Henry Calvet Boiron Edition France 1987.
– Nuovi Orizzonti in medicina, la teoria dei biofotoni: Fritz Albert Popp IPSA Editore 1984.
– Fitogemmoterapia nella pratica clinica: Bruno Brigo Edizioni Boiron 1988
– Le medicine naturali: Bruno Brigo cd multimediale VERSIONE NATURA MEDICATRIX Edizione Tecniche Nuove 1998.
– Medicina Nnaturale 11 approcci terapeutici… versione cd rom Edizione Tecniche Nuove 1999.
– Omeoptaia Veterinaria: Franco del Francia edizione red 1988.
– Omeoptaia in agricoltura: Luca Speciali Editore Clesav Ricerche 1987.
– Erbe medicinali e alimentazione naturale per cani e gatti: Osvalda Oasi Bertolini, Anna Vigoni Marciani Edizioni Tecniche Nuove 1993.
– Cronobiologia Cinese: Gabriel Flaubert,Pierre Crepon Edizioni Red 2000.
– Oligoterapia: Dimitri Mitropulos Edizioni Editorium 1994.
– Atlante di agopuntura Veterinaria: Luciano Roccia, Marzio Panichi Edizioni Minerva Medica 1978.
– Mesoterapia agopunturale veterinaria: Mario Aluigi Edizioni Luise’ 1987.
– Omeoptaia facile: John H.Clarke manuale pratico di prescrizione Edzione IPSA 1992.
– Fitoterapia Comparata: Comitato Editoriale Aboca Edizioni Aboca 1993.
– Corso di energetica dei sistemi viventi: Maurice Mussat (Volume 1-2-3) Editore CISU 1987.
– Guarire con l’omeopatia il gatto: K.Sheppard Editore DEL RICCIO 1983.
– Guarire con l’omeopatia il cane K.Sheppard Editore DEL RICCIO 1987.
– Naturopatia: Fabio Ambrosi Edizioni GB 1999.
– Erbe per la salute dei piccoli animali: Max Rombi Editore Red 1989.
– Materia Medica Omeopatica: Henry Duprat Editore Fratelli Palombi 1984.
– Omotossicologia: Hans Heinrich Reckeweg Editore Guna 1988.
– Organon, dell’arte di guarire: C.F. Hahanemann Editore Red 1985.
– Le malattie croniche: C.F.Hahanemann Editore Edium 1980.
Altro materiale è stato raccolto da comunicazioni scientifiche su riviste specializzate del settore e da appunti del sottoscritto, elaborati durante lezioni e convegni.
Sito Web Società Italiana Agopuntura Veterinaria www.siav-itvas.org
Francesco Vignoli, laureato in Medicina Veterinaria, è specializzato in medicina solistica, omeopatia veterinaria presso l’Istituto di Medicina Olistica dell’Università degli Studi di Urbino. Curriculum vitae >>>
Il Coniglio nano – Agraria.org Cristiano Papeschi – Il Sextante In modo chiaro e simpatico vengono trattati tutti gli aspetti legati alla sua presenza in casa, dal ricovero all’alimentazione, dalla convivenza con gli altri animali alle cure quotidiane, dalla riproduzione alla sua salute. Per ricevere una copia scrivere a: info@agraria.org |