di Pasquale D’Ancicco
Al genere Lophura appartengono numerose e splendide specie di fagiani ornamentali tra le quali oltre ai popolari Argentato e Swinhoe spicca il gruppo dei cosiddetti fagiani crestati o Lophura ignita, che raggruppa il fagiano di Viellot, Lophura ignita rufa, il fagiano Delacour, Lophura ignita macartneyi, e il fagiano Nobile, Lophura ignita nobilis del quale esiste una specie affine, il Lophura ignita ignita, dagli stessi colori ma di dimensioni minori.
Il fagiano Nobile è senza dubbio il più appariscente rappresentate di questo gruppo: il maschio ha un piumaggio bluviola metallico, petto nero, ventre brunorossiccio, groppone, schiena e occhi rossi e coda avana, sul capo ha un ciuffo di piume nere, le zampe sono rosee; la femmina è marroncina chiara tranne che su petto e ventre dove il piumaggio diventa più scuro e punteggiato di bianco; si tratta di fagiani caratterizzati da forma del corpo tondeggiante, a dispetto della maggioranza dei fagiani che hanno forme più slanciate, sono provvisti di maschera facciale bluazzurra, già al primo anno assumono la livrea definitiva, diventano però sessualmente maturi solo al terzo anno.
Come nella maggior parte dei fagiani del genere Lophura, anche i Nobili sono monogami, benché i maschi siano piuttosto brutali con le femmine che tendono ad infastidire anche al di fuori della stagione riproduttiva che generalmente coincide con il mese di maggio, durante la quale i maschi corteggiano le femmine gonfiando la maschera facciale ed allargando a ventaglio la coda, queste ultime depongono poche uova, raramente più di dieci di color bianco sporco-giallo chiaro ,il cui periodo di incubazione è di ventiquattro giorni. Sono uccelli originari delle foreste tropicali del Borneo per cui nell’allevarli bisogna tener conto che soffrono il freddo, le correnti e gli sbalzi di temperatura sviluppando frequentemente forme reumatiche e geloni alle zampe, perciò vanno allevati in zone non fredde,dove la temperatura non scende sotto lo zero, ed al riparo da agenti atmosferici nocivi per la loro salute,in inverno si può riparare la loro voliera con teloni o riscaldarla artificialmente,quest’ultimo metodo tuttavia risulta particolarmente rischioso in quanto espone i fagiani ai tanto temuti sbalzi di temperatura; nella voliera non devono essere presenti pozze fangose o ristagni d’acqua che diventano portatori di agenti patogeni che possono far ammalare i fagiani, il fondo della loro voliera deve essere perciò sempre asciutto e ricoperto di sabbia, paglia, terra friabile o trucioli per preservare le delicate zampe. Se vengono alloggiati in voliere adiacenti ad altre specie , onde evitare che il maschio Nobile (piuttosto intollerante verso gli altri fagiani) li rincorra per tutto il perimetro della voliera,vanno sistemati dei fogli di vetroresina,reti ombreggianti o teli scuri facendo in modo che i fagiani non possano vedersi.
La loro alimentazione che in natura è composta da vegetali e invertebrati,in cattività non desta particolari preoccupazioni: sono estremamente voraci rispetto alle altre specie di fagiano , si nutrono di granaglie integrate a miscele per fagiani,gradiscono la verdura ,che deve esser comunque somministrata con moderazione, e la frutta, le mele in particolare di cui sono ghiotti. Vengono descritti come fagiani selvatici, in realtà la loro indole varia da soggetto a soggetto (come per molte altre specie del genere Lophura), quindi possono esserci soggetti mansueti e domestici che riconoscono l’allevatore andandogli incontro quando gli si porta il cibo,arrivando a mangiare dalla sua mano,in contrapposizione vi sono esemplari timidi e selvatici che si innervosiscono e diventano irrequieti alla vista delle persone; come detto ne esiste una specie affine dagli stessi colori ma più piccola il Lophura ignita ignita , praticamente introvabile in commercio endemico del sud del Borneo, al contrario del fagiano Nobile Lophura ignita nobilis endemico delle foreste del nord del Borneo.
Per la detenzione non occorrono né CITES né permessi speciali tuttavia è una specie ancora poco diffusa in Italia ,per vari motivi, la loro riproduzione risulta particolarmente difficoltosa,inoltre il loro allevamento ,benchè non impossibile risulta comunque più complicato rispetto ad altre specie di fagiano ornamentale,in particolare la loro poca adattabilità ai climi rigidi orientano spesso gli allevatori verso fagiani più rustici, senza dimenticare che il costo sia di soggetti giovani che adulti è piuttosto elevato, perciò questo insieme di fattori fanno del fagiano Nobile un vero lusso per il proprio allevamento. Fortunatamente la passione per i fagiani ornamentali da parte di alcuni allevatori amatoriali, fa sì che la specie non rischi di scomparire dal nostro Paese.
Fagiano Nobile maschio (foto e soggetto di Pasquale D’Ancicco)
Fagiano Nobile femmina (foto e soggetto di Pasquale D’Ancicco)
Pasquale D’Ancicco è un appassionato allevatore di avicoli e in particolare di fagiani. Ha collaborato alla realizzazione dell’Atlante dei fagiani >>>
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