di Luisella Rosa
Finito il caldo estivo, già da settembre ho ripreso i lavori nel mio giardino.
Ci sono tante cose importanti da fare prima dell’arrivo delle gelate invernali!
Per prima cosa mi sono occupata del prato: ho distribuito un po’ di nitrophoska che, aiutato anche dalle abbondanti e benefiche piogge, ha rinverdito l’erba ma soprattutto ne ha rinforzato l’apparato radicale.
In questo modo il mio prato sarà in condizioni di affrontare anche l’inverno più rigido.
Quest’anno poi non ho dovuto effettuare trasemine , l’erba è molto compatta e questo rende anche difficile l’attecchimento da parte delle infestanti.
Un altro lavoro in agenda è la preparazione delle fioriture primaverili del giardino e le bulbose si sono sempre rivelate un’ottima scelta.
Facilmente reperibili in qualsiasi garden center, sui cataloghi online e perfino nei supermercati sotto casa hanno poche pretese e, con davvero pochi accorgimenti, posso contare su spettacolari fioriture, anno dopo anno.
Ho ottenuto ottimi risultati con Crochi, Leucojum vernum, Narcisi, Anemone blanda e nemorosa, Muscari e ogni autunno vado a caccia di qualche nuova varietà per rinfoltire le colonie già esistenti.
Gli Anemone blanda hanno poi la preziosa particolarità di riuscire a fiorire in quegli angoli del giardino che non sono mai raggiunti dal sole e così ho messo i cormi un po’ ovunque, sia in terra che in vaso.
In particolare mi piace l’accostamento con una erbacea sempreverde, altrettanto eccezionale per le zone d’ombra, Lamiastrum galeobdolon florentinum.
(Anemone blanda ‘White Splendour’ abbinata a Lamiastrum galeobdolon florentinum)
I narcisi invece hanno bisogno di almeno qualche ora di sole per poter dare il meglio di sé.
Ne ho piantato diverse varietà : ‘Ice Folies’, ‘Lemon Beauty’, ‘Geranium’, ‘Mount Hood’, ‘Cheerfulness’, ‘Thalia’, ‘Orangery’, i profumatissimi ‘Bridal Crown’ e dei minuscoli Narcisi botanici Canaliculatus alti non più di 15 cm.
Alle spalle di questa colonia di narcisi ho piantato anche degli Iris hollandica, provvisti di bulbo anziché di rizoma come gli altri iris, ‘White Van Vliet’ e ‘ White Perfection’, la cui fioritura però avviene più tardi rispetto ai narcisi e questo mi consente di avere un’aiuola fiorita e gradevole molto più a lungo.
(Narcisi in varietà)
Interrati a non più di 10 cm di profondità, in terreno ben lavorato e drenato per evitare pericolosi marciumi, ogni primavera i narcisi rispuntano puntualmente.
Terminata la fioritura, taglio gli steli appassiti per evitare uno spreco di energie da parte della pianta nella produzione del seme.
Le foglie però vanno assolutamente lasciate, anche se purtroppo assumono un aspetto disordinato, fino allo spontaneo ingiallimento che avviene dopo un paio di mesi circa.
Se invece tagliamo le foglie, destiniamo il bulbo a morte certa.
Al termine della fioritura, il bulbo infatti deve rigenerarsi accumulando le necessarie riserve di nutrienti e questo avviene tramite la fotosintesi , quindi le foglie sono indispensabili alla sua sopravvivenza.
Una volta terminata la loro funzione, le foglie ingialliranno e anche le radici seccheranno e solo a quel punto il bulbo entrerà in dormienza per risvegliarsi in autunno quando ricomincerà a produrre le nuove radici.
Tra fine ottobre e metà novembre, spargo qualche palettata di stallatico sfarinato sopra il terreno che custodisce i bulbi e in primavera spunteranno i nuovi germogli che daranno vita a generose fioriture.
Per ovviare al problema estetico delle foglie disordinate dopo l’appassimento dei fiori, nella stessa aiuola ho messo a dimora diverse varietà di Hosta, erbacee perenni decidue, che rispuntano in primavera proprio nel momento in cui i narcisi cominciano ad imbruttire e in breve tempo, con le loro grandi foglie a rapida crescita, vanno a nascondere quelle ormai inguardabili dei narcisi.
(Hosta nell’aiuola dei narcisi)
La preparazione delle fioriture primaverili è senza dubbio la parte più interessante dei lavori d’autunno in giardino.
Sfoglio i cataloghi, giro per i vivai, immagino accostamenti e nuove soluzioni anche se a volte sono gli abbinamenti fortuiti e casuali quelli che mi danno più gioia, forse perché del tutto inaspettati.
E’ il caso del tulipano, altra bulbosa a fioritura primaverile, che non ha mai suscitato il mio interesse fino a quando, in giro per vivai, mi sono ritrovata in mano dei bulbi di Tulipani Viridiflora della varietà ‘Spring Green’.
Ne ho infilati quattro in un vaso dove già c’erano una Phlox subulata ‘White Delight’, un Aegopodium podagraria ‘Variegatum’e un Iberis sempervirens ‘Snowflake’ e me ne sono completamente dimenticata.
In aprile ho avuto la sorpresa di trovare i bellissimi fiori pennellati di verde dei tulipani, fioriti contemporaneamente alla Phlox e all’Iberis.
Ora sono alla ricerca di altri tulipani che pianterò sempre in vaso, in modo che, al termine della fioritura, quando la pianta non sarà più esteticamente gradevole, lo potrò spostare in un angolo nascosto del giardino dove i bulbi porteranno a termine il loro ciclo vitale indisturbati.
Ho già individuato alcune varietà di Tulipani Parrot oltre ad altri Viridiflora che abbinerò a dei classici ‘Purissima’.
Prima dell’arrivo del gelo dovrò anche dare un’ultima potata alla siepe, tagliare ancora il prato, raccogliere i kiwi, allestire le serre per il ricovero delle piante più delicate, distribuire lo stallatico…
Un buon lavoro autunnale in giardino darà ottimi risultati in primavera!
Luisella Rosa, giardiniera per passione da oltre vent’anni, ci parla del giardino di città attraverso la sua personale esperienza. Collabora a ‘Fiori & Foglie’ rubrica di cultura verde del TGCOM (http://fioriefoglie.tgcom.it/).
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