Con­di­vi­di l'ar­ti­co­lo
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La crea­zio­ne di va­lo­re del­l’al­le­va­men­to degli ovini negli ul­ti­mi de­cen­ni ha su­bi­to gran­di mo­di­fi­che. Oltre alla pro­du­zio­ne di ge­ne­ri ali­men­ta­ri pre­gia­ti, come la carne d’a­gnel­lo e il latte di pe­co­ra con i suoi de­ri­va­ti, la cura del pae­sag­gio è di­ven­ta­ta uno dei prin­ci­pa­li mo­ti­vi per l’at­tua­le al­le­va­men­to di que­sti ani­ma­li. Pur­trop­po, in que­sto modo la lana di pe­co­ra è di­ven­ta­ta una spina nel fian­co.
La Fe­de­ra­zio­ne Pic­co­li Ani­ma­li del­l’Al­to Adige (Ver­band der Südti­ro­ler Klein­tierzüch­ter- VSK) sta cer­can­do di dare ri­sal­to alla lana di pe­co­ra come im­por­tan­te ma­te­ria prima na­tu­ra­le rin­no­va­bi­le me­dian­te ini­zia­ti­ve e pro­get­ti.
In Alto Adige si al­le­va­no circa 45.000 pe­co­re. Con la to­sa­tu­ra, che si svol­ge due volte al­l’an­no, si ot­ten­go­no circa 135.000 kg di lana su­ci­da.


Me­to­di al­ter­na­ti­vi di uti­liz­zo della lana di pe­co­ra


– Lana per la pro­te­zio­ne delle pian­te


L’o­biet­ti­vo è svi­lup­pa­re ele­men­ti bio­de­gra­da­bi­li per la pro­te­zio­ne degli al­be­ri par­ten­do da ma­te­rie prime rin­no­va­bi­li, che pos­sa­no tro­va­re ap­pli­ca­zio­ne so­prat­tut­to nelle nuove pian­tu­ma­zio­ni nel campo della col­ti­va­zio­ne di al­be­ri da frut­ta e vi­gne­ti non­ché nel giar­di­nag­gio, allo scopo pro­teg­ge­re le gio­va­ni pian­te da pian­te estra­nee o con­cor­ren­ti (pian­te in­fe­stan­ti).


Da que­ste con­si­de­ra­zio­ni si sono svi­lup­pa­te di­ver­se forme di pro­dot­ti per la pro­te­zio­ne delle pian­te.



  1. Con­tor­no del­l’al­be­ro in lana in­fel­tri­ta: fel­tro di lana ro­ton­do

  2. Teli di lana: fel­tro in teli

  3. Ma­ni­cot­ti per al­be­ri: un man­tel­lo in lana in­fel­tri­ta per il tron­co delle gio­va­ni pian­te.

Le ca­rat­te­ri­sti­che più im­por­tan­ti di que­sti pro­dot­ti di lana sono la ca­pa­ci­tà di as­sor­bi­men­to del­l’ac­qua, la ga­ran­zia di opa­ci­tà, la pro­te­zio­ne da ef­fet­ti mec­ca­ni­ci, la strut­tu­ra ela­sti­ca per im­pe­di­re l’in­glo­ba­men­to nella pian­ta e la fa­ci­li­tà d’uso.


– Lana per la sta­bi­liz­za­zio­ne di scar­pa­te


Come sta­bi­liz­za­to­re di scar­pa­te, la lana può es­se­re uti­liz­za­ta come geo­tes­su­to in funi e reti. Le funi tes­su­te in lana grez­za pos­so­no es­se­re uti­liz­za­te per la co­stru­zio­ne e la ma­nu­ten­zio­ne di scavi, corsi d’ac­qua e stra­de non­ché per pen­dii in­sta­bi­li, piste di sci e ar­gi­ni.
Da que­ste funi ven­go­no rea­liz­za­ti tap­pe­ti in­tes­su­ti a forma di rete, che pos­so­no es­se­re po­sa­ti lungo le scar­pa­te. Pre­sen­ta­no un buon as­sor­bi­men­to di acqua e pos­so­no even­tual­men­te es­se­re co­per­ti a prato, tes­sen­do nella lana dei semi di erba.


Macchina per il confezionamento delle funi di lana
Mac­chi­na per il con­fe­zio­na­men­to delle funi uti­liz­za­te per sta­bi­liz­za­re le scar­pa­te le­gan­do­le alle reti


Manicotto di lana per la protezione delle piante
Ma­ni­cot­to per la pro­te­zio­ne delle gio­va­ni pian­te e nel con­tem­po trat­te­ne­re l’u­mi­di­tà


– Lana per l’al­le­sti­men­to di orti e giar­di­ni


Le funi in lana na­tu­ra­le pos­so­no es­se­re tes­su­te anche molto stret­ta­men­te, in modo da crea­re un tap­pe­to idea­le per pian­ta­re or­tag­gi. Anche in que­sto caso si pos­so­no sfrut­ta­re le po­si­ti­ve pro­prie­tà di im­ma­gaz­zi­na­men­to di acqua, opa­ci­tà (im­por­tan­te per im­pe­di­re la cre­sci­ta di erbe in­fe­stan­ti) e pro­te­zio­ne con­tro il fred­do.


– Altri im­pie­ghi: una tenda di lana


Du­ran­te un se­mi­na­rio sulla lana di una set­ti­ma­na, te­nu­to­si a La­go­rai in col­la­bo­ra­zio­ne con la Fe­de­ra­zio­ne Pic­co­li Ani­ma­li del­l’Al­to Adige e l’As­so­cia­zio­ne Al­le­va­to­ri Ovi­ca­pri­ni APOC di Tren­to, è stato rea­liz­za­ta una tenda di lana. La tenda è stata rea­liz­za­ta a forma di yurta, una tenda ro­ton­da dei pa­sto­ri tran­su­man­ti mon­go­li, khir­ghi­si, ka­za­khi e turk­me­ni.
In pra­ti­ca con­si­ste di un sem­pli­ce te­la­io di legno che viene co­per­to da teli di lana in­fel­tri­ta. Per i no­ma­di, il tutto do­ve­va ri­sul­ta­re molto fa­ci­le da ma­neg­gia­re, per­ché era im­por­tan­te poter mon­ta­re e smon­ta­re la tenda che do­ve­va anche es­se­re leg­ge­ra da tra­spor­ta­re a dorso degli ani­ma­li da soma. Per la prima yurta di lana al­toa­te­si­na sono stati la­vo­ra­ti com­ples­si­va­men­te 120 kg di lana di mon­ta­gna. La tenda è com­po­sta da tre teli di lana in­fel­tri­ta. Due teli per le pa­re­ti ester­ne, cia­scu­no lungo 10 metri e largo 2,5 metri, e un telo per il tetto. Per la co­per­tu­ra del tetto a cu­po­la è stato rea­liz­za­to un pic­co­lo telo di lana di pe­co­ra di mon­ta­gna bruna. L’in­gres­so della tenda è stato chiu­so con un tap­pe­to. La par­ti­co­la­ri­tà di que­sta tenda è il clima con­for­te­vo­le al suo in­ter­no. I piani di lana sono tra­spi­ran­ti e re­go­la­no l’u­mi­di­tà.


Oggetti di lana cotta
Car­rel­lo con og­get­ti di lana cotta pro­dot­ti ar­ti­gia­nal­men­te


 


Bar­ba­ra Mock – Di­ret­tri­ce As­so­cia­zio­ne Pro­vin­cia­le Al­le­va­to­ri di pic­co­li ani­ma­li Ver­band der Südti­ro­ler Klein­tierzüchter Bol­za­no/Bozen
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L’al­le­va­men­to or­ga­niz­za­to di ovini in Alto Adige è nato nel 1952 con la fon­da­zio­ne del­l’as­so­cia­zio­ne “Scha­f­zu­cht­ve­rein Sarn­tal”. Negli anni suc­ces­si­vi, in altre co­mu­ni­tà sono nate altre as­so­cia­zio­ni, pro­gres­si­va­men­te in tutta la pro­vin­cia di Bol­za­no. Ciò ha por­ta­to, nel 1989, al­l’i­sti­tu­zio­ne del­l’as­so­cia­zio­ne pro­vin­cia­le al­le­va­to­ri di pic­co­li ani­ma­li “Ver­band der Südti­ro­ler Klein­tierzüchter “ che oltre del set­to­re ovino si oc­cu­pa anche di capre e ma­ia­li. Il VSK (che conta oggi più di 2000 iscrit­ti) si oc­cu­pa della nella te­nu­ta dei libri ge­nea­lo­gi­ci, della com­mer­cia­liz­za­zio­ne dei pro­dot­ti e della con­su­len­za ai pro­pri as­so­cia­ti. Oggi sono più di 2.000 gli al­le­va­to­ri iscrit­ti
At­tua­le Pre­si­den­te è Jo­hann Götsch, ori­gi­na­rio Ka­tha­ri­na­berg/Monte Santa Ca­te­ri­na, in Sch­nal­stal/Val Se­na­les.


Die or­ga­ni­sier­te Scha­f­zu­cht in Südti­rol hat ihre Ge­burts­stun­de mit der Gründung des Scha­f­zu­cht­ve­rei­nes Sarn­tal im Jahr 1952. In den fol­gen­den Jah­ren wur­den in ver­schie­de­nen Ge­mein­den wei­te­re Scha­f­zu­cht­ve­rei­ne gegründet, allmählich eine lan­de­swei­te Zu­sam­me­nar­beit an­streb­ten. Dies führte im Frühjahr 1989 zur Gründung des Ver­ban­des der Südti­ro­ler Klein­tierzüchter, dem neben den Scha­fzüch­tern auch die Zie­gen- und Sch­wei­nezüchter an­ge­schlos­sen sind.
Die we­sen­tli­chen Auf­ga­ben des Ver­ban­des sind die Her­de­bu­chführung, die Ver­mark­tung sowie die Be­ra­tung der Mit­glie­der. Heu­ter zählt der Ver­band rund 2.000 Mit­glie­der. Ob­mann des Ver­ban­des ist Herr Götsch Jo­hann aus Ka­tha­ri­na­berg im Sch­nal­stal.


Ver­band der Südti­ro­ler Klein­tierzüchter (VSK)
Via Gal­va­ni 38
39100 Bol­za­no
E-Mail: : info@​vskonline.​com
Sito: http://​www.​alp​inet​ghee​p.​com/


 






Guadagnare con la pecora
Gua­da­gna­re con la pe­co­ra

Gio­van­ni De Luca – Eda­gri­co­le – no­vem­bre 2000


Que­sta guida pra­ti­ca for­ni­sce ai pro­fes­sio­ni­sti del set­to­re nu­me­ro­si spun­ti di ri­fles­sio­ne per au­men­ta­re l’ef­fi­cien­za della pro­pria azien­da.
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