Nei vigneti dell’azienda Collalto a Susegana il Consorzio Agrario di Treviso e Belluno ha messo in mostra MECS-VINE, innovativa tecnologia che riduce del 30% i costi economici della viticoltura, attraverso un metodo di mappatura del vigneto superiore per dettaglio a quello dei droni
La viticoltura di precisione vola oltre i droni: oggi nel settore l’evoluzione tecnologica di ultima generazione si chiama MECS-VINE ed è un sensore brevettato per produrre mappe di vigore vegetativo estremamente dettagliate. Una novità assoluta presentata dal Consorzio Agrario di Treviso e Belluno, ospite della giornata dimostrativa di “Vite in campo”, rassegna promossa da Condifesa Treviso in collaborazione con i consorzi di tutela del Prosecco DOC e DOCG e il CREA, che quest’oggi nei vigneti dell’azienda Collalto a Susegana ha portato un campionario di ottanta soluzioni tecnologiche al servizio della viticoltura sostenibile.
MECS-VINE (Micro environment and Canopy sensor) è un sensore, sviluppato dall’azienda Casella e commercializzato in esclusiva nella provincia di Treviso dal Consorzio Agrario, che consente al viticoltore di ottenere in totale autonomia, grazie ad uno speciale software integrato, informazioni molto precise sullo stato del proprio vigneto. Agganciandolo a un trattore e trasportandolo lungo i filari, il sensore effettua una “radiografia” del vigneto elaborandone una mappa del vigore vegetativo: sulla base di questa mappa, il viticoltore può quindi eseguire operazioni colturali mirate (irrigazione, concimazione, trattamenti, ma anche vendemmia), distribuendo l’esatta quantità di acqua o elementi nutritivi in base al vigore vegetativo delle diverse aree del vigneto. Rispetto alle mappe realizzate con telerilevamento mediante i droni, MECS-VINE offre al viticoltore la possibilità di agire in totale autonomia, senza l’ausilio di terzisti che elaborino i dati raccolti dal drone, e soprattutto garantisce un’estrema precisione di dettagli: mentre, infatti, il drone fornisce una fotografia dall’alto e quindi, mediamente, di soli 40 cm della pianta, MECS-VINE monitora l’intero impianto, dalla terra fino alla chioma. Praticamente è come se contasse le foglie, fornendo oltre al volume della vegetazione una serie di informazioni ulteriori come umidità e temperatura delle foglie. Informazioni estremamente dettagliate che permettono un’ottimizzazione del consumo delle risorse (idriche, nutrienti e fitosanitari), con un risparmio delle stesse quantificabile in circa il 30%.
Non solo, il sensore può essere eventualmente applicato alle macchine (trattori, atomizzatori, spargi concime) a tecnologia VRT (tecnologia a rateo variabile), consentendo all’operatore di svolgere le operazioni colturali in tempo reale, contestualmente all’elaborazione delle mappe.
MECS-VINE è la tecnologia ufficialmente candidata dal Consorzio Agrario di Treviso e Belluno lo scorso 5 maggio a Conegliano al “Forum Macchine”, dove è stata inserita nella selezione delle 35 macchine più innovative e rispettose dell’ambiente tra le 80 presenti a “Vite in Campo”, sulla base di un’analisi svolta da una commissione presieduta da Luigi Sartori, docente dell’Università di Padova, e composta dai rappresentanti di UNACMA – Unione Nazionale Commercianti Macchine Agricole, APIMA Ass. Prov. Imprese di Meccanizzazione Agricola Modena e Condifesa Treviso.
Nella selezione delle 35 eco-macchine, oltre a MECS-VINE, sono presenti altri sette prodotti commercializzati dal Consorzio Agrario di Treviso e Belluno, tutti in esposizione quest’oggi nello stand allestito a Susegana: Bertoni – L’Arcobaleno modello TR200, Braun – Bio Green Roll, Caffini – Drift Stopper Evo, Caffini – Grasskiller, Martignani – MC 2 3P, Martignani – M612 Duo Wing Jet, Martignani – M612 Multiflow Sudtirol.
Fonte: Consorzio Agrario Treviso.
28/05/2017.