di Carolina Pugliese
Le razze suine autoctone europee: un patrimonio di biodiversità riconosciuta e valorizzata attraverso il Progetto Europeo TREASURE (http://treasure.kis.si/).
Le razze suine autoctone, presenti in diverse regioni europee, rappresentano un inestimabile patrimonio di biodiversità. La loro conservazione al giorno d’oggi è spesso assicurata attraverso misure di tipo politico e/o scientifico. Il progetto europeo HORIZON 2020: “Diversity of local pig breeds and production systems for high quality traditional products and sustainable pork chains”, acronimo TREASURE, vede coinvolti 25 partner provenienti da 9 nazioni (Figura 1) e 20 razze autoctone (Figura 2). Il progetto è coordinato dall’Agricultural Institute of Slovenia (KIS) ed è articolato in 6 sottoprogetti (Figura 3).
Il denominatore comune della ricerca risiede nell’idea che il recupero e la valorizzazione delle razze locali sia determinante per lo sviluppo di sistemi di allevamento realmente sostenibili. Le risorse locali vengono efficacemente sfruttante nell’ottica di una completa tracciabilità della filiera che valorizza ampiamente il legame territorio-animale-prodotto. Il progetto risponde altresì alle esigenze della collettività verso la tutela della biodiversità, dell’ambiente, del benessere degli animali nonché alla domanda da parte dei consumatori di prodotti di alta qualità.
Dopo la seconda guerra mondiale i sistemi zootecnici, in particolare nel mondo occidentale, hanno intrapreso una “strategia industriale” di intensificazione, specializzazione e produzione su larga scala. Molte razze suine locali, poco redditizie, vennero sostituite con razze cosmopolite più adatte alla suinicoltura intensiva e capaci di garantire rese sensibilmente maggiori. Nell’attuale contesto internazionale di conservazione della biodiversità, l’interesse per le razze autoctone è andato sempre più aumentando.
Il potenziale economico delle razze locali o tradizionali ed i loro sistemi di produzione è lungi dall’essere sfruttato in modo ottimale e rappresenta una sfida e, al contempo, un’opportunità del settore suino in futuro. Ed è anche questa la sfida del progetto TREASURE: aumentare le conoscenze, le opportunità e le competenze necessarie per migliorare filiere esistenti, crearne di nuove che abbiano il presupposto comune di rispondere alle più alte esigenze dei consumatori in termini di qualità e salubrità dei prodotti di carne suina e di tutela del benessere degli animali.
Il progetto, sintetizzato nello schema riportato in figura 3, è arrivato all’inizio del terzo dei quattro anni previsti e ha al suo attivo la raccolta del materiale genetico e l’impostazione metodologica e sperimentale di molte prove basate fondamentalmente sull’effetto di pratiche e sistemi di allevamento alternativi a quelli intensivi e sull’individuazione di processi produttivi che, nel rispetto della tradizione, apportino varianti migliorative e innovative del processo stesso (uso di antiossidanti naturali, eliminazione di nitriti e nitrati etc). Obiettivi importanti sono e saranno: la comunicazione al pubblico, in tutte le sue forme, la sensibilizzazione verso le tematiche di recupero del germoplasma animale, la valorizzazione delle produzioni locali.
Figura 1: Partner del progetto TREASURE
Figura 2: Razze coinvolte nel progetto TREASURE
Figura 3: Articolazione del progetto TREASURE
Carolina Pugliese ha conseguito la laurea in Scienze Agrarie presso l’Università degli Studi di Firenze. Lavora dal 1990 presso l’attuale Dipartimento di Scienze delle Produzioni Agroalimentari e dell’Ambiente e dal 2015 è docente di “Valorizzazione e miglioramento delle produzioni animali” presso la Scuola di Agraria dell’Università di Firenze. L’attività di ricerca è incentrata prevalentemente sul recupero e la valorizzazione delle razze autoctone. Curriculum vitae >>>