Il “futuro del mondo” mai come ora ha bisogno di un sostegno cooperativo. Dalla Cia-Agricoltori italiani parte la campagna per promuovere investimenti, che in pratica significa “Cooperazione, il domani per giovani di oggi”
di C.Maurizio Scotti
Tutta l’economia europea (per non dire mondiale) è in fermento e persino la globalizzazione dei mercati sta mettendo in luce esigenze di ripresentazione ideologica e strutturale di architetture imprenditoriali che hanno fatto la storia moderna del progresso sociale, partendo da un’unione di forze propense non solo ad un effimero compromesso tra investimento e guadagno, bensì dal mantenimento progressivo di quest’ultimo. Anche verso le nuove generazioni, a detta di tutti le più compromesse da un’evoluzione economica che ha guardato più che altro al profitto immediato e non al suo reinvestimento. Dopo la grandissima sensibilizzazione promossa dal sistema finanziario della banche ci credito Cooperativo, ora anche il mondo agricolo si sta mobilitando in tal senso: investire in titoli di una cooperativa agricola sociale che produce cibo, ma opera anche nella multifunzionalità, “guadagnandoci” e non solo materialmente. Ora è possibile con le APC, ovvero le Azioni di Partecipazione Cooperativa. Che tradotto in “soldoni” significa immettere sul mercato quote sociali di partecipazione, così come avviene per le più note Spa e analoghe al sistema di capitale messo in campo dalle banche di Credito Cooperativo-Casse Rurali.
Questa importante novità è lanciata dalla Cia-Agricoltori Italiani, che in un’iniziativa “ad hoc” ha spiegato le potenzialità di uno strumento che potrebbe rivelarsi una vera svolta per l’ulteriore sviluppo dell’agricoltura sociale.
A fare da apripista, con il varo delle APC, è “Agricoltura Capodarco”: cooperativa attiva dal 1978 nell’universo dell’agricoltura sociale, che mette in campo, per prima in Italia, questo nuovo strumento.
24/10/2016.