Il 2016 sarà un anno interlocutorio per il mercato mondiale delle machine impiegate in agricoltura. Dopo il calo dei due anni precedenti, le vendite di trattori dovrebbero tornare a crescere di qualche punto percentuale, per poi subire un deciso aumento nel 2017. I dati di Agrievolution relativi ai primi nove mesi del 2015 fornivano un totale di 300.000 trattrici immatricolate in India (-33% rispetto al 2014), 159.000 trattrici negli USA (-1%), 30.000 trattrici in Brasile (-28%), 17.000 in Russia (-41%); mentre per l’Europa Occidentale il dato relativo ai primi otto mesi dell’anno (gennaio-agosto) indicava un numero complessivo di 109.000 macchine (-7% rispetto al 2014). Continua invece la crescita nel mercato cinese (+10% nei nove mesi) e in quello turco (+21%), che hanno proseguito la fase espansiva degli ultimi anni. Nel corso del 2016 si dovrebbe registrare un recupero del 5% nelle vendite di tutte le marche (New Holland, Lamborghini, John Deere, Carraro), trainato soprattutto da Cina ed India; mentre a partire dal 2017 il mercato dovrebbe riprendere con una crescita più consistente.
Secondo Massimo Goldoni, Presidente di FederUnacoma – le cause che dovrebbero portare alla crescita delle vendite a livello mondiale sono da ricercarsi nella dinamica dei redditi agricoli, che condiziona la capacità di realizzare investimenti da parte delle aziende e quindi la propensione degli agricoltori a rinnovare il proprio parco macchine. Dopo un andamento calante nel 2014, i prezzi agricoli hanno continuato a decrescere anche nel 2015 (-12% nel quarto trimestre dell’anno rispetto al 2014), in particolare per il calo delle quotazioni di cereali ed oleaginose, oltre che di altre commodities prime come legno, gomma e cotone dovuto alla sovrapproduzione. Le favorevoli condizioni meteorologiche – ha spiegato Goldoni – hanno determinato record produttivi per alcuni prodotti agricoli, grazie soprattutto alle performance di Paesi quali Ucraina, Australia e Cina. L’eccesso di poduzione, in collegamento con la disponibilità di stock di derrate molto importanti dovuti alle alte rese degli ultimi anni, rischiano di mantenere bassi i prezzi delle principali commodities anche nel 2016, che tuttavia dovrebbe registrare un lieve miglioramento dei redditi dovuto agli incrementi di prezzi previsti per olio di palma, colza, cacao, zucchero e gomma. A questi fattori si aggiungono l’andamento meteorologico meno favorevole, la difficoltà di semina registrata in India, e il calo della produzione di carne in Cina che dovrebbe innescare nuove sviluppi nel commercio internazionale migliorando la situazione economica di molti agricoltori e giustificando la crescita anche del mercato delle macchine agricole. Dall’andamento dei mercati esteri dipendono i risultati economici delle aziende italiane produttrici di macchine che – ha sottolineato Goldoni – hanno una forte propensione all’export.
Sul fronte interno, dopo aver chiuso il 2015 con una lieve crescita della vendita di trattrici (+1,4%), i dati del mese di gennaio indicano un nuovo calo (-10%), determinato anche dal calo del prezzo del latte. Si spera che il dato negativo possa essere almeno in parte recuperato nel corso dell’anno per effetto degli incentivi previsti dal Governo e di un più sistematico utilizzo dei fondi previsti nei bandi del Piano di Sviluppo Rurale.