di Federico Vinattieri
Gallo di razza Truentum – foto di © F. Vinattieri
“Federico è fatta… finalmente il Truentum è razza!” – questo ha esclamato Massimo Muscella telefonandomi nel momento in cui gli è stato comunicato che la varietà di pollo da lui selezionata nel corso di tanti anni, ha alfine ottenuto il tanto ambito riconoscimento ufficiale da parte della Federazione Italiana delle Associazione Avicole (F.I.A.V.), unica Ente italiana affiliata all’Entente Européenne d’Aviculture et de Cuniculture, ed unica Federazione a detenere la proprietà effettiva dello Standard italiano delle razze avicole.
È stato ad Aprilia (Latina), il giorno 01 dicembre 2023, in occasione dei XXVIII Campionati Italiani di Avicoltura, che la commissione del comitato tecnico-scientifico F.I.A.V., ha esaminato i soggetti di razza Truentum esposti “fuori concorso” da Muscella, per valutarne la morfologia e l’omogeneità di tipo.
La commissione C.T.S. dopo attenta valutazione ha decretato la promozione del pollo Truentum a “razza ufficiale italiana”.
Il Truentum dunque ora è razza a tutti gli effetti!
Massimo Muscella con una coppia di Truentum
Un grande successo per il lavoro di selezione dell’allevatore M. Muscella, che giustamente ha esultato per questo traguardo gratificante.
Ha dichiarato Muscella: – “Ci sono riuscito grazie anche al supporto dell’amico Andrea Prosperi, che insieme al sottoscritto è stato il fautore maggiore in questo progetto di selezione”.
Ma cerchiamo di descrivere meglio l’identità di questa nuova razza, che da quest’anno potrà essere esposta a tutte le mostre avicole nazionali.
Razza originaria del centro Italia, più precisamente fascia storica piceno/truentina.
Questo pollo ha origini incerte, dagli studi e dagli esemplari rinvenuti a cavallo tra Marche e Abruzzo, (fascia di terra appunto chiamata anticamente TRUENTUM) ci piace pensare e si presume che essa derivi dall’incrocio di polli locali, come ad esempio il pollo “Teramano”, selezionato dall’ ispettorato agrario di Teramo, con polli libici, magari riportati dai nostri numerosissimi pescatori che ormeggiavano in tutta la costa nord africana (polli che tra l’altro sembra abbiano generato anche la razza Siciliana) e polli provenienti dal sud America, presumibilmente immessi grazie ai nostri compaesani emigrati.
Non essendoci purtroppo documentazioni che attestano l’esistenza di questa razza nella storia antica, è stato ritenuto opportuno fare una ricerca sulla storia recente e certa dei soggetti allevati.
Galline di razza Truentum – foto di © M. Muscella
Ecco alcune testimonianze:
Isola di Colonnella (TE) il 20-01-2012, il sig. Nasini Edoardo (Sesto) nato a Petritoli (AP) IL 18-02-46, sostiene di aver allevato circa 25 soggetti della razza in oggetto di uguali caratteristiche sin dal 1972.
I primi soggetti da lui allevati furono acquistati a Giulianova dal sig. Domenico Zurlini (deceduto), il quale chiamava questi polli di provenienza incerta “selvaggi”.
Stesso ceppo allevato anche dal sig. Ragni Giosia, nato a Martinsicuro (TE) oltre settant’anni fa, il quale ricorda che discutendo con il sig. Zurlini aveva fissato bene i caratteri e i criteri di selezione del “Selvaggio”, ovvero peso non superiore ai 3kg, zampe verdi, uova verdi e nel maschio petto nero con riflessi verdi.
Leggermente diversa è la storia e la selezione del sig. Zarroli Michelino residente a Villa Rosa di Martinsicuro (TE), il quale sostiene di aver acquistato i primi soggetti oltre 40 anni fa a rimini, dove tramite il sig. Zurlini (che intratteneva rapporti commerciali in Romagna).
In linea con la ben nota storia avicola italiana, fatta cioè di una selezione spesso casuale e con la sola funzione produttiva e da reddito (* al contrario dei nostri colleghi allevatori europei, dove le possibilità economiche hanno permesso la salvaguardia in purezza di ceppi e razze antichissime) il contadino romagnolo aveva selezionato il “Selvaggio” in tale direzione.
Il sig. Zarroli provò ad inserire nel suo ceppo anche altri soggetti scambiati con altri allevatori locali e con quelli sopra riportati, mantenendo però un peso dei galli di circa 3,5 kg, uova che superavano i 60 grammi, pur avendo struttura più grande e quindi più appetibile, i suoi animali conservavano tutte le caratteristiche di portamento e vivacità degli omonimi più piccoli.
Ovviamente questi soggetti essendo leggermente più grandi esaltavano la pomposità della coda e delle forme. Quindi oltre a racchiudere in sé tutte le magnifiche caratteristiche dei polli italici, la particolarità dell’uovo verde (sulle quali virtù si è detto molto: basso contenuto di colesterolo, ecc.) lo rende di sicuro unico e affascinante in Abruzzo.
Preso dall’entusiasmo e dalla voglia di far riconoscere questa razza in ambito locale, nazionale ed internazionale, nel 2011, da Presidente dell’associazione S.A.M.A.S.A. (Selezione avicola marchigiana abruzzese selvaggina amatoriale) tutt’oggi affiliata F.I.A.V., e grazie alla collaborazione del prof. Berardinelli dell’Università degli Studi di Teramo (UNITE), Massimo Muscella, a sua volta Giudice federale specializzato nelle “razze mediterranee”, decise di formare un CTS, atto a promuovere lo studio, l’allevamento e il riconoscimento di questa fantastica razza.
Purtroppo visto il lungo e dispendioso sacrificio di ricerca e conservazione, il C.T.S. si è poi sciolto, lasciando il gravoso lavoro ai sei personaggi attualmente impegnati nel progetto: Muscella Massimo, Prosperi Andrea, Cappelli Enrico, Zarroli Michelino, Amadio Massaccisi, Tiberio Enio.
– “In tutti questi anni molteplici sono state le dimostrazioni d’interesse da parte di allevatori amatoriali, ma anche da parte di Agriturismi e Aziende. Riteniamo pertanto che il riconoscimento ufficiale di questa razza sia il primo fondamentale passo per la sua salvaguardia e diffusione in tutto il territorio…” – questo afferma Muscella.
Ricapitolando un po’ il lungo “cammino” per il riconoscimento ufficiale della razza, ecco quali sono state le fasi:
Il pollo “Truentum” fa la sua comparsa ufficiale, in visione, nelle manifestazioni avicole nazionali nel 2011, in occasione della “Mostra avicola del centro sud”, tenutasi a S. Egidio alla v. (TE).
Successivamente è stata presentata per il riconoscimento federale nazionale, da Massimo Muscella ai Campionati italiani di avicoltura FIAV di Abbiate Grasso (MB).
Dopo un periodo di intensa selezione, atta a fissarne alcuni caratteri, come consigliato dal CTS nazionale, Muscella ripresenta 6 soggetti ai Campionati Italiani di avicoltura di Massa Carrara, dove cattura l’attenzione del Giudice olandese Johan Albada, il quale pubblica la suddetta razza, con relative foto, sull’enciclopedia avicola olandese.
Arrivò purtroppo il 2020 e l’avvento della pandemia mondiale da COVID-19, che ne ha rallentato fortemente il riconoscimento, fino a dicembre 2023, dove finalmente il C.T.S. federale ha approvato definitivamente la razza.
Galli di razza Truentum – foto di © M. Muscella
Ora che abbiamo spiegato per sommi capi, la storia del Truentum, vale la pena spendere due parole sulla sua identità fenotipica e comportamentale.
Le principali caratteristiche morfologiche del Truentum sono:
Tronco raccolto, largo e di media lunghezza. Dorso e petto larghi. Testa di medie dimensioni e arrotondata, con cresta semplice e di media grandezza. Orecchioni bianchi, a forma di mandorla.
Dorso: largo, che non si restringe verso il dietro, di media lunghezza, orizzontale, ammesso leggermente rilevato nel gallo.
Coda portata aperta, il più rilevata possibile ma non “a scoiattolo”, passaggio dorso/coda angoloso. Tarsi di media lunghezza, di colore verde salice.
Piumaggio abbondante e aderente al corpo, la cui colorazione è selvatica bruna.
Il peso varia da 2,5 a 3,0 kg per i galli… e da 1,8 a 2,4 kg per le galline.
Questa razza fa uova di circa 55 grammi, di color turchese, che non tendano al verde.
(* la suddetta descrizione è solo sommaria. Per approfondire nello specifico tutte le voci che descrivono la morfologia di questa razza, consiglio la consultazione dello standard italiano delle razze avicole).
Oltre alle suddette caratteristiche, la particolarità di questa razza, oltre al colore delle uova, è senza dubbio il carattere schivo riscontrato in tutti i soggetti.
Il Truentum per certi versi ha caratteristiche simili agli uccelli selvatici, è un animale vigile, diffidente verso l’uomo e verso tutti gli altri animali che si avvicinano al loro raggio d’azione. Questo connotato peculiare li preserva dalla predazione e li rende ideali per un allevamento allo stato brado.
È stata riscontrata infatti la predisposizione ad appollaiarsi sugli alberi più alti nelle ore notturne, anche in pieno inverno e con le temperature rigide, senza riportare problemi di salute, quali raffreddori e comuni problemi respiratori. Un pollo di tipo campagnolo dunque, rustico e vivace allo stesso tempo.
Rispetto alle comuni galline industriali è emersa in questa razza una maggiore salute generale, un particolare vigore, che le dona costanza in deposizione anche nei periodi invernali.
Inoltre i soggetti allevati all’aperto e poi macellati, sono risultati eccellenti al gusto, le carni sode e saporite non hanno nulla a che vedere con le carni flaccide e quasi insapori dei polli industriali. Questo è il risultato del pascolo continuo che questo pollo rustico e frugale compie durante il giorno, nutrendosi di tutto ciò che trova nel terreno, erba, sementi, frutti, piccoli insetti, vermi, ecc…
Ora che il Truentum è inserito nello Standard italiano delle razze avicole, la sua selezione potrà avere una marcia in più… la possibilità di esporre questi esemplari alle mostre avicole sarà un ulteriore e importantissimo incentivo per far sì che nuovi allevatori possano avvicinarsi a questa tipologia di pollo.
Come affermava lo scrittore britannico William Makepeace Thackeray: – “La novità ha un fascino a cui difficilmente possiamo resistere“. Sicuramente il Truentum riuscirà a carpire l’attenzione degli allevatori italiani e stranieri.
La sua selezione va avanti dunque… ed oltre a questo, è attualmente in corso l’analisi delle uova ed è stata inoltrata la richiesta d’iscrizione alla biodiversità animale, grazie alla collaborazione con il prof. Martino dell’Università di Teramo.
Auguriamoci quindi che il Truentum possa diventare un nuovo protagonista dell’avicoltura nazionale ed Europea.
Che dire… essendo anch’io stesso Giudice federale, non posso fare a meno di esclamare:
– “Benvenuto Truentum nella grande famiglia delle razze italiane!”.
Pulcini di razza Truentum – foto di © M. Muscella
Federico Vinattieri, laureato in Scienze Zootecniche, allevatore, giudice, scrittore, titolare Allevamento di Fossombrone – www.difossombrone.it – http://lupi.difossombrone.it – http://ornitologia.difossombrone.it). Curriculum vitae >>>